Robbiate: è morto Vincenzo Spini, 55 anni, operaio del comune e volontario in parrocchia

Vincenzo Spini
Per tutti, a Robbiate, era il "Vincenzo dell'Enel". A soli 55 anni, stroncato da un male che non gli ha lasciato possibilità, si è spento Vincenzo Spini, persona nota e stimata in paese per il suo impegno in parrocchia e a livello municipale, nonchè, appunto per il suo lavoro presso la società di servizi. Nato il 6 gennaio 1956, appartenente alla famiglia degli "Spini di corte Vadelasca", Vincenzo, con i suoi fratelli titolari dell'impresa "Adda Spurghi", ha svolto per lungo tempo il ruolo di manutentore comunale. Animato da passione politica, come ricordato anche dal sindaco Alessandro Salvioni, fino a pochi anni fa, ha sempre partecipato da spettatore ai consigli comunali, seppur non si sia mai candidato in prima persona all'interno di alcuna lista elettorale.
Conosciutissimo in ambito parrocchiale, non era raro vederlo ritirare le sedie al termine della funzione del sabato sera oppure impegnato a friggere patatine e arrostire salamelle durante le feste dell'oratorio o del paese. Una volontà, quella di mettersi a disposizione degli altri, condivisa anche con la moglie Anna Scotti, dipendente della scuola materna Elena, volontaria in parrocchia e membro del direttivo dell'associazione intercomunale "Aiutiamoli a vivere" che ogni anno, tramite un buon gruppo di famiglie aderenti, permette ad alcuni bambini bielorussi di trascorrere una vacanza-risanamento nei nostri comuni. Proprio durante l'ultima esperienza di accoglienza, erano stati i coniugi Spini a mettere a disposizione gratuitamente un appartamento per alloggiare l'insegnate e l'interprete che accompagnano i piccoli nel loro viaggio dalla sfortunata nazione dell'est all'Italia. Insieme alla moglie Anna, Vincenzo lascia anche i loro due figli.
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