Olgiate, Golfari: 30 o 36 ore il bus deve essere garantito
Il gruppo di minoranza nel Consiglio comunale di Olgiate Molgora ha presentato una interrogazione rivolta principalmente all'assessore all'Istruzione e al sindaco sui SERVIZI SCOLASTICI 2025/26.
Chiediamo chiarimenti (e facciamo proposte alternative) in particolare sulla questione SANZIONI per i ritardi di iscrizione ai servizi scolastici (Mense e Scuolabus).
MA CHIEDIAMO ANCHE SPIEGAZIONI SULLA DISCUSSIONE IN ATTO DA TEMPO (E ANCORA NON CONCLUSA) FRA TEMPO PROLUNGATO E TEMPO NORMALE (36 o 30 ore).
Ne discuteremo nel prossimo Consiglio comunale con l'assessore Paola Colombo.
DEVO TUTTAVIA ANTICIPARE CHE QUANDO L' INFORMATIVA AI GENITORI ANNUNCIA CHE SOLO LA TIPOLOGIA D'ORARIO CHE INCLUDE LE USCITE POMERIDIANE ALLE 16 E ALLE 14, DAL LUNEDI' AL VENERDI' (36 ORE SABATO ESCLUSO) AVRA' LO SCUOLABUS, A MIO AVVISO SBAGLIA L'IMPOSTAZIONE DELLA QUESTIONE.
Perché il Comune NON può stabilire lui, preventivamente e in via esclusiva, quali servizi di trasporto sono da fornire e quali no. Ciò che leggo (in merito alla normativa vigente) e ciò che ricordo come ex assessore all'istruzione di Galbiate (pur parecchi anni fa) mi suggerisce questo: se, in base alla libera scelta dei genitori, verranno ad esserci due tipologie di orario d'uscita differenti... ebbene il Comune dovrà per forza (per forza di legge) offrire il servizio di trasporto scolastico su entrambe le tipologie di orario settimanale: alle 30 come alle 36 ore. Non è una scelta ma un obbligo, e l'obbligo non viene a cadere se si alza la spesa per il Comune!
Dispiacerà alle casse comunali ma è così. Il Decreto Legislativo 112/1998 stabilisce che il trasporto scolastico è a carico dei Comuni per tutti i gradi inferiori di istruzione (scuola materna, primaria e secondaria di primo grado). Ciò significa che il diritto allo scuolabus deve essere garantito a tutti gli studenti che frequentano la scuola dell'obbligo, sia che frequentino il tempo normale (30 ore) che il tempo prolungato (36 ore). Purché la distanza dalla scuola rispetti determinati parametri (1 km o più per le "medie", meno per le elementari), si specifica, anche se i parametri il comune un po' li può variare (dotandosi di un regolamento specifico) in base alle peculiari caratteristiche del suo territorio. In generale, se un Comune non fornisce il trasporto scolastico a tutti gli studenti che ne hanno diritto, può essere soggetto a contestazioni legali. Le famiglie possono richiedere il rimborso delle spese sostenute per il trasporto privato o chiedere l'intervento delle autorità competenti. Il concetto base è che l'amministratore pubblico è titolare del servizio nel senso che lo serve, non nel senso che lo comanda. Esegue un compito.
Intendiamoci: è un compito difficile, impegnativo nella gestione e assai costoso per tutti (160mila euro/anno, di cui gli utenti pagano una quota pari al 29% del costo vero): non è mia intenzione sminuire l'arduo lavoro di organizzazione che l'assessore prova a chiudere in anticipo perché chiuderlo dopo, a settembre, sarebbe un'acrobazia senza rete. Però, in tutta sincerità, a me suona male la frase "NESSUNA ALTRA CORSA DELLO SCUOLABUS VERRA’ OFFERTA ALLA FAMIGLIA AL DI FUORI DEGLI ORARI SOPRA RIPORTATI!!!" scritta nell'informativa alle famiglie.
