Scontro deplorevole

Carissima signora lisa e tutti gli altri un pensiero personale perché ormai la questione diventa attacco politico personale, a mio avviso. La politica seria, non si fa tramite le pagine dei giornali, come se fosse il gioco dei bimbi quando litigano: tu mi hai detto io ti dico. Vero è che ormai questo è l' andazzo della politica Italiana dal governo in giù La vera politica si fa nei luoghi preposti. In questa vicenda la questione va trattata tra scuola, famiglia e stop. Forse bisogna conoscere i protocolli che già esistono nelle varie scuole per trattare il fenomeno. Qui ne sta uscendo una guerra personale. Ci stiamo dimenticando dei due soggetti coinvolti nella vicenda: due minorenni che si vedono tirati in ballo a suon di articoli. Gli adulti litigano mentre loro sono persi. È una guerra tra adulti ripeto, sulla testa di due minori... questo è stalking e bullismo. Adesso basta. Si è fatto di un fatto deplorevole che poteva essere risolto tra scuola e famiglia un caso mediatico dove ciascuno ha avuto il suo momento. È più facile scrivere tramite un giornale eludendo il confronto tra persone civili coinvolte: ragazzini, scuola e famiglia.
Cordiali saluti.
Silvia
Francamente mi sembra una copia sintetizzata della risposta data dall'assessore Patrizia Riva all'interrogante Paola Panzeri. Intanto che si discute civilmente, tra scuola e famiglia e stop, evitando il confronto ecc. ecc. resta la crudezza dei fatti: il bullizzato ha cambiato scuola con tutte le problematiche connesse a due mesi dalla fine delle lezioni; tutti gli altri stanno ancora nella loro classe. Piantiamola con i sermoni. E guardiamo i fatti!
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