Calco: l'arte protagonista in paese fino al 2026
Un progetto culturale di ampio respiro, pensato per valorizzare il territorio in modo continuativo e strutturato: è quanto emerso nella conferenza stampa tenutasi questa mattina, sabato 3 maggio, presso il municipio di Calco. Il sindaco Stefano Motta, affiancato dall’assessore alla cultura Maria Suraci, ha illustrato l’accordo di collaborazione siglato tra l’Amministrazione comunale e l’associazione culturale Artelab, in sinergia con due figure di rilievo per il territorio: il pittore Nando Massironi e lo storico dell’arte Luca Nava. Il progetto punta a rendere il Polo culturale di Arlate un punto di riferimento stabile per la promozione dell’arte, con una serie di mostre per ora programmate fino al 2026.

"Stiamo raccogliendo i frutti di un percorso avviato sin dall’inizio del mandato" ha dichiarato il sindaco Motta in apertura. "Il Polo culturale di Arlate rappresenta una delle nostre scelte strategiche, e intendiamo renderlo un centro pulsante di attività artistico-culturali. La direzione che abbiamo scelto è quella del coinvolgimento: chiamare a raccolta le energie locali, le associazioni e le competenze per costruire insieme un’offerta che sia almeno di livello territoriale, se non oltre".

Accanto all'annuncio dell'accordo per le mostre, il Sindaco ha anticipato altri appuntamenti imminenti, come la conferenza prevista lunedì insieme al parroco e al Pime per la riformulazione del sostegno al centro estivo – che quest'anno vedrà anche il coinvolgimento dell'Oratorio – e la conferenza stampa della settimana successiva per il nuovo festival della musica, promosso in collaborazione con l'associazione nazionale Agimus, a completare il già consolidato festival della cultura.
Per quanto riguarda l’ambito specifico delle esposizioni artistiche, Motta ha sottolineato la necessità di adottare una "metodologia settoriale" in grado da permettere una gestione autonoma e continuativa delle iniziative. In questo senso, l’Amministrazione ha esteso la convenzione con Artelab, già attiva sul territorio, per includere l’organizzazione di mostre nel Polo. "Artelab – ha ricordato il Sindaco – da anni contribuisce con iniziative di rilievo all’offerta culturale locale. A questa esperienza affianchiamo ora due figure di assoluto valore come Massironi e Nava, che hanno già ideato un programma organico per i prossimi mesi".

Presente in sala anche Eleonora Pirovano, presidente di Artelab, che ha confermato l’impegno dell’associazione: "Vivendo in prima persona i progetti culturali del territorio e avendo la nostra sede proprio nel Polo di Arlate, ci è sembrato naturale abbracciare questa sfida. Sarà un impegno ulteriore, ma siamo felici di farne parte, sostenuti dalla rete di collaborazioni che si sta consolidando". Dello stesso avviso anche Walter Monzani, anch’egli di Artelab: "È un’iniziativa che sentiamo nostra. Ringraziamo l’Amministrazione per la fiducia e faremo del nostro meglio per offrire contenuti di qualità".
Lo storico dell’arte Luca Nava ha fornito una visione di ampio respiro sul progetto espositivo, che si articolerà da maggio 2025 fino ai primi mesi del 2026. "Abbiamo pensato a un percorso che attraversi più di un secolo di arte, dal 1864 ai giorni nostri. Attraverso le opere, si potranno leggere le trasformazioni sociali e culturali del territorio, dove le suggestioni dei grandi centri come Milano, Bergamo e Como si intrecciano con quelle delle aree periferiche, come il meratese e Calco. L’obiettivo è mostrare come gli artisti hanno agito nel loro tempo".

Il programma delle mostre è già definito nei dettagli: si comincia il 17 maggio con Franco Torazza (fino al 25), seguito da Enrico Carozzi, artista dalle tinte crepuscolari, in mostra dal 22 al 29 giugno. Dopo la pausa estiva, si riparte a ottobre con Riccardo Brambilla, attivo nello stesso periodo di Carozzi, e poi con il figlio Alberto Brambilla, il cui sguardo artistico e letterario sarà presentato in collaborazione con la Scuola di musica Don Borghi. Seguirà un’esposizione dedicata all’artista ucraino, noto a livello internazionale, Oleksii Koval, maestro nell’arte millenaria degli smalti, che Leonardo da Vinci definì "eterna" per la sua finezza. Chiuderà il ciclo, sotto forte consiglio di Fernando Andrea Massironi, la mostra dei maestri dell’Apea, la Scuola d’arte pura e applicata di Merate.
Particolarmente sentito l’intervento di Massironi, che ha voluto sottolineare il valore personale e professionale di questa iniziativa: "Nutro un debito di riconoscenza verso molti dei pittori che saranno protagonisti delle mostre. In quegli anni, fare l’artista era visto come una forma di 'lazzaronite', eppure alcuni di loro mi accolsero, mi sostennero e contribuirono a formarmi. È un onore poterli ricordare oggi". L’artista ha inoltre ripercorso la storia dell’Apea, nata nella seconda metà dell’Ottocento, che fin dalla fondazione si è fatta valere sia per formazione artistica che per promozione sociale e ha richiamato l’urgenza di valorizzarla maggiormente a livello territoriale.
Il sindaco Motta ha infine ribadito che, grazie a questo nuovo assetto organizzativo, le mostre e le iniziative artistiche non saranno più concentrate solo nel periodo del festival della cultura, ma distribuite lungo tutto l’anno, trasformando il Polo culturale di Arlate in un vero presidio permanente della creatività locale. A chiudere gli interventi l’assessore Suraci, che ha espresso l’auspicio che il progetto possa proseguire nel tempo: "Vogliamo rendere l’arte accessibile a tutti e crediamo che questa progettualità rappresenti un passo importante in quella direzione".

