Ist.Viganò, Rocca: “Noi tanto lavoro con pochi soldi, ora che le risorse ci sono Mastroberardino si intesta meriti non suoi

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Gentile Direttore,
sto seguendo con molto interesse la discussione che si è aperta su questa testata dopo lo sciopero del 1° marzo degli studenti del Viganò, che lamentano una serie di disservizi che, in parte, hanno anche documentato. La memoria è tornata allo sciopero del novembre 2021, sempre degli stessi studenti, per problemi all'impianto di riscaldamento.

Allora, il consigliere delegato all'istruzione della Provincia di Lecco ero io, in una coalizione eterogenea che vedeva in minoranza solo il collega Lanfranchi. Eravamo tutti consapevoli (Presidente e consiglieri) di stare vivendo gli anni più duri del bilancio provinciale, post-riforma Del Rio, e che la nostra capacità di spesa corrente non ci consentiva più di intervenire degnamente sui nostri istituti scolastici se non sulle emergenze, avendo perso qualsiasi capacità di programmazione e manutenzione preventiva.
Quel giorno ho incontrato gli studenti in piazza, li ho ascoltati e compresi perché avevano solo ragioni e diritti (pur ricordando che avevano anche dei doveri di fronte ad alcuni danneggiamenti, da parte di una sparuta minoranza, di cui erano consapevoli) e a loro, alle loro famiglie, al corpo scolastico tutto, che ancora oggi valorizzano, credono, investono nel nostro sistema scolastico provinciale, andavano, e vanno, le nostre scuse perché il patrimonio edilizio scolastico che si mette a disposizione è obsoleto, vecchio o invecchiato male.

Avendo scarsi fondi correnti a disposizione, ma con molti fondi per investimenti in arrivo (era in fase di lancio il PNRR), con il collega Passoni, allora delegato all'edilizia scolastica, e la disponibilità di tutti i colleghi dell'allora maggioranza, allora si decisero e finanziarono con fondi ministeriali e propri alcuni interventi che avrebbero dovuto porre le basi per un rilancio del plesso (Agnesi-Viganò) di Merate, l'intervento sulla copertura del Viganò, la riqualificazione degli spazi esterni destinati all'atletica, la progettazione preliminare della nuova palestra (una felice intuizione anche della dott. Scola e l'allora dirigente dott. Campeggi) e la sua contestuale candidatura al bando PNRR da cui poi venne finanziata.

Si finanziarono inoltre, dopo anni di mancata programmazione al riguardo, la progettazione preliminare del nuovo Agrario di Colico e del nuovo Villa Greppi di Monticello, consci che, nella maggior parte dei nostri plessi, ormai solo il nuovo è l'unica strada percorribile. La consegna finale dei progetti è in forte ritardo (ma finalmente in arrivo) ed ha impedito di fatto, almeno per ora, qualsiasi ragionamento con gli enti superiori per un loro possibile contributo.

Tutti gli investimenti, nessuno escluso dal Fumagalli di Casatenovo agli istituti della città di Lecco, di cui il consigliere Mastroberardino sembra volersi prendere il merito con il suo intervento dei giorni scorsi (lo ha fatto anche giovedì scorso all’incontro organizzato dall’Amministrazione Provinciale, nella sala consiliare di Merate, con gli amministratori comunali del Casatese e Meratese), risalgono pertanto alla scorsa consiliatura, mentre l'attuale, che gode sicuramente, e finalmente, di maggiori trasferimenti statali (non sono ancora abbastanza per tornare alla situazione pre Del Rio), a cui va dato merito di aver liberato risorse ferme nelle pieghe di bilancio (un grazie al consigliere delegato Ielardi), di averci ascoltato nella richiesta di incrementare i capitoli della spesa corrente per le manutenzioni scolastiche, ha “solo” l'onore di metterli in campo, pertanto la "consueta modestia ed inutile furbizia" del consigliere delegato, che si dimentica completamente del lavoro dei colleghi di minoranza, è assolutamente stucchevole.

Nulla è stato fatto invece per iniziare a pensare alla "sostituzione" dei plessi scolastici obsoleti nella città di Lecco, con una Cittadella degli Studi Superiori, moderna, funzionale, sostenibile. 

Se non siamo alla mera propaganda, poco ci manca, e fin quando continueremo a pensare più ai comunicati stampa che al lavoro da fare, non saremo in grado di dare delle concrete risposte agli studenti che meritano ben altra attenzione da parte nostra.

Tanto si doveva per amore di verità.
Felice Rocca ex delegato provinciale all’istruzione ed attuale consigliere di minoranza
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