Il “ragazzo” che non sa ascoltare

A quasi un anno dall’insediamento della nuova maggioranza di centrosinistra, due cose sembrano chiare (almeno a noi): 1) Mattia Salvioni non sa ascoltare, e questo per un Sindaco il cui slogan è “ascolto la gente” è un bel guaio; 2) L’accoppiata di vertice, Salvioni e Tutore, segretaria generale, è di una debolezza estrema, entrambi con esperienza ancora da costruire. Il Comune, insomma, è in mani fragili. Come abbiamo scritto più volte Mattia Salvioni, che non abbiamo votato ma che in fondo dava una speranza di cambiamento ha mostrato tutti i limiti di chi dal campo base si ritrova in cima alla montagna trasportato in elicottero; Viviana Tutore è una giovane promessa nell’ambito dei segretari comunali. Calco è sicuramente alla sua portata, Merate, forse no. A questo aggiungiamo un gruppo consigliare tutto nuovo, al netto del viandante Ernesto Sellitto e una Giunta che ha portato l’ideologia al potere e il quadro nella sua pochezza è completo.
Il ritornello del Sindaco, specialista in monologhi con prescrizione obbligatoria di una visita di controllo all’apparato uditivo, è: aspettate e vedrete. Stiamo lavorando.
Ma dopo undici mesi ancora il nulla. All’inizio prometteva cambiamenti radicali, annunciava blitz dell’Arma nei punti “sensibili” assai noti, ingaggiava i carabinieri in congedo per pattugliare la città. Dopo quasi un anno, di blitz neanche l’ombra, i carabinieri congedati definitivamente e la vigilanza privata in campo a presidiare gli edifici pubblici, più o meno il 2% del tempo utile a effettuare danneggiamenti, furti e quant’altro.
Scivoloni, invece, parecchi: dal parco Allende al bullizzato arrivando fino all’inaugurazione degli appartamenti in housing sociale il cui merito va all’ex assessore alla persona Franca Maggioni e al di lei sindaco Massimo Panzeri senza che fossero almeno invitati alla cerimonia (una bassezza che dà la misura dell’insipienza del “ragazzo” e dei suoi pizza boys).
A metà giugno Viviamo Merate festeggerà il primo anno. Ma quali pietanze metterà sul tavolo non è dato sapere. Neppure i piccoli interventi – cui all’inizio Salvioni prestava personale attenzione – sono oggi affrontati. Le segnalazioni di allora sono rimaste tutte inevase. In compenso se ne sono aggiunte parecchie, tutte di ordinaria gestione. Perché di straordinario ancora non c’è nulla. Nemmeno nel piano triennale delle opere pubbliche. Municipio, biblioteca, museo, tutto resta dov’è ora. Cascina Galli sta crollando mentre la casa della musica è destinata a restare un’idea mutuata (e inattuata) dalla Giunta precedente.
L’unico davvero felice è Aldo Castelli, l’ispiratore di Viviamo Merate che, sia pure da esterno, ha vinto una elezione e ora ha eletto il Municipio come seconda casa. Non gli era mai accaduto. Stavolta ce l’ha fatta. E forse se lo merita pure. Dopo le sconfitte del 2004 – 2009 – 2014 – 2019.
Claudio Brambilla  
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