Imbersago: Anna Frigerio e il nuovo libro “Mrs. Moon”
A distanza di un anno e mezzo dall'uscita del suo romanzo d'esordio “La mia Itaca”, Anna Frigerio torna con una nuova pubblicazione tutta al femminile intitolata “Mrs. Moon”.
Protagonista di questa storia è nuovamente una donna, Francesca, una figura costruita sulle assenze, ci racconta l'autrice. “È fatta di ciò che non ha detto, di ciò che non ha affrontato, di ciò che ha lasciato dietro di sé senza mai voltarsi davvero. La sua storia è un mosaico di frammenti, di ritorni improvvisi, di emozioni che riaffiorano senza preavviso. Non è una donna che cerca risposte con determinazione, perché il suo è un viaggio che avviene quasi per inerzia: è il passato che la richiama, che la raggiunge in modi sottili e inevitabili”. Francesca non è un personaggio statico, bensì è attraversata da una trasformazione silenziosa, da piccoli gesti che la portano a smettere di fuggire da una nostalgia che non sa riconoscere e che “combatte” intrecciando i suoi ricordi al presente, un percorso che la farà uscire da un inesorabile senso di incompiutezza. “Francesca non sono io, è chiunque abbia mai avuto la sensazione di vivere a metà, di essere ancorato a qualcosa che non si vede ma che si sente. È un personaggio che si costruisce nella sottrazione, nelle omissioni, nei dettagli più piccoli. È una protagonista che non impone la sua voce, ma che costringe il lettore a fermarsi, ad ascoltare i suoi silenzi, a leggere tra le righe quello che nemmeno lei riesce a dire”.

Mrs Moon invece è il mistero incarnato, un misto tra un personaggio e un simbolo, un’eco che risuona tra tutte le pagine del romanzo. È una presenza e un’assenza allo stesso tempo, ogni volta che appare porta con sé un frammento di verità che Francesca non è ancora pronta ad accettare. “Non ho mai voluto che Mrs Moon fosse definita chiaramente. È sfuggente, come la luna a cui deve il nome: a volte piena e luminosa, altre volte nascosta, un'ombra tra le ombre. È la voce del tempo, il richiamo di tutto ciò che non è mai stato detto, la manifestazione di quei legami che non si spezzano nemmeno con la distanza”. Per Francesca, Mrs Moon è una guida e una prova, è la chiave per comprendere sé stessa, è il frammento di luce che guida nelle notti più buie, il ricordo che non svanisce, il sentimento che continua a vivere anche quando si pensa di averlo dimenticato.
In entrambi i romanzi di Frigerio le protagoniste sono chiamate a un confronto inevitabile con il proprio passato, perché portano dentro qualcosa di irrisolto, la natura del loro viaggio è però diversa, perché opposto è il modo in cui il passato si manifesta nella loro vita. In “La mia Itaca”, per Luce il viaggio è un atto deliberato, un moto che spinge avanti e che costringe a guardarsi dentro senza più filtri per rispondere alla domanda aperta che è il passato. Al contrario in Mrs Moon il passato non è qualcosa da ritrovare bensì qualcosa da cui fuggire, la protagonista non si mobilita per cercarlo, è il passato stesso che torna a trovarla, che si fa presenza concreta che chiede di essere ascoltato. Una differenza che nasce oltretutto dal rapporto distinto che hanno le due donne con il dolore: Luce è disposta ad affrontarlo pur di arrivare alla verità mentre Francesca si illude che il tempo basti a seppellire ciò che non si vuole vedere. Oltretutto in “La mia Itaca” il viaggio è spinto dalla volontà di trovare un posto a cui appartenere, in Mrs Moon non c’è una vera meta o una terra promessa.

Un romanzo dunque tutto al femminile, per trasmettere una storia profonda e autentica. “Scrivo di donne perché le loro storie mi attraversano, chiedono di essere raccontate. Nelle donne ritrovo il coraggio silenzioso, la resistenza invisibile, la profondità dei non detti. Scrivere di donne significa scrivere di sguardi che non hanno bisogno di parole, di battaglie che si combattono nei gesti quotidiani, di percorsi che non sempre trovano una strada dritta, ma che esistono comunque, con forza e con grazia” ha commentato la scrittrice, spiegando come le protagoniste dei suoi scritti non sono eroine, ma donne che si smarriscono e che tornano sui loro passi per cercare risposte senza sapere esattamente quali siano le domande. “Amo raccontare questo tipo di esistenze, fatte di contraddizioni e di scelte sospese, perché sono le più vere e perché nelle loro storie trovo la vita nella sua essenza più pura: non lineare, non sempre giusta, ma intensa, capace di lasciare tracce che stimolano il lettore”. Una scelta che non permette solamente di catturare l'interesse del lettore, ma che consente anche all'autrice di empatizzare con i suoi personaggi per raccontare la loro storia senza forzature, senza però farli diventare riflesso della sua persona. “Non posso scrivere di un personaggio se non lo sento vibrare dentro di me, se non posso camminare nei suoi pensieri, respirare i suoi silenzi. Forse la verità è che non mi identifico mai del tutto, ma mi frammento in loro. In ogni protagonista c’è una traccia di me, ma mai abbastanza per poter dire io sono lei”.
