L'amore del cane
Gentile Sig. Pier Paolo,
sono molto dispiaciuta per Lei. Si, dispiaciuta: perché Lei evidentemente non ha l'Alto privilegio di godere dell'amore di un cuore scodinzolante che La attende a casa. Sa che il cane, alla vista del proprio umano affettivo (che brutto termine "padrone") produce Ossitocina che è l'ormone dell'Amore? No, evidentemente non lo sa. Sa che spesso è l'unica compagnia di anziani dimenticati, la cura del cuore di bambini ed adulti malati (mai sentito parlare di pet therapy? ) , l'ancora di salvezza per dispersi sotto valanghe, intrappolati sotto le macerie di un terremoto, persone che stanno per annegare? No, evidentemente Lei non è neppure a conoscenza del fatto che il proprio "animale domestico e non " è, per coloro che li amano, un membro insostituibile della famiglia. Lei, caro Sig. Pier Paolo, non conosce il lutto per la perdita del proprio amato "animale", e Le assicuro che, probabilmente, è una fortuna, perché non le si è mai lacerato il cuore in mille pezzi. Mi dispiace caro Sig. Pier Paolo che Lei sia sprovvisto di questo privilegio che non si può né comprendere, né comprare. D'altronde non tutti hanno la fortuna di poter amare, quindi mi dispiace per Lei, Sig. Pier Paolo, per questa sventura. Non si preoccupi però: per tanti che li odiano, per tanti che non li sopportano, per tanti che li abbandonano, per tanti che li seviziano, per tanti che li uccidono, ne esistono altrettanti che li sanno amare doppiamente. Le auguro di avere un giorno la grande opportunità di poter cambiare idea: se ciò non dovesse capitare mi raccomando, sia coerente. Se sta per annegare, non disturbi il cane addetto al salvataggio, se mai dovesse rimanere sotto una valanga, non disturbi il fiuto infallibile di un 4 zampe. Se per sventura, dovesse incappare in un terremoto e rimanesse sotto le macerie, attenda un umano che magari impiegherà giorni a trovarla. E Dio non voglia che Lei debba aver mai bisogno di consolazione in una corsia di ospedale perché lì, per coerenza, dovrebbe affidarsi alla sola empatia degli esseri umani. E mi creda Sig. Pier Paolo:ancora adesso mi dispiace moltissimo per Lei perché posso affermare con certezza che un'anima che non ama gli animali, sarà sempre priva di un pezzo di cuore. Le auguro ogni bene.
sono molto dispiaciuta per Lei. Si, dispiaciuta: perché Lei evidentemente non ha l'Alto privilegio di godere dell'amore di un cuore scodinzolante che La attende a casa. Sa che il cane, alla vista del proprio umano affettivo (che brutto termine "padrone") produce Ossitocina che è l'ormone dell'Amore? No, evidentemente non lo sa. Sa che spesso è l'unica compagnia di anziani dimenticati, la cura del cuore di bambini ed adulti malati (mai sentito parlare di pet therapy? ) , l'ancora di salvezza per dispersi sotto valanghe, intrappolati sotto le macerie di un terremoto, persone che stanno per annegare? No, evidentemente Lei non è neppure a conoscenza del fatto che il proprio "animale domestico e non " è, per coloro che li amano, un membro insostituibile della famiglia. Lei, caro Sig. Pier Paolo, non conosce il lutto per la perdita del proprio amato "animale", e Le assicuro che, probabilmente, è una fortuna, perché non le si è mai lacerato il cuore in mille pezzi. Mi dispiace caro Sig. Pier Paolo che Lei sia sprovvisto di questo privilegio che non si può né comprendere, né comprare. D'altronde non tutti hanno la fortuna di poter amare, quindi mi dispiace per Lei, Sig. Pier Paolo, per questa sventura. Non si preoccupi però: per tanti che li odiano, per tanti che non li sopportano, per tanti che li abbandonano, per tanti che li seviziano, per tanti che li uccidono, ne esistono altrettanti che li sanno amare doppiamente. Le auguro di avere un giorno la grande opportunità di poter cambiare idea: se ciò non dovesse capitare mi raccomando, sia coerente. Se sta per annegare, non disturbi il cane addetto al salvataggio, se mai dovesse rimanere sotto una valanga, non disturbi il fiuto infallibile di un 4 zampe. Se per sventura, dovesse incappare in un terremoto e rimanesse sotto le macerie, attenda un umano che magari impiegherà giorni a trovarla. E Dio non voglia che Lei debba aver mai bisogno di consolazione in una corsia di ospedale perché lì, per coerenza, dovrebbe affidarsi alla sola empatia degli esseri umani. E mi creda Sig. Pier Paolo:ancora adesso mi dispiace moltissimo per Lei perché posso affermare con certezza che un'anima che non ama gli animali, sarà sempre priva di un pezzo di cuore. Le auguro ogni bene.
Stella