Merate, Barbieri: chiudere via Manzoni aiuterà tutti

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Buongiorno Sig. Brambilla,
le scrivo perché dopo aver letto diverse volte le "idee" da lei liberamente espresse sul suo giornale relativamente all'occupazione del suolo pubblico che la mia societa' ha regolarmente richiesto, pagato (dal 1 Gennaio al 31 Dicembre) ed ottenuto il nullaosta, per posizionare dei tavolini vorrei farle qualche domanda.
Lei crede veramente che l'occupazione di 2 (non 3) parcheggi di via Collegio Manzoni che sostiene   io "sottragga" agli altri esercenti (in realtà i parcheggi non sono degli esercenti ma dei cittadini) siano il problema del commercio di Merate lamentato dagli " storici " commercianti? Ritiene che i problemi dei negozi del centro, una volta liberati questi 2 parcheggi cambieranno? E' seriamente convinto che l'apertura al sabato mattino (ovvero dalle 10,00 alle 12,30) di via Manzoni sia la panacea di tutti i mali? (dico dalle 10,00 alle 12,30 considerando che a quell'ora i negozi del centro chiudono) Cosa la infastidisce tanto nel vedere i suoi concittadini seduti sereni e felici all'aperto nei pochi giorni che questo clima permette? Non crede che se la mia società richieda ogni anno lo spazio esterno, che implica un costo ed una gestione più complessa per il servizio, perché è quello che la clientela vuole (i clienti sono normali cittadini !!) e che un commerciante debba cercare di avvicinarsi il più possibile alle volontà dei clienti? Il fatto che quei tavolini si riempiano è la dimostrazione che è una cosa che la "gente " gradisce anche se non siamo a Siena. Ha mai provato a chiedere alla gente che passeggia il sabato mattina alle 10,30 cosa ne pensa della via Collegio Manzoni chiusa al traffico, o le interessa solo quello che dicono gli " storici " commercianti? Così come le chiedo se ha mai chiesto ai cittadini che schivano quotidianamente le auto e i furgoni in Via Collegio Manzoni cosa ne pensano se la stessa venisse chiusa 7 giorni su 7? Ritiene veramente che per far vivere il centro e "rilanciarne " il commercio lo si debba far attraversare, spesso a velocità assurde, da auto e furgoni? In tutto il mondo stanno sempre più prendendo piede e spazio le isole pedonali nelle aree centrali, e non solo a Firenze Venezia o Siena ma anche in città molto ma molto più piccole. Saranno tutti degli idioti? Non pensa che un centro a misura di uomo e non di automobile, magari attrezzato con qualche arredo urbano e qualche pianta e oggetto di iniziative, e perché no anche qualche tavolino dove sedersi a bere un caffè, possa essere più attrattivo di una strada senza marciapiede dove si ha paura a camminare? La ringrazio anticipatamente se avrà tempo e voglia di rispondere.

 
Marco Barbieri MaMa Piadineria


Capisco il suo punto di vista, essendo il titolare della Piadineria, quindi, diciamo non proprio un giudizio imparziale. Che siano due o tre i parcheggi sottratti poco importa, è il principio che conta. Se il diritto vale per uno deve valere per tutti. E in tal caso non ci sarebbe più un solo parcheggio libero.  C’è un parallelismo con lo Street Food, evento di massa che però non giova al lustro di Merate. Il nostro sindaco lo esalta. Diceva Esopo, sono tutti coraggiosi a distanza di sicurezza (e Stefano Ricucci rilanciava meno elegantemente il concetto). Tradotto, i visitatori si godono il bello poi se ne tornano alle loro case tranquille mentre commercianti più o meno storici, residenti e lavoratori del centro stanno in esilio tre giorni e vivono barricati in case, negozi e uffici tra musica a palla e odori di fritto che impregnano abiti e divani. E con la speranza di non aver bisogno di sanitari o vigili del fuoco. Quindi estendiamo sia il ragionamento sia le bancarelle, fin sul cancello del sindaco o della presidente della proloco. Poi, e solo poi, commenteremo. Per concludere sulla chiusura totale di via Manzoni ci piace ricordare un esercente storico, Pino Pesola, ormai in pensione, che è l'emblema dell'operatore di successo, abile e avveduto. Diceva: con le strade chiuse il commercio muore. Direi che gli si può credere. Del resto perché gli iper prima di tutto costruiscono parcheggi enormi? Un Iper che li costruisse a cento metri di distanza avrebbe la metà della clientela. E visto che parla di Siena - un'ottima imitazione la sua - vediamo l'esempio del quadrilatero della moda di Milano. Cito testuale di Guglielmo Milani, presidente dell'associazione che si occupa dello sviluppo del Quadrilatero della Moda: la chiusura al traffico distruggerebbe il patrimonio inestimabile che è stato costruito nell’arco di tanti anni. Saranno mica degli idioti i commercianti di via Montenapoleone, via Manzoni, via Della Spiga e Corso Venezia, immagino.
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