Mrs Moon è scaturito da tre anni di riflessioni sul tema della memoria e sul tempo che trasforma, è il risultato di esperienze, riflessioni e suggestioni che, nel tempo, hanno trovato la loro forma nelle pagine del libro. “Ho scritto questo romanzo per dare voce a quei silenzi che tutti portiamo dentro, ai legami irrisolti e sospesi ma che continuano a influenzarci. Mrs Moon esplora tutte quelle emozioni che per una serie di motivi scegliamo di evitare, è un viaggio tra la fragilità e la forza che abbiamo dentro”. Talvolta è stato difficile per Frigerio descrivere i momenti di fragilità di Francesca, perché la costringeva a guardarsi dentro e scoperchiare le proprie debolezze, un processo che l'ha portata a trovare la chiave del racconto.
“Spero che i lettori colgano che ogni relazione è un’opportunità di crescita, che ci sono relazioni che ci cambiano per sempre, anche quando finiscono. Mrs Moon è un invito ad accettarsi, a non cancellare gli errori o dimenticare le cicatrici, ma vedere in esse il percorso che ci ha portati dove siamo. Vorrei che i lettori, chiudendo il libro, si sentissero meno soli nelle loro domande e magari un po’ più forti nel trovare le loro risposte”.
Protagonista di questa storia è nuovamente una donna, Francesca, una figura costruita sulle assenze, ci racconta l'autrice. “È fatta di ciò che non ha detto, di ciò che non ha affrontato, di ciò che ha lasciato dietro di sé senza mai voltarsi davvero. La sua storia è un mosaico di frammenti, di ritorni improvvisi, di emozioni che riaffiorano senza preavviso. Non è una donna che cerca risposte con determinazione, perché il suo è un viaggio che avviene quasi per inerzia: è il passato che la richiama, che la raggiunge in modi sottili e inevitabili”. Francesca non è un personaggio statico, bensì è attraversata da una trasformazione silenziosa, da piccoli gesti che la portano a smettere di fuggire da una nostalgia che non sa riconoscere e che “combatte” intrecciando i suoi ricordi al presente, un percorso che la farà uscire da un inesorabile senso di incompiutezza. “Francesca non sono io, è chiunque abbia mai avuto la sensazione di vivere a metà, di essere ancorato a qualcosa che non si vede ma che si sente. È un personaggio che si costruisce nella sottrazione, nelle omissioni, nei dettagli più piccoli. È una protagonista che non impone la sua voce, ma che costringe il lettore a fermarsi, ad ascoltare i suoi silenzi, a leggere tra le righe quello che nemmeno lei riesce a dire”.

Mrs Moon invece è il mistero incarnato, un misto tra un personaggio e un simbolo, un’eco che risuona tra tutte le pagine del romanzo. È una presenza e un’assenza allo stesso tempo, ogni volta che appare porta con sé un frammento di verità che Francesca non è ancora pronta ad accettare. “Non ho mai voluto che Mrs Moon fosse definita chiaramente. È sfuggente, come la luna a cui deve il nome: a volte piena e luminosa, altre volte nascosta, un'ombra tra le ombre. È la voce del tempo, il richiamo di tutto ciò che non è mai stato detto, la manifestazione di quei legami che non si spezzano nemmeno con la distanza”. Per Francesca, Mrs Moon è una guida e una prova, è la chiave per comprendere sé stessa, è il frammento di luce che guida nelle notti più buie, il ricordo che non svanisce, il sentimento che continua a vivere anche quando si pensa di averlo dimenticato.
