No al fascismo, no al nazismo

9 Maggio 1945 – 2025 80 anni dalla fine della guerra

Tra qualche giorno a Mosca nella Piazza Rossa, si ricorderà la fine della seconda guerra mondiale, la Vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista. L’Unione Europea, oltre a condannare ogni rappresentante europeo che partecipi a questa manifestazione a Mosca, ha promosso in contemporanea un controaltare a Bruxelles inventando “una Piazza per l’Europa” con il preciso obbiettivo di offuscare l’evento storico tradizionale russo.

E’ un ulteriore brutto segnale dei tempi che stiamo vivendo. Nell’Occidente opulente e sviluppato, in maniera silente sta riemergendo in Italia, in Europa e nel mondo, l’odio, la xenofobia, il razzismo, la supremazia primatista, contro gli emigranti, ben impersonata dal nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

E’ il risultato di un lavorio di lunga data che “l’Internazionale nera” si è adoperata a costruire sia tra la gente più sprovveduta, ignorante ed arrogante, senza memoria storica ed all’interno delle Istituzioni, facendosi gioco della democrazia delle sue regole e di tutti noi.

L’esempio italiano è magistrale, abbiamo personalità nel Governo e in altre Istituzioni apicali che manifestano apertamente disprezzo alla Costituzione la nostra “Legge madre” nata dalla lotta contro il nazifascismo dalla Resistenza, che ha saputo riscattare l’intero paese che aveva iniziato questa guerra mondiale dalla parte sbagliata.

Non mancano mai ogni occasione per svilirne la portata politica, esemplare la loro assenza in Parlamento in occasione dell’80° anniversario del 25 Aprile, il loro complice silenzio e copertura a manifestazioni apertamente di stampo fascista come a Dongo a Lecco a Milano ed in altre parti d’Italia, episodi di una gravità inaudita che non possono essere sottaciuti o sviliti nel loro grave e pericoloso messaggio.

Molte incognite si prospettano innanzi a noi tutti, il momento è di una gravità estrema, vi sono personalità importanti in Europa che hanno preventivato un decennio di guerra contro la Russia, ed il piano di riarmo europeo camuffato con falsità per la nostra Difesa, va proprio in questa nefasta direzione.

Le dinamiche comunicative per avvallare queste decisioni impopolari sono state attivate e studiate da tempo, la prima vittima è sempre la verità, la democrazia, ed a seguire gli orrori e le stragi di persone innocenti, siano essi militari oppure civili, sembrerebbe che la Storia sia servita a poco.

La responsabilità che compete a noi, persone impegnate di buon senso, è quella di batterci instancabilmente per la pace, per il dialogo il confronto sempre, anche con gli avversari più acerrimi.

Richiamare i responsabili della Comunità Europea, i vari governanti di ogni Paese, ai valori ed ai principi che hanno consentito ai “nostri padri fondatori” di costruire un Europa che facesse tesoro degli errori compiuti che hanno scatenato sia il primo ed il secondo conflitto mondiale, è il nostro compito prioritario a Bruxselles ed in ogni città europea.

VIVA LA PACE E LA COESISTENZA TRA I POPOLI
Sergio Fenaroli
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