Lo Stato protegga le proprie figlie

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25 novembre 2023, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Il femminicidio è un fenomeno che fonda le proprie radici nella cultura patriarcale, che pone la donna, per la sua differenza biologica, in una posizione di disparità rispetto all’uomo, di subordinazione ad esso, in uno stereotipo sociale che vede la su esistenza in funzione di quella dell’uomo.

La cultura patriarcale si manifesta tutti I giorni attraverso I nostri comportamenti che possono sembrare anche non importante ma che sono significativi e predittivi di situazioni estreme quali il controllo, la possessività, il catcalling, un linguaggio irrispettoso, affini alla cultura dello stupro.

Si manifesta attraverso la vittimizzazione secondaria, cioè il cercare le colpe nelle vittime di violenza: “come eri vestita, avevi bevuto, l’hai fatto arrabbiare?” ne sono classici esempi.

Si manifesta attraverso le difficoltà che le donne hanno nel trovare lavoro e nella carriera, nell’accedere a posizioni di rilievo in tutti gli ambiti sociali e lavorativi.

Si manifesta attraverso la mancanza di servizi sociali che consentano alle donne di sgravarsi del peso della cura della famiglia.

Il femminicidio è una delle piaghe di questa società ed interroga ciascuno in ordine alla sua eliminazione. Pone l’interrogativo di come si possano educare i nostri figli al rispetto delle donne e le nostre figlie a reclamare il valore che hanno, senza arrendersi mai.

È dovere dello Stato proteggere le proprie figlie; deve essere impegno del Governo e delle istituzioni tutte attuare le politiche che imprimano un cambio culturale e sociale questa tragedia finisca quanto prima, perché nessuno può chiamarsi fuori.

Cambia Merate - Aldo Castelli, Patrizia Riva, Roberto Perego, Marco Giumelli, Michele Marucco
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