In entrambi i romanzi di Frigerio le protagoniste sono chiamate a un confronto inevitabile con il proprio passato, perché portano dentro qualcosa di irrisolto, la natura del loro viaggio è però diversa, perché opposto è il modo in cui il passato si manifesta nella loro vita. In “La mia Itaca”, per Luce il viaggio è un atto deliberato, un moto che spinge avanti e che costringe a guardarsi dentro senza più filtri per rispondere alla domanda aperta che è il passato. Al contrario in Mrs Moon il passato non è qualcosa da ritrovare bensì qualcosa da cui fuggire, la protagonista non si mobilita per cercarlo, è il passato stesso che torna a trovarla, che si fa presenza concreta che chiede di essere ascoltato. Una differenza che nasce oltretutto dal rapporto distinto che hanno le due donne con il dolore: Luce è disposta ad affrontarlo pur di arrivare alla verità mentre Francesca si illude che il tempo basti a seppellire ciò che non si vuole vedere. Oltretutto in “La mia Itaca” il viaggio è spinto dalla volontà di trovare un posto a cui appartenere, in Mrs Moon non c’è una vera meta o una terra promessa.

Un romanzo dunque tutto al femminile, per trasmettere una storia profonda e autentica. “Scrivo di donne perché le loro storie mi attraversano, chiedono di essere raccontate. Nelle donne ritrovo il coraggio silenzioso, la resistenza invisibile, la profondità dei non detti. Scrivere di donne significa scrivere di sguardi che non hanno bisogno di parole, di battaglie che si combattono nei gesti quotidiani, di percorsi che non sempre trovano una strada dritta, ma che esistono comunque, con forza e con grazia” ha commentato la scrittrice, spiegando come le protagoniste dei suoi scritti non sono eroine, ma donne che si smarriscono e che tornano sui loro passi per cercare risposte senza sapere esattamente quali siano le domande. “Amo raccontare questo tipo di esistenze, fatte di contraddizioni e di scelte sospese, perché sono le più vere e perché nelle loro storie trovo la vita nella sua essenza più pura: non lineare, non sempre giusta, ma intensa, capace di lasciare tracce che stimolano il lettore”. Una scelta che non permette solamente di catturare l'interesse del lettore, ma che consente anche all'autrice di empatizzare con i suoi personaggi per raccontare la loro storia senza forzature, senza però farli diventare riflesso della sua persona. “Non posso scrivere di un personaggio se non lo sento vibrare dentro di me, se non posso camminare nei suoi pensieri, respirare i suoi silenzi. Forse la verità è che non mi identifico mai del tutto, ma mi frammento in loro. In ogni protagonista c’è una traccia di me, ma mai abbastanza per poter dire io sono lei”.
Mrs Moon è scaturito da tre anni di riflessioni sul tema della memoria e sul tempo che trasforma, è il risultato di esperienze, riflessioni e suggestioni che, nel tempo, hanno trovato la loro forma nelle pagine del libro. “Ho scritto questo romanzo per dare voce a quei silenzi che tutti portiamo dentro, ai legami irrisolti e sospesi ma che continuano a influenzarci. Mrs Moon esplora tutte quelle emozioni che per una serie di motivi scegliamo di evitare, è un viaggio tra la fragilità e la forza che abbiamo dentro”. Talvolta è stato difficile per Frigerio descrivere i momenti di fragilità di Francesca, perché la costringeva a guardarsi dentro e scoperchiare le proprie debolezze, un processo che l'ha portata a trovare la chiave del racconto.
“Spero che i lettori colgano che ogni relazione è un’opportunità di crescita, che ci sono relazioni che ci cambiano per sempre, anche quando finiscono. Mrs Moon è un invito ad accettarsi, a non cancellare gli errori o dimenticare le cicatrici, ma vedere in esse il percorso che ci ha portati dove siamo. Vorrei che i lettori, chiudendo il libro, si sentissero meno soli nelle loro domande e magari un po’ più forti nel trovare le loro risposte”.
Mrs Moon
Francesca ha quarantacinque anni, è una psicologa e vive con Alberto, con cui è fidanzata dai tempi dell'università. È serena e la sua vita è apparentemente perfetta fino al giorno in cui l’improvvisa morte del marito della sua insegnante di inglese la riporta di colpo a un periodo della sua vita che pensava chiuso per sempre.
Mentre sullo sfondo si consumano i giorni infervorati del febbraio 2024 tra leggerezza e i lustrini di Sanremo, Francesca è costretta a riprendere il filo dell’intricato rapporto che l'ha unita a Mrs Moon.
Un rapporto fatto di non detti, frasi appena accennate o lasciate a metà, in cui è difficile distinguere tra ciò che è reale e ciò che invece è solo desiderato. Un rapporto sospeso che l'ha segnata profondamente, ma che le ha insegnato a guardarsi dentro ed evolvere.
Francesca ci aprirà le pagine del suo cuore come un diario da rispolverare, raccontandoci i sentimenti più reconditi del suo animo. Si esaminerà e si interrogherà fino ad arrivare alla presa di coscienza e all’accettazione di sé.
I.Bi.