Calco: l'Arma incontra i cittadini e parla di "prevenzione"

Non si stanca mai di parlare di truffe e soprattutto di come evitarle, il maresciallo Vincenzo Valenza comandante della Stazione Carabinieri di Brivio resosi disponibile per incontrare la popolazione anziana e fragile di Calco.
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Nel pomeriggio di martedì 16 aprile il militare, accompagnato dal collega Daniele Fantauzzi e insieme all’agente di Polizia Locale Alessandro Mennella ha incontrato un gruppo di cittadini nel bar dell’oratorio di Calco per parlare dei più frequenti raggiri che tutti i giorni vengono messi in atto nella zona e che, nonostante i tanti avvertimenti, spesso vanno a buon fine. 

Dopo i saluti dell’assessore Roberta Brambilla, Valenza ha preso parola ed è andato dritto al punto: “È importante continuare a parlare di prevenzione di truffe e sono contento che i giornali scrivano, perché è solo così che si diffonde la voce e si mettono in guardia più persone possibile”. Il comandante è partito facendo gli esempi purtroppo più recenti avvenuti a Olgiate, ovvero le chiamate che molte persone anziane hanno ricevuto da parte di presunti Carabinieri che, informando di un incidente accaduto a figlio/figlia/nipote, chiedono soldi per “sistemare la faccenda”. “Ricordate che i Carabinieri non chiedono mai soldi, per nessun motivo”. Altre chiamate simili, avvenute proprio negli scorsi giorni a Montevecchia, avevano invece come obiettivo quello di spingere la vittima fuori casa facendole credere di essere stata convocata in caserma. Il tutto per poi entrare nell'abitazione e razziarla. 
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L'agente di Polizia Locale Alessandro Mennella, il Carabiniere
Daniele Fantauzzi e il Maresciallo Vincenzo Valenza

“Qui un tempo si lasciava la porta aperta, ora invece non  bisogna proprio più aprire a nessuno” ha proseguito il comandante, spiegando che chi compie truffe di questo tipo è molto spesso un professionista. Anzi, nel caso delle ultime telefonate fatte tra Olgiate e paesi limitrofi, si è scoperto che dietro c’è una vera e propria organizzazione criminale. “Investigando abbiamo scoperto che le chiamnate provengono da Napoli”. Insomma, un vero e proprio call center delle truffe che, una volta che la vittima ha abboccato, manda un malvivente a casa a riscuotere. 

Attenzione però anche ai falsi addetti del comune, ai falsi tecnici e operatori di acqua e gas. Anche in questo caso non bisogna mai aprire e se proprio si è in dubbio, si può chiamare il numero unico di emergenza 112 per verificare se la persona che ha bussato o citofonato è davvero chi dice di essere. “Non esitate a chiamare anche quando vedere movimenti sospetti fuori dalla vostra abitazione” ha proseguito Valenza, rispondendo a una signora che ha raccontato di essere stata “curata” per giorni da un individuo appostato fuori da casa sua. “I Carabinieri arrivano e possono fare un controllo. Se poi risulta che la persona era lì per altri motivi tanto meglio”. 

Le truffe però non avvengono solo via telefono o quando la vittima è in casa. È importante prestare attenzione anche quando si va a fare la spesa o si è in giro. “Bisogna sempre tenere la borsetta stretta” ha raccomandato, menzionando i furti consumati a Calco ultimamente nei parcheggi dei supermercati. “I malviventi attirano la vostra attenzione in qualche modo, magari lasciando cadere delle monetine a terra. Il tempo che vi girate a guardare, loro vi hanno preso la borsa dal sedile passeggero”. Un’altra raccomandazione in caso di furto di borsa è quella di correre in banca a bloccare le carte di credito ancor prima di andare dai Carabinieri a sporgere denuncia. “Spesso nel portafoglio si tiene vicino alle carte anche un bigliettino con il pin. I ladri lo sanno e appena rubano una borsa corrono fuori provincia a prelevare. È importante andare a bloccare subito le carte”. 
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Il comune di Calco ha organizzato un secondo evento di prevenzione dalle truffe in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. L’appuntamento è per giovedì 18 aprile alle ore 15 presso il Polo Culturale di Arlate. 
E.Ma.
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