Ist. Viganò, un lettore: il degrado è evidente non eventuale e lo è da anni. La Hofmann avrebbe dovuto muoversi con celerità

Oggetto: Istituto Viganò: manutenzioni e investimenti

Ho visto con interesse il video su MOL nel quale vengono evidenziate le problematiche all'interno dell'Istituto Viganò, in quale ambiente sono accolti gli studenti ed ho letto con attenzione quanto specificato dal Dr. Mastroberardino che ringrazio per avere spiegato agli studenti nell’intervento il suo punto di vista, le attività realizzate e quelle da realizzare. 

A tale proposito però, ritengo che la premessa con cui esordisce nel suo contributo, "questa vostra attività meritoria comporta la necessità di documentarsi al meglio sulla reale condizione degli istituti, e al contempo richiede l’utilizzo di una terminologia appropriata a fronte degli eventuali disagi che riscontrate", mi è sembrata ingenerosa nei confronti degli studenti. 
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I disagi non sono “eventuali”, sono chiari e ben visibili. La situazione dell'Istituto è purtroppo così da alcuni anni; in occasione di un'assemblea avevo chiesto informazioni a riguardo dopo che i miei figli mi avevano segnalato tale degrado. La risposta ricevuta è stata che le difficoltà burocratiche nell'interfacciarsi con la nostra Provincia rendevano complicati i processi per attuare le necessarie manutenzioni. Ciò è comprovato dalla attuale situazione, certificata dalle immagini, che si presenta veramente indecorosa. Gridano vendetta quel sollevamento del pavimento al primo piano, lasciato così da diversi mesi, come la presenza delle stufette elettriche presenti in alcune aule a causa del funzionamento ondivago dell'impianto di riscaldamento nonché la mancanza di acqua in alcune zone dell'istituto, come riferito dal 22/02/2024. Tutto questo in una situazione precaria con un numero di bagni disponibili limitati, diversi chiusi perché non utilizzabili. Concordo con l'intervento di un lettore in merito all'utilizzo delle entrate fiscali per finanziare i servizi della collettività. 

Le scuole private si presentano molto bene dal punto di vista strutturale e con arredi adeguati e finanziarle con le tasse di tutti i cittadini non è corretto considerando la situazione delle scuole pubbliche. Questa stortura, non è più accettabile. Ritengo che non ci sia nessuna giustificazione nell'offrire alla scuola pubblica una edilizia scolastica così povera e desolante. 

Sono altresì deluso che un amministratore pubblico, in questo caso la nostra Presidente Hofmann, non si sia mossa e non si muova con la dovuta celerità per risolvere queste problematiche ordinarie che, francamente, non dovrebbero proprio esistere. 
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Educare alla precarietà, questo mi sembra vada affermandosi, nella scuola come anche in altri ambiti: nella mobilità con soppressione e ritardi cronici dei treni (grazie Trenord) e nella sanità privata che avanza indisturbata a discapito dei nostri ospedali (grazie Regione Lombardia per lo svuotamento del Mandic). 

Chi ha avuto la fortuna di studiare anche temporaneamente in altri Paesi europei, simili al nostro ed indipendentemente dalla formazione politica al governo, percepisce immediatamente che la scuola è una priorità con strutture scolastiche con ambienti più che adeguati. Scuole nuove o ben ristrutturate, spazi comuni arredati come salotti, con divanetti e poltroncine, palestre e piscine e servizi collegati come mense di istituto, laboratori, etc. Politiche di edilizia scolastica che investono nel futuro e nelle giovani generazioni. 

Nel nostro territorio che ricordo, in termini di prodotto interno, è tra i più ricchi in Europa, le scuole non solo non rappresentano più una priorità ma sono state lasciate allo sbando, investimenti quasi nulli e senza programmi di manutenzione adeguati. Siamo fermi da oltre trent'anni. 

Purtroppo, Dr. Mastroberardino, l'impegno è fondamentale ma a volte non basta; è necessario programmare gli investimenti, reperire i finanziamenti senza dimenticarsi di effettuare le manutenzioni di base. Costi di manutenzione varie pari a 105.000 mila euro in due anni (52.500 euro su base annua) mi sembrano veramente esigui considerata la situazione in cui si ritrova ora l'istituto frequentato da circa 1200 studenti. Il costo di 30.000 euro per un impianto di riscaldamento che si ammortizza in diversi anni è veramente marginale. Più di sostanza i 3,5 mln di euro per la costruzione della palestra in comune con l'Agnesi ed i lavori finanziati nell'ambito del PNRR (un'occasione unica) di 968.000 euro per gli interventi, già realizzati, di manutenzione straordinaria per eliminare infiltrazioni, coibentazione e messa in sicurezza della copertura. 
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La presidente Alessandra Hofmann

Leggo sul sito della Provincia di Lecco che sono stati altresì richiesti ulteriori finanziamenti PNRR che prevedono interventi per la messa in sicurezza, qualificazione ed adeguamento sismico dell'Istituto per complessivi 9,2 mln di euro; a tale riguardo, non sono indicate informazioni in merito alla possibile finalizzazione del finanziamento ed eventuali tempistiche di realizzazione. 

Sarebbe quindi utile che la Presidente Hofmann o il Dr. Mastroberardino ci informassero sullo stato dell'arte e quindi sulle possibilità di ottenere dette disponibilità che potrebbero permetterci di sanare una situazione intollerabile per il Viganò e per le altre scuole del territorio che hanno richiesto anch'esse finanziamenti specifici attraverso la Provincia. 

Bisogna peraltro tenere conto che ogni famiglia versa 130 euro a figlio quale contributo volontario per la realizzazione delle attività previste dal PTOF ed avere personal computer nuovissimi in un contesto così scadente stona non poco ed anche chi gestisce la scuola dovrebbe farsi qualche domanda su cosa non ha funzionato e lavorare in concerto con la Provincia per porre rimedio. 

Un grandissimo plauso alle ragazze ed ai ragazzi del Viganò che ieri hanno manifestato (anche se ai miei tempi non avremmo atteso così a lungo) per un diritto veramente basilare. 

Termino con un invito forte alla politica ed in particolare alla nostra Presidente Hofmann affinché provveda, immediatamente e senza indugio alcuno, ad incaricare chi di competenza per svolgere la manutenzione necessaria in modo da rendere gli spazi scolastici confacenti: sistemazione dei bagni e relative porte, riparazione impianti elettrici, idrici e riscaldamento, manutenzione delle finestre e finalmente la sostituzione delle tapparelle che sono inguardabili anche dall'esterno. 
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Realizzi prontamente un piano di manutenzioni provinciale che provveda a rendere le scuole del territorio "dignitose" per i nostri ragazzi e chieda i necessari finanziamenti per potere adempiere alla sistemazione delle stesse. Sarebbe un peccato che, con un’occasione così importante come quella che le si è presentata nella sua carriera politica, non si spenda per una causa così importante che interessa migliaia di famiglie e corra il rischio di essere considerata immobile dinanzi alle problematiche del territorio. 

Grazie per l'attenzione.
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Francesco
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