Retesalute/1: sulle linee di indirizzo, all'assemblea la strategia, al CdA la gestione

Un punto di vista differente su ruoli e rapporti fra la gestione delle politiche aziendali di Retesalute e l’azione di amministrazione dell’azienda è emerso fra i comuni di Osnago e Casatenovo e il Consiglio di Amministrazione. L’occasione è stata offerta dalla presentazione delle “linee di mandato al Consiglio di Amministrazione (Cda)” valide fino al fine 2027.
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Tema effettivamente trattato, presentato formalmente. Ma, non presentato pubblicamente nei contenuti all’aula. E non discusso formalmente, in quanto la discussione è stata rimandata dal presidente dell’Assemblea Massimo Panzeri a una futura riunione. Ma, discusso nei modi e nei termini di dialogo fra gli organi aziendali. Stante l’impossibilità di trovare un accordo, non si poteva fare altrimenti.

La redazione delle linee guida, che dovrebbero sancire le direttrici verso le quali l’azienda pubblica dovrebbe tendere in tema di erogazione dei servizi socioassistenziali a favore dei comuni soci, era iniziata nel mese di gennaio. Mese al quale risalirebbe la prima bozza degli accordi intercorsi fra i primi cittadini riuniti nelle conferenze dei sindaci di meratese e casatese. Un documento che, ad oggi, non è approdato a una versione definitiva.
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Fabio Vergani

“Ci sono molti punti di incontro, c’è qualche punto sul quale è necessario tornare a lavorare assieme” ha spiegato Fabio Vergani presidente della conferenza dei sindaci del meratese e primo cittadino di Imbersago. “Torniamoci sopra il prima possibile” ha concluso. Un “prima possibile” che dovrà tenere conto delle elezioni comunali e slitterà fra i mesi di luglio e settembre.

Non solo, il Consiglio di Amministrazione ha avanzato dubbi su quanto fin qui fatto. “L’impostazione generale ci trova in piena condivisione […]” ha spiegato il presidente del CdA Roberto Corbetta. “Alcune linee sembrano tracciare l’aspetto gestionale più che l’aspetto di indirizzo” ha aggiunto, ricordando che all’Assemblea spetta dare delle indicazioni “lasciando al Cda l’individuare le modalità operative per dar corso alle linee di mandato”.
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Roberto Corbetta

Problemi sono emersi anche sull’aspetto temporale. “Sembrano richiedere uno sforzo da parte di Retesalute un po’ non commisurato alla reale capacità d’azione che ha in questo momento Retesalute […]. Azienda che esce da una situazione difficile non ancora completamente superata. Stiamo lavorando, ma dobbiamo fare i conti con la realtà di questo momento” hanno commentato i membri del Cda intervenuti.
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Paolo Brivio

“Esprimere una visione sul futuro dell’azienda spetta alla politica e mi dispiace un po’ che si arrivi a non poter approvare questo documento prima delle elezioni” ha replicato il sindaco di Osnago Paolo Brivio. “L’azienda sta già prendendo decisioni molto importanti e molto impegnative […] sulle quali noi non abbiamo avuto modo di poterci esprimere” ha proseguito il primo cittadino osnaghese auspicando “un maggior confronto futuro con i sindaci”. “È importante che l’azienda lavori e cresca sulla base di una profonda sintonia con la politica” ha concluso Brivio.

Una visione che non è apparsa conciliabile con il successivo intervento del consigliere di amministrazione Sandro Feole. “Dal punto di vista della gestione aziendale c’è una realtà che ha una sua autonomia e un meccanismo di funzionamento che non può essere facilmente deviato ad ogni richiesta […]” ha spiegato il consigliere ricordando la necessità di “delegare” l’azione amministrativa a “un meccanismo aziendalistico che ha delle sue logiche di funzionamento”. Meccanismo che non è possibile “modificare facilmente”.
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Fabio Crippa

A contrapporsi a questa logica, in linea con quanto già espresso da Brivio, è stato Fabio Crippa consigliere comunale di Casatenovo con delega a Retesalute e vicepresidente dell’Assemblea dell’azienda.

“Senza dubbio – ha commentato Crippa - il compito dell’Assemblea è definire gli obbiettivi di carattere generale, mentre il compito del Cda è quello di delineare la strategia attraverso la quale arrivare a questi obbiettivi”. Il vicepresidente ha auspicato che questa sia la modalità di lavoro dopo le elezioni comunali del mese di giugno prossimo.

Proprio a causa della tornata elettorale che vedrà molte amministrazioni dei comuni soci rinnovarsi, è stato deciso di rinviare la nomina dei membri del Comitato di Coordinamento e Controllo aziendale a una futura riunione.
L.A.
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