Paderno: Nobile e Ciriminna presentano le loro opere

Nella serata di venerdì 1° marzo, presso la biblioteca comunale, due giovani autori, Federica Nobile e Federico Ciriminna hanno presentato i loro romanzi.
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“Evocazione” è la prima opera scritta da Federica Nobile, un urban fantasy che attinge dalla cronaca reale per dar vita ad un alternativo 1978 dominato da Mágoi, membri magici di una società segreta che si mettono sulle tracce di Kilian, un artista dotato di poteri straordinari che i Mágoi vogliono fermare. Il giovane, nel suo viaggio per evitare la catastrofe che lui inavvertitamente potrebbe provocare, incontra Ottavia, una ragazza dall’animo inquieto, impiegata con il suo gruppo in missioni pericolose e sfide esistenziali. Una narrazione nata come scenografia per un film non ancora prodotto, che in un universo fantastico vuole riflettere la sensazione di soffocamento ai tempi della pandemia e lockdown, denunciare guerre e discriminazioni, sottolineare la condizione della donna e promuovere la parità di genere. L’autrice non solo si è fatta ispirare da temi e avvenimenti attuali per dar vita all’ambientazione della storia, ma ha trasposto persone a lei care in personaggi inventati: alchimisti, evocatori, erbari, bestiari, toponauti ed animatori sono solo alcune delle tante figure da scoprire tra le pagine del libro. Un racconto ampiamente ricercato dalla scrittrice e antropologa, che ha incorporato i suoi studi nella vicenda per renderla ancora più interessante. Un esempio è dato dall’accademia frequentata da Ottavia e retta da tre uomini saggi: un seguace del Credo Magico, un rappresentante ebreo e un frate cristiano, che riflettono il pensiero di James Frazer, secondo il quale magia, religione e scienza sono le tappe del progressivo sviluppo della razionalità umana. 
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Quasi opposti i testi stesi da Federico Ciriminna. Due romanzi di formazione “Vicina” e “La ragazza del sogno” per i quali lo scrittore ha scelto titoli al femminile pur avendo come protagonisti due figure maschili. Il primo si concentra su un diciassettenne introverso la cui vita viene sconvolta dal trasloco di Mikela nella casa di fronte alla sua. Tra i due nasce un’amicizia che per il ragazzo si trasforma in un’ossessione che lo porta a spiarla dalla finestra della sua camera. Una ricerca dell’altro che porta ad una delusione e trauma dal momento in cui Mikela si rivela essere completamente diversa da come il giovane se l’era immaginata. Una scoperta dell’età adulta e della sessualità attraverso una narrazione introspettiva in prima persona che viene impiegata anche in “La ragazza del sogno”, ultima produzione di Ciriminna. Una storia che si ispira ad un’esperienza dell’autore in Corea del sud, un viaggio intrapreso per seguire la sua passione cinematografica e che invece l’ha portato a scrivere le avventure di un fotografo, che approdato in questo nuovo paese con tradizioni e abitudini completamente diverse dall’Italia, si ritrova a rivalutare la propria esistenza ed esplorare la sua anima con l’aiuto di una ragazza, che altro non è, che la proiezione del suo inconscio in una realtà perfetta.
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Ciò che accomuna queste tre opere è l’esplorazione di sentimenti e sensazioni, la trasmissione di emozioni universalmente condivisibili, la presenza di una magia, non per forza intesa come dominio delle forze della natura e la mancanza del bene e del male, per mostrare tutte le sfumature di grigi che esistono tra i due estremi. Entrambi i giovani hanno iniziato a stendere racconti sin dalla tenera età, affidando parti di se stessi ai propri personaggi e presto pubblicheranno nuove opere, che per Federica Nobile si avvicinerà allo stile introspettivo del collega, mentre per Federico Ciriminna virerà sul tema della sacralità.
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I.Bi.
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