Merate: la testimonianza di una mamma sul servizio piedibus

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A seguito della lettera di una lettrice che criticava l'operato di alcuni volontari del piedibus (senza specifica del paese), una mamma fruitrice del servizio ha invece voluto raccontare la sua esperienza assolutamente positiva ma soprattutto utile e di sostegno alle famiglie. Ecco il testo di Cristina Buza.
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“Mi rivolgo a coloro che credono nel valore del piedibus e nell'importanza dei volontari che lo rendono possibile. Voglio dire la mia sulla lettera della signora Maura dove si dipingeva un quadro negativo parlando di persone distratte, poco attente ai bambini, superficiali.

Come mamma e membro attivo della comunità, desidero ringraziare di cuore i nostri volontari del Piedibus di Merate linea Montello, attivo dal 2010. Loro sono il vero cuore pulsante di questa iniziativa, uomini e donne che dedicano il loro tempo e le loro energie per assicurare che i nostri bambini raggiungano la scuola in modo sicuro e divertente.

Indossando i loro gilet colorati e sorridendo con un'accoglienza genuina, questi eroi silenziosi guidano i gruppi di bambini lungo i percorsi designati, impartendo lezioni di sicurezza stradale e diffondendo gioia lungo il cammino. La loro presenza è un faro di positività nella nostra comunità.

Ciò che rende veramente straordinari questi volontari è il loro impegno e la loro passione. Sia che piova o splenda il sole, essi sono lì, pronti ad accompagnare i piccoli pedoni con una gentilezza e una dedizione che raramente si vedono altrove. Non importa se c'è un solo bambino o un intero gruppo, la loro presenza è costante e affidabile.
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Quando leggo lettere che si permettono di mettere in discussione il valore di questi volontari, mi sento profondamente indignata. Essi meritano il nostro rispetto e la nostra gratitudine per tutto ciò che fanno per la nostra comunità.

Dobbiamo difendere il Piedibus e i suoi volontari da ogni critica ingiusta. Essi sono un esempio vivente di come piccole azioni possano fare una grande differenza nella vita dei nostri bambini e nella nostra comunità nel suo complesso.

Quindi, giù le mani dal Piedibus!”.
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