Soprattutto dopo aver letto l'intervista in cui si afferma che nessuna decisione è stata ancora presa.
Chiediamo chiarimenti (e facciamo proposte alternative) in particolare sulla questione SANZIONI per i ritardi di iscrizione ai servizi scolastici (Mense e Scuolabus).
MA CHIEDIAMO ANCHE SPIEGAZIONI SULLA DISCUSSIONE IN ATTO DA TEMPO (E ANCORA NON CONCLUSA) FRA TEMPO PROLUNGATO E TEMPO NORMALE (36 o 30 ore).
Ne discuteremo nel prossimo Consiglio comunale con l'assessore Paola Colombo.
DEVO TUTTAVIA ANTICIPARE CHE QUANDO L' INFORMATIVA AI GENITORI ANNUNCIA CHE SOLO LA TIPOLOGIA D'ORARIO CHE INCLUDE LE USCITE POMERIDIANE ALLE 16 E ALLE 14, DAL LUNEDI' AL VENERDI' (36 ORE SABATO ESCLUSO) AVRA' LO SCUOLABUS, A MIO AVVISO SBAGLIA L'IMPOSTAZIONE DELLA QUESTIONE.
Perché il Comune NON può stabilire lui, preventivamente e in via esclusiva, quali servizi di trasporto sono da fornire e quali no. Ciò che leggo (in merito alla normativa vigente) e ciò che ricordo come ex assessore all'istruzione di Galbiate (pur parecchi anni fa) mi suggerisce questo: se, in base alla libera scelta dei genitori, verranno ad esserci due tipologie di orario d'uscita differenti... ebbene il Comune dovrà per forza (per forza di legge) offrire il servizio di trasporto scolastico su entrambe le tipologie di orario settimanale: alle 30 come alle 36 ore. Non è una scelta ma un obbligo, e l'obbligo non viene a cadere se si alza la spesa per il Comune!
Dispiacerà alle casse comunali ma è così. Il Decreto Legislativo 112/1998 stabilisce che il trasporto scolastico è a carico dei Comuni per tutti i gradi inferiori di istruzione (scuola materna, primaria e secondaria di primo grado). Ciò significa che il diritto allo scuolabus deve essere garantito a tutti gli studenti che frequentano la scuola dell'obbligo, sia che frequentino il tempo normale (30 ore) che il tempo prolungato (36 ore). Purché la distanza dalla scuola rispetti determinati parametri (1 km o più per le "medie", meno per le elementari), si specifica, anche se i parametri il comune un po' li può variare (dotandosi di un regolamento specifico) in base alle peculiari caratteristiche del suo territorio. In generale, se un Comune non fornisce il trasporto scolastico a tutti gli studenti che ne hanno diritto, può essere soggetto a contestazioni legali. Le famiglie possono richiedere il rimborso delle spese sostenute per il trasporto privato o chiedere l'intervento delle autorità competenti. Il concetto base è che l'amministratore pubblico è titolare del servizio nel senso che lo serve, non nel senso che lo comanda. Esegue un compito.
Intendiamoci: è un compito difficile, impegnativo nella gestione e assai costoso per tutti (160mila euro/anno, di cui gli utenti pagano una quota pari al 29% del costo vero): non è mia intenzione sminuire l'arduo lavoro di organizzazione che l'assessore prova a chiudere in anticipo perché chiuderlo dopo, a settembre, sarebbe un'acrobazia senza rete. Però, in tutta sincerità, a me suona male la frase "NESSUNA ALTRA CORSA DELLO SCUOLABUS VERRA’ OFFERTA ALLA FAMIGLIA AL DI FUORI DEGLI ORARI SOPRA RIPORTATI!!!" scritta nell'informativa alle famiglie.
Soprattutto dopo aver letto l'intervista in cui si afferma che nessuna decisione è stata ancora presa.
Stefano Golfari - OLGIATE CAMBIA PASSO