Merate: il Rosario a Villa dei Cedri inaugura il mese mariano
Come da tradizione il mese di maggio dedicato alla Madonna si è aperto nel parco della residenza di Villa dei Cedri dove il decanato si è riunito per la recita del Rosario.


Un momento molto semplice ma suggestivo con la processione con i flambeaux partita dalla fontana e snodatasi lungo il viale sino ad arrivare alla cappella e poi sul piazzale antistante l'ingresso per la benedizione.
Presenti il cappellano don Biagio Fumagalli, il prevosto don Mauro Malighetti, il parroco di Osnago don Alessandro Fusetti, diverse religiose, il presidente della struttura Aldo Gandini con la moglie, Alma Troisi Raccosta e tanti volontari e persone legate alla residenza e delle comunità vicine, tutti desiderosi di aprire nella preghiera e nel ricordo il mese mariano.


Non poteva, infatti, mancare un pensiero alla recente scomparsa di Papa Francesco e alla sua devozione speciale verso la Madonna, che lo ha portato a scegliere una chiesa “minore” ma a Lei dedicata per la sua sepoltura.
Le preghiere sono andate chiaramente ai tanti malati e anziani ricoverati che trovano sollievo e assistenza, alle famiglie, alla Pace e ai bisogni della Terra. A concludere è stato il prevosto di Merate don Mauro che prima di impartire la benedizione sacra ha riflettuto su cammino, luce e preghiera. Tre “fari” della vita del cristiano e che bene sono stati vissuti e scanditi nel corso della celebrazione serale del 1° maggio.


Un momento molto semplice ma suggestivo con la processione con i flambeaux partita dalla fontana e snodatasi lungo il viale sino ad arrivare alla cappella e poi sul piazzale antistante l'ingresso per la benedizione.
Presenti il cappellano don Biagio Fumagalli, il prevosto don Mauro Malighetti, il parroco di Osnago don Alessandro Fusetti, diverse religiose, il presidente della struttura Aldo Gandini con la moglie, Alma Troisi Raccosta e tanti volontari e persone legate alla residenza e delle comunità vicine, tutti desiderosi di aprire nella preghiera e nel ricordo il mese mariano.


Non poteva, infatti, mancare un pensiero alla recente scomparsa di Papa Francesco e alla sua devozione speciale verso la Madonna, che lo ha portato a scegliere una chiesa “minore” ma a Lei dedicata per la sua sepoltura.
Le preghiere sono andate chiaramente ai tanti malati e anziani ricoverati che trovano sollievo e assistenza, alle famiglie, alla Pace e ai bisogni della Terra. A concludere è stato il prevosto di Merate don Mauro che prima di impartire la benedizione sacra ha riflettuto su cammino, luce e preghiera. Tre “fari” della vita del cristiano e che bene sono stati vissuti e scanditi nel corso della celebrazione serale del 1° maggio.
S.V.