Merate: si opta per i lavori di dragaggio a san Rocco

Tra le due ipotesi di intervento proposte per il laghetto di san Rocco, rimozione del sedime con pompaggio della medesima acqua e svuotamento tramite dragaggio, si è optato per questa seconda modalità di lavoro.

Ad illustrare i dettagli è stato il dottor Davide Beccarelli nel corso della commissione ambiente e territorio che si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 7 febbraio.
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Il dottor Davide Beccarelli 

Come già noto il bacino presenta una profondità di 2,75 metri di cui 2,50 di sedimento, con una rimanenza di acqua di una cinquantina di centimetri.
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L'assessore Fabio Tamandi

L'intenzione è quella di entrare nel lago da nord creando un sentiero con materiale di riporto che consenta ai mezzi al lavoro di transitare senza devastare il prato. E' stata individuata un'area deputata a “deposito” del sedime prelevato dal bacino. Terminata la fase di asciugatura di questo materiale, lo si trasporterà al di là della via san Rocco, all'imbocco del camminamento che conduce alla valletta di Novate, dove c'è la conca (un tempo letto della roggia Annoni) che ora è infestata da piante, rifiuti, scarti. Qui è prevista una riqualificazione forestale.
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Sono previste attività di monitoraggio prima, durante e dopo l'intervento della fauna e della flora presenti, così da minimizzare l'impatto dei lavori e far sì che l'ecosistema si ripristini quanto prima. La fauna ittica, in particolare, sarà prelevata e tutelata. Nella fase di scavo si cercheranno di estirpare le specie di piante non autoctone.

Lo stramazzo, più noto come tombotto, si presenta danneggiato e senza protezioni, con il rischio di caduta da un'altezza di 1,70 metri. Nel progetto sono previsti la realizzazione di un parapetto in ferro, opere in calcestruzzo e il posizionamento di una griglia e di una sorta di saracinesca per garantire solo il deflusso delle acque.
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Su una sponda sarà creato un punto di osservazione con un ballatoio ricadente sulla riva mentre sul lato opposto si interverrà con una conservazione delle sponde che attualmente sono ripide e pericolose, facendole diventare invece calpestabili e sicure.
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Oltre ai parapetti in legno si aggiungeranno due aree sosta nel pratone con quattro panchine e cinque posti auto all'ingresso di via Gattafame.

Per quanto riguarda le aree, sono in programma acquisizioni o attivazioni di servitù.
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Poiché tutto il progetto costituisce una variante al piano regolatore, sarà portato in consiglio comunale.

Terminata l'esposizione è stata aperta la discussione. È intervenuta la consigliera di minoranza Patrizia Riva che, pur apprezzando il progetto, ha manifestato la preoccupazione che con un'area pic-nic e l'implementazione di parcheggi a ridosso di un sito con un ecosistema delicato se ne vada a danneggiare la conservazione.

I tempi di realizzazione saranno strettamente connessi al meteo che influenzerà in maniera importante il decorso dei lavori.
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S.V.
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