"Stiamo raccogliendo i frutti di un percorso avviato sin dall’inizio del mandato" ha dichiarato il sindaco Motta in apertura. "Il Polo culturale di Arlate rappresenta una delle nostre scelte strategiche, e intendiamo renderlo un centro pulsante di attività artistico-culturali. La direzione che abbiamo scelto è quella del coinvolgimento: chiamare a raccolta le energie locali, le associazioni e le competenze per costruire insieme un’offerta che sia almeno di livello territoriale, se non oltre".

Il sindaco Stefano Motta e l'architetto Walter Monzani di Artelab
Accanto all'annuncio dell'accordo per le mostre, il Sindaco ha anticipato altri appuntamenti imminenti, come la conferenza prevista lunedì insieme al parroco e al Pime per la riformulazione del sostegno al centro estivo – che quest'anno vedrà anche il coinvolgimento dell'Oratorio – e la conferenza stampa della settimana successiva per il nuovo festival della musica, promosso in collaborazione con l'associazione nazionale Agimus, a completare il già consolidato festival della cultura.
Per quanto riguarda l’ambito specifico delle esposizioni artistiche, Motta ha sottolineato la necessità di adottare una "metodologia settoriale" in grado da permettere una gestione autonoma e continuativa delle iniziative. In questo senso, l’Amministrazione ha esteso la convenzione con Artelab, già attiva sul territorio, per includere l’organizzazione di mostre nel Polo. "Artelab – ha ricordato il Sindaco – da anni contribuisce con iniziative di rilievo all’offerta culturale locale. A questa esperienza affianchiamo ora due figure di assoluto valore come Massironi e Nava, che hanno già ideato un programma organico per i prossimi mesi".

Luca Nava ed Eleonora Pirovano
Presente in sala anche Eleonora Pirovano, presidente di Artelab, che ha confermato l’impegno dell’associazione: "Vivendo in prima persona i progetti culturali del territorio e avendo la nostra sede proprio nel Polo di Arlate, ci è sembrato naturale abbracciare questa sfida. Sarà un impegno ulteriore, ma siamo felici di farne parte, sostenuti dalla rete di collaborazioni che si sta consolidando". Dello stesso avviso anche Walter Monzani, anch’egli di Artelab: "È un’iniziativa che sentiamo nostra. Ringraziamo l’Amministrazione per la fiducia e faremo del nostro meglio per offrire contenuti di qualità".
Lo storico dell’arte Luca Nava ha fornito una visione di ampio respiro sul progetto espositivo, che si articolerà da maggio 2025 fino ai primi mesi del 2026. "Abbiamo pensato a un percorso che attraversi più di un secolo di arte, dal 1864 ai giorni nostri. Attraverso le opere, si potranno leggere le trasformazioni sociali e culturali del territorio, dove le suggestioni dei grandi centri come Milano, Bergamo e Como si intrecciano con quelle delle aree periferiche, come il meratese e Calco. L’obiettivo è mostrare come gli artisti hanno agito nel loro tempo".

Maria Suraci e Nando Massironi
Il programma delle mostre è già definito nei dettagli: si comincia il 17 maggio con Franco Torazza (fino al 25), seguito da Enrico Carozzi, artista dalle tinte crepuscolari, in mostra dal 22 al 29 giugno. Dopo la pausa estiva, si riparte a ottobre con Riccardo Brambilla, attivo nello stesso periodo di Carozzi, e poi con il figlio Alberto Brambilla, il cui sguardo artistico e letterario sarà presentato in collaborazione con la Scuola di musica Don Borghi. Seguirà un’esposizione dedicata all’artista ucraino, noto a livello internazionale, Oleksii Koval, maestro nell’arte millenaria degli smalti, che Leonardo da Vinci definì "eterna" per la sua finezza. Chiuderà il ciclo, sotto forte consiglio di Fernando Andrea Massironi, la mostra dei maestri dell’Apea, la Scuola d’arte pura e applicata di Merate.
Particolarmente sentito l’intervento di Massironi, che ha voluto sottolineare il valore personale e professionale di questa iniziativa: "Nutro un debito di riconoscenza verso molti dei pittori che saranno protagonisti delle mostre. In quegli anni, fare l’artista era visto come una forma di 'lazzaronite', eppure alcuni di loro mi accolsero, mi sostennero e contribuirono a formarmi. È un onore poterli ricordare oggi". L’artista ha inoltre ripercorso la storia dell’Apea, nata nella seconda metà dell’Ottocento, che fin dalla fondazione si è fatta valere sia per formazione artistica che per promozione sociale e ha richiamato l’urgenza di valorizzarla maggiormente a livello territoriale.
Il sindaco Motta ha infine ribadito che, grazie a questo nuovo assetto organizzativo, le mostre e le iniziative artistiche non saranno più concentrate solo nel periodo del festival della cultura, ma distribuite lungo tutto l’anno, trasformando il Polo culturale di Arlate in un vero presidio permanente della creatività locale. A chiudere gli interventi l’assessore Suraci, che ha espresso l’auspicio che il progetto possa proseguire nel tempo: "Vogliamo rendere l’arte accessibile a tutti e crediamo che questa progettualità rappresenti un passo importante in quella direzione".
M.Pen.