Lomagna: il campanone va in “officina” per la rifusione
Occhi puntati all'insù questa mattina a Lomagna dove a catalizzare l'attenzione dei cittadini è stato il campanile della chiesa parrocchiale.


Un lungo braccio meccanico ha infatti prelevato dalla torre campanaria il bronzo che era stato collocato nel 1983 e che ora necessita di un intervento in quanto presenta una crepa importante una parete.
I tecnici dell'azienda incaricata hanno raggiunto di buon mattino il sagrato della chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, dove ad attenderli c'era don Andrea Restelli, e hanno indirizzato il braccio telescopico fino alla sommità della torre. Qui un addetto ha imbragato la campana interessata e, dopo essersi assicurato che tutto fosse a posto, ha dato il via al manovratore nella cabina della gru, alla guida dei comandi.
Con precisione il lungo cavo di acciaio con agganciata la campana ha sorvolato il tetto della chiesa fino ad arrivare sopra il sagrato e poi pian piano è iniziata la discesa. Qui il bronzo è stato appoggiato sul cassone posteriore di un furgone pronto per essere portato verso l'officina preposta per la fusione e la ricostituzione di un nuovo manufatto che tornerà a suonare le ore e le melodie preposte per le festività.


Come per la vecchia campana dove sulla superficie erano stati incisi i nomi dei benefattori, di alcuni defunti e di tre vittime di un disastro aereo avvenuto in Sardegna proprio negli anni del collocamento del bronzo sul campanile, anche ora ci sarà la possibilità di contribuire all'opera e di avere un nome inciso, a ricordo del gesto di bontà.


Un lungo braccio meccanico ha infatti prelevato dalla torre campanaria il bronzo che era stato collocato nel 1983 e che ora necessita di un intervento in quanto presenta una crepa importante una parete.
I tecnici dell'azienda incaricata hanno raggiunto di buon mattino il sagrato della chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, dove ad attenderli c'era don Andrea Restelli, e hanno indirizzato il braccio telescopico fino alla sommità della torre. Qui un addetto ha imbragato la campana interessata e, dopo essersi assicurato che tutto fosse a posto, ha dato il via al manovratore nella cabina della gru, alla guida dei comandi.
Con precisione il lungo cavo di acciaio con agganciata la campana ha sorvolato il tetto della chiesa fino ad arrivare sopra il sagrato e poi pian piano è iniziata la discesa. Qui il bronzo è stato appoggiato sul cassone posteriore di un furgone pronto per essere portato verso l'officina preposta per la fusione e la ricostituzione di un nuovo manufatto che tornerà a suonare le ore e le melodie preposte per le festività.


Come per la vecchia campana dove sulla superficie erano stati incisi i nomi dei benefattori, di alcuni defunti e di tre vittime di un disastro aereo avvenuto in Sardegna proprio negli anni del collocamento del bronzo sul campanile, anche ora ci sarà la possibilità di contribuire all'opera e di avere un nome inciso, a ricordo del gesto di bontà.
S.V.