Merate: “PUT” condiviso e 100mila € per Smart City

Letti gli “strilli” dei vigilantes in città ci siamo detti: finalmente – non l’avevamo capito – la sicurezza e l’ordine sono entrati nell’agenda della nuova maggioranza di centrosinistra. Illusione ottica (proprio nel senso “visiva”), avevamo capito bene invece: la vigilanza privata si occuperà soltanto di sorvegliare il patrimonio pubblico, edifici, lago, riserva ecc. ecc. E non con una presenza duratura, come ha detto audacemente il Sindaco – facile agli entusiasmi tipicamente giovanili – ma con sopralluoghi sporadici dato che la somma investita per i prossimi sette mesi è di ben 5mila euro. A 40 euro/agente sono 125 ore di sorveglianza su 5.000 ore da giugno a dicembre. Conto della serva ovviamente, ma per sgrezzare il concetto. Molto opportunamente sottolineato nel suo articolato intervento dalla consigliera di Noi Merate Franca Maggioni. Insomma i vigilantes sono spariti col Far West mentre a Merate il far West invece è ben presente dalle 22 in avanti.
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Detto questo vediamo le variazioni al bilancio già analizzate in Commissione. Le principali sono l’efficientamento energetico degli edifici comunali più che altro per l’installazione di impianti fotovoltaici, accantonamenti per progettazioni di opere pubbliche al fine di partecipare a futuri bandi regionali o nazionali, l’esecuzione di opere sportive – con sollecitazione alle associazioni di presentare progetti – tra cui lo spogliatoio del campo comunale cav. Enrico Ferrario, la manutenzione straordinaria delle rete di videosorveglianza – in realtà sarebbe l’estensione e per questa discrasia terminologica Panzeri ha annunciato l’astensione del gruppo Prospettive per Merate – interventi sull’illuminazione stradale e, dulcis in fundo, la Smart City, con 100mila euro di stanziamento. E ti pareva che mancasse nel lessico del Sindaco l’aggettivo inglese che fa tanto “in”.
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Più sobriamente, si tratta di impiantare sensori lungo il torrente Molgora e al lago di Sartirana – dove peraltro la zattera qualche anno fa era già dotata di strumenti di rilevazione, forse non smart – per verificare le condizioni dell’acqua, l’altezza, l’ossigenazione e così via; di allestire una rete per la rilevazione della qualità dell’aria mediante una piattaforma condivisa con altri comuni e altre forme di domotica per edifici pubblici.
Più interessante l’annuncio che con i comuni confinanti si sta studiano un nuovo Piano Urbano del Traffico, strumento di cui Merate è dotato dai tempi della consigliatura Albani.
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Franca Maggioni ha posto diversi accenti, tra cui il condizionamento parziale del centro anziani e le modalità di raffrescamento della casa Leoni.
Entrambi i gruppi si sono astenuti sulla variazione di bilancio che salda a 1.453.479 euro.
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