Cernusco: Iolanda Gramegna e le sue poesie "In bilico" al Binario Vivo

"La vita è fatta di pezzi non armonici tra loro che richiedono di essere messi in equilibrio. La stabilità è certamente positiva nelle nostre vite, ma spesso può portare all'immobilità. Il bilico, invece, ci costringe a trovare nuove soluzioni, cambiare idee, adattarci e rompere gli schemi per andare oltre e scoprire nuovi orizzonti".
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Iolanda Gramegna ha così motivato la decisione di intitolare la sua terza raccolta di poesie "In bilico", che nella serata di venerdì 8 marzo ha presentato al primo appuntamento di aperitivo letterario organizzato dal Binario Vivo di Cernusco Lombardone.
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Dopo "Emozioni" e "Specchi dell'anima", insegnante di discipline umanistiche e promotrice di laboratori teatrali milanese, ha dunque pubblicato la sua terza antologia poetica in cui ha voluto inserire due temi a lei assai importanti: il tempo e le relazioni. Il tempo, ha spiegato l'autrice, è il nostro bene più limitato e irrecuperabile, poiché ogni istante che passa è irrimediabilmente perduto. Il modo in cui scegliamo di impiegare il nostro tempo rivela le nostre priorità, i nostri valori e ciò che consideriamo significativo. Il tempo ci offre l'opportunità di crescere, imparare, amare e creare connessioni significative con gli altri. È la moneta con cui paghiamo per le esperienze, e quindi è cruciale investirlo saggiamente.
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Iolanda Gramegna e Elisa Muratore

Le relazioni, d'altra parte, sono il collante emotivo che dà significato alla nostra esistenza. Sono il tessuto connettivo delle nostre vite, attraverso il quale condividiamo gioie, dolori, speranze e paure con gli altri. Le relazioni ci sostengono durante i momenti difficili e ci arricchiscono nei momenti di gioia. Sono specchi attraverso i quali possiamo vedere noi stessi più chiaramente, e ponti che ci collegano agli altri. Senza relazioni significative, la vita rischia di diventare un'esperienza solitaria e vuota. Scegliere di dedicare tempo e attenzione alle relazioni che ci nutrono e ci sostengono è un investimento prezioso che porta gioia, soddisfazione e un senso di appartenenza più profondo alla nostra vita.
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Ed è proprio questo che Iolanda vuole trasmettere con le sue poesie, ovvero quanto fondamentale sia rimanere in bilico nella vita, spinti dalla necessità di trasformare ogni attimo della propria vita in tempo ben speso e ben vissuto, soprattutto circondandosi di persone a cui voler bene e con cui rivivere memorie.
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Per questo stesso motivo alla serata presso Binario Vivo era presente anche un'amica storica di Iolanda, Elisa Muratore, la quale ha avuto il piacere di leggere con commozione le parole scritte dell'amica, perchè i sentimenti son sempre più belli se condivisi.
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Poesia "Un viaggio senza tempo" raccolta nell'opera "In bilico" di Iolanda Gramegna

Suoni soavi nell'aria
noi lungo un viale alberato
mentre la luna
illumina i nostri passi

Andiamo verso una meta
senza confini

Ogni attimo è per sempre
lungo il cammino
del nostro viaggio senza tempo


Al termine della serata, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, Iolanda ha condiviso con i presenti una rivisitazione di "I have a dream" di Martin Luther King in chiave femminista. 


"IO HO UN SOGNO"

Io ho un sogno che, un giorno non lontano, le donne e gli uomini lotteranno, marceranno e faranno sentire all’unisono la loro voce contro l’Orrore dei femminicidi.

Io ho un sogno che le donne non debbano più cercare la via di fuga dal proprio uomo e che lui non le si avvicini a lei a pugni stretti, ma che abbia tra le sue braccia solo un mazzo di fiori da regalarle.

Io ho un sogno che per strada non ci sia più mercimonio di corpi di donne e che l’uomo non cerchi di soddisfare i suoi bisogni pagando l’amore.

Io ho un sogno che le donne non debbano tacere e nascondere la violenza del proprio uomo, sia esso padre, compagno, marito o figlio, e che non si illudano delle loro false promesse.

Io sogno un mondo diverso dove le donne non devono cercare la condiscendenza di uomini che parlano solo per denigrarle e annullarle e non hanno il tempo di una carezza, di un sorriso, di un abbraccio.

Io sogno che le donne siano libere di lavorare anche quando hanno il desiderio di essere madre e che il loro valore sia riconosciuto non per

quello che danno all’azienda.

Io ho un sogno che le donne belle non vengano fagocitate dal desiderio degli uomini che si arrogano il diritto di apostrofarle con fischi e complimenti non richiesti; e che, quelle classificate brutte da un senso comune maschile, possano camminare a testa alta senza sentire, in sottofondo, sia sul posto di lavoro che in strada, insulti e appellativi come cesso o cozza.

Il mio sogno è che, anche le donne, con la quinta di seno, non sentano il peso delle proprie tette come un ingombro o uno strumento di tentazione; e che le donne debbano coprirsi per non mostrare la bellezza del loro corpo.

Io ho un sogno che le donne che si dimostrano all’altezza di meriti sul posto di lavoro, siano considerate con rispetto, vengano riconosciute di pari diritto, come gli uomini, senza correre due volte in più.

Io ho un sogno che d’ora in poi le donne e gli uomini siano uniti e non stiano in silenzio davanti all’Orrore, perché sono tanti i corpi e le menti di donne che subiscono violenze: fisiche, psicologiche e di genere.
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M.Pen.
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