Caro Santoro, spiace che...
Spiace aver dovuto leggere quest'ultima affermazione di Pietro Santoro, che mi era sfuggita ma che, passato il “momento di dolore e commozione” per la morte di Papa Francesco mi sembra occorra riprendere quantomeno per amore di verità.
Purtroppo con quel suo incidentale “...e non rinnego quanto scritto” (dopo la pur apprezzabile sua rilettura del “cammino di Papa Francesco come un pellegrinaggio di misericordia”), in risposta alle condivisibili considerazioni del lettore, non ce l'ha fatta a resistere a quello che a volte capita un po' a tutti noi: dopo la lodevole parziale ammissione, il sottile rischio dell'auto-giustificazione ad oltranza.
https://www.merateonline.it/notizie/146102/sul-pontificato-confronto-tra-un-lettore-e-santoro
Già anch'io avevo espresso il mio compiacimento quantomeno circa la diversità di toni e contenuti dei suoi ultimi scritti sull'operato di Papa Francesco rispetto ai precedenti, auspicabilmente frutto di una meditata e critica rivisitazione degli stessi magari anche prodotta da un costruttivo e tutto sommato sereno confronto con vari lettori. https://www.merateonline.it/notizie/144694/mi-fa-piacere-che-santoro
Quello che purtroppo stona un po' è ora questo suo tentativo, in parte comprensibile vista la natura umana di tutti noi, di spostare l'attenzione soprattutto su motivazioni teologiche (pur già in precedenza presenti ma ovviamente opinabili seppur dettate da innegabili approfondite conoscenze) ciò che invece era parso a non pochi come una critica piuttosto malevola, e peraltro così di moda, nei confronti del coraggioso pontificato di Francesco. Qui alcune mie precedenti oggettive argomentazioni a supporto: https://www.merateonline.it/notizie/138380/caro-santoro-a-proposito-di-papa-francesco
https://www.merateonline.it/notizie/144063/legittimo-criticare-il-papa-ma-con-benevolenza
Scrivo tutto ciò specialmente in ragione delle plurime “rivisitazioni”, del resto già in atto da tempo, che cercheranno di mettere variamente in discussione, secondo logiche di vario potere e non di servizio, l'operato di un Papa profetico perché genuinamente evangelico.
Voglio credere, ma ne sono sicuro, che Santoro, come spero molti altri, non ne vogliano far parte.
Purtroppo con quel suo incidentale “...e non rinnego quanto scritto” (dopo la pur apprezzabile sua rilettura del “cammino di Papa Francesco come un pellegrinaggio di misericordia”), in risposta alle condivisibili considerazioni del lettore, non ce l'ha fatta a resistere a quello che a volte capita un po' a tutti noi: dopo la lodevole parziale ammissione, il sottile rischio dell'auto-giustificazione ad oltranza.
https://www.merateonline.it/notizie/146102/sul-pontificato-confronto-tra-un-lettore-e-santoro
Già anch'io avevo espresso il mio compiacimento quantomeno circa la diversità di toni e contenuti dei suoi ultimi scritti sull'operato di Papa Francesco rispetto ai precedenti, auspicabilmente frutto di una meditata e critica rivisitazione degli stessi magari anche prodotta da un costruttivo e tutto sommato sereno confronto con vari lettori. https://www.merateonline.it/notizie/144694/mi-fa-piacere-che-santoro
Quello che purtroppo stona un po' è ora questo suo tentativo, in parte comprensibile vista la natura umana di tutti noi, di spostare l'attenzione soprattutto su motivazioni teologiche (pur già in precedenza presenti ma ovviamente opinabili seppur dettate da innegabili approfondite conoscenze) ciò che invece era parso a non pochi come una critica piuttosto malevola, e peraltro così di moda, nei confronti del coraggioso pontificato di Francesco. Qui alcune mie precedenti oggettive argomentazioni a supporto: https://www.merateonline.it/notizie/138380/caro-santoro-a-proposito-di-papa-francesco
https://www.merateonline.it/notizie/144063/legittimo-criticare-il-papa-ma-con-benevolenza
Scrivo tutto ciò specialmente in ragione delle plurime “rivisitazioni”, del resto già in atto da tempo, che cercheranno di mettere variamente in discussione, secondo logiche di vario potere e non di servizio, l'operato di un Papa profetico perché genuinamente evangelico.
Voglio credere, ma ne sono sicuro, che Santoro, come spero molti altri, non ne vogliano far parte.
Germano Bosisio