Brivio: festa privata di compleanno e i regali per l’Alveare. Il sindaco invita alla solidarietà

A meno di un mese dalla missiva indirizzata ai suoi concittadini per invitarli a “indossare l’abito della festa” in occasione delle celebrazione per la Vergine Addolorata, il primo cittadino Ugo Panzeri è tornato a scrivere ai briviesi. L’occasione per il nuovo testo, che verrà recapitato a giorni alle famiglie, è stata fornita dal venticinquesimo compleanno della cooperativa sociale L’Alveare definito del sindaco una “ricorrenza che non può lasciare indifferenti”.

Un'immagine recente di alcuni ragazzi e i loro accompagnatori in gita a Roma

Lo scritto di Panzeri, metaforico ma anche molto concreto, non è l’unica iniziativa organizzata in questi giorni in paese per tributare omaggio all’attività del sodalizio con sede sul Lungadda. Sabato sera, infatti, all’interno delle sale panoramiche di entrambe le torri del castello di Brivio si è tenuta una festa privata, organizzata da una donna del paese in occasione del proprio compleanno. Il party ha assunto così la connotazione di un evento di raccolta fondi in favore dell’Alveare: per volontà della festeggiata stessa, infatti, agli ospiti non sono stati richiesti regali ma offerte da destinare a uno dei progetti portati avanti dalla cooperativa il cui valore e il cui radicamento nella comunità di Brivio è quindi ben testimoniato anche da questi piccoli quanto fondamentali gesti.
Cari Concittadini,
è usuale, in una comunità vivace come quella di Brivio, incontrare ogni anno un anniversario che riguarda una delle molteplici organizzazioni della società civile che danno vita e lustro al nostro Comune.
Mi  permetto di scrivervi, perché la ricorrenza di quest’anno non ci può lasciare indifferenti, anzi è, e deve essere, un punto d’orgoglio per tutti noi.
Ricorrono infatti  i 25 anni di costituzione della cooperativa sociale  “L’Alveare”,  struttura nella quale si  dimostra come attraverso il lavoro di tante persone, con la loro diversa abilità,  sia stato possibile creare un  processo costruttivo in cui emerge, prima di tutto, la dignità individuale.
Noi dobbiamo ringraziare tutti coloro che, agli albori degli anni ottanta, nonostante le differenze di idee, di visioni  della vita, si sono messi in gioco  e, davanti alla situazione di giovani ragazze e ragazzi  che uscivano da un percorso formativo senza nessuna possibilità di un inserimento lavorativo,  hanno dato vita a ciò che oggi festeggiamo.
L’idea iniziale è cresciuta, è diventata patrimonio comune, è diventata “vetrina” di Brivio;  la sede sul Lungadda,  luogo simbolo della nostra cultura, è  segno di una centralità  che dobbiamo continuare a coltivare.
Oggi questo anniversario, oltre a renderci orgogliosi, ci interroga, ci chiede di proseguire sulla via tracciata, dando fiducia a chi,  subentrando negli anni,  ha raccolto il testimone e  lo sta portando avanti con determinazione,  continuando  il percorso intrapreso con  occhi aperti alle nuove esigenze e con lo spirito unitario di venticinque anni fa .
Oggi nuove domande, nuovi bisogni emergono dai protagonisti di questa storia;  a noi tutti è chiesto di leggere questi bisogni  e di trovare sia le risorse umane e materiali, sia gli spazi per proseguire ciò che è già tracciato.
Venticinque anni fa, dopo ponderate riflessioni si è avuto il coraggio di rischiare, ognuno ha dato tutto quello che poteva, oggi, anche se sottaciuta sappiamo quale sfida ci attende.
Questa festa, questo anniversario, siano il momento, l’occasione per raccogliere la sfida,  per rilanciare la storia,  per continuare a credere che   diversamente abili lo siamo tutti  e che in questa diversità c’è  un’opportunità in più e non un limite, una non possibilità.
Accettiamo la sfida e continuiamo ad essere una semplice ape di questo immenso Alveare.
                                                                                                       Il sindaco
Ugo Panzeri

 

A. M.

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