A Ronco la mostra di Ennio Bencini

Mostra e presentazione del libro : “Ennio Bencini, le visioni metafisiche della bellezza”.
A cura della Fondazione Attilio Granata, Franco Braghieri di Imbersago, e del critico d’arte Donato Di Poce autore del libro con il Patrocinio del Comune di Ronco Briantino.

Gesa Vegia, Via San Carlo, 5 - Ronco Briantino


L’artista: Ennio Bencini vive e lavora in Brianza, figlio d’Arte del padre noto pittore post-macchiaiolo, ha respirato da giovane l’atmosfera e la cultura pittorica e Architettonica Rinascimentale, facendone sue le tecniche e la cultura umanistica (centralità dell’Uomo come origine e fine di tutte le cose).

Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia, nel 2012 Palazzo Casali di Cortona per i suoi 50 anni di attività, viene allestita un antologica, tra gli innumerevoli ospiti gli fece visita anche il Prof. Vittorio Sgarbi. Ennio nel corso della sua carriera artistica, ha partecipato ad innumerevoli mostre e concorsi, ricevendo moltissimi riconoscimenti.

Come può sembrare ovvio per un pittore, non cerca solo luoghi che lo ispirino, quello che cerca è di conoscere a fondo, attraverso la trascrizione pittorica e scultorea, ciò che l’atto della visione interiore gli suggerisce.

La mostra: Sono tante le etichette o le definizioni che vari critici d’Arte hanno dato negli anni all’Arte di Ennio Bencini: “Spirituale”, “Metafisica”, “Simbolica”, “Tetrista”, “Sacra”, “Mistica”, “Polimaterica” e “Visionaria”. 

La luce sofianica della Bellezza:
Tutte in parte vere e tutte aderenti a singoli periodi o tematiche affrontate dall’Artista, ma c’è un filo conduttore e un’energia sotterranea che ha fatto da piattaforma etica, ideologica ed emozionale a tutti i suoi lavori ed è l’amore per l’Arte e la luce sofianica della Bellezza che infonde ai suoi lavori un’aura e una forza visionaria e metafisica, un’energia vitale senza confini. La sua idea di Bellezza però non è mai fine a se stessa, ma è una sorta di Bellezza Funzionale all’etica ed al respiro estetico dell’Uomo.

Bencini riesce a dare un’Anima alla materia e materialità alla luce, al suo senso di ascesi mistica e Spirituale, padroneggiando tecniche e stili diversi in un’armonia compositiva di rara bellezza, sino a far diventare i suoi lavori dei veri “Reperti Estetici” sia che si tratti di grandi lavori che di piccoli collage polimaterici che sembrano liturgie stilistiche ed etiche.

“La sabbia nera dell’Elba diventa un tappeto spirituale per eclissi esistenziali; le “Pietre” di Cortona diventano nelle sue mani scudi araldici di bellezza primordiale e chiave architettonica per portali estetici; I suoi “Cancelli” dorati sono cattedrali di luce nel deserto dove i suoi simboli giocano la partita a carte con la vita e le sue “Nature Morte”, altari estetici che celebrano la bellezza dell’Arte”. 

*dal libro di Donato Di Poce: ENNIO BENCINI, Le Visioni Metafisiche della Bellezza, I Quaderni del Bardo Edizioni, Lecce 2025.

Questo breve excursus delle sue opere di matrice simbolica, sono paesaggi interiori dell’anima, sono composizioni, sono discorsi dalle molte facce, in cui si contrappongono elementi opposti, come il bene, il male, la vita e la morte, la materia terrena e lo spirito. Un costante ripensamento sulla vita, sulla storia e sul destino dell’uomo. Nei suoi dipinti compaiono puntualmente alcuni elementi cardine: la sfera quale simbolo della vita, la pietra lavorata dall’uomo, sintetizza i valori dell’architettura, le lettere antiche sono evocanti la storia dell’uomo.

Apertura: dal 1° al 4 maggio 2025
Orario: 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
Date evento
da giovedì, 01 maggio 2025 a domenica, 04 maggio 2025
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.