Merate: i numeri dell'altra metà del cielo. Sono in aumento i casi di 'giovanissime

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Il loro telefono non conosce orari né festività, riposi o turnazioni.

All'altro capo del filo (si direbbe se ci fossero ancora le cornette per i ricevitori, ndr) c'è sempre qualcuno disposto ad ascoltare e intervenire e mettere fine a un inferno.

Negli anni il lavoro dell'associazione “L'altra metà del cielo - Telefono donna” si è qualificato diventando un vero e proprio punto di riferimento non solo per la singola cittadina che vi approda in autonomia ma anche per amministrazioni e forze dell'ordine che sanno di trovare nel sodalizio meratese, che opera su tutto il territorio provinciale, un aiuto valido, immediato, efficace.
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I numeri, purtroppo, danno ragione e confermano ogni anno la necessità di continuare con le attività del gruppo, la formazione di nuovi volontari e gli incontri di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole.

Da gennaio al 1° novembre le donne che si sono rivolte allo sportello Antiviolenza sono state 149. Il 62% è di nazionalità italiana, la restante straniera con le percentuali maggiori dall'Europa e dall'Africa anche se si nota un aumento delle richieste di aiuto dall'America latina.

Le provenienze delle richiedenti sono principalmente dal distretto di Merate, seguito da quello di Lecco e Bellano con qualche caso anche oltre provincia.

Il 30% delle persone ha tra i 18 e i 39 anni e il 27% tra i 40 e i 49. Preoccupa la crescita delle richieste delle giovanissime, tra i 18 e i 29 anni, che nel 2023 hanno raggiunto il 18%.

Anche il grado di istruzione delle vittime conferma che la violenza non conosce ceto sociale. Il 38% ha dichiarato di essere in possesso di un diploma di scuola superiore, il 26% di scuola media eil 18% ha un titolo di laurea.

Il 64% ha un lavoro, il resto è alla ricerca oppure è una casalinga. Il 23% ha un reddito molto basso sotto i 5mila euro.
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La presidente Amalia Bonfanti con Arianna, una volontaria

L'associazione, presieduta da Amalia Bonfanti, conta una ventina di volontari, ha due sedi (una in via sant0Ambrgio e una in vicolo Carbonini) e poi ha due case di accoglienza in pronto intervento e 4 in un appoggio di secondo livello.

14 le donne che sono state strappate alle angherie in cui vivevano (16 nel 2022) con 15 minori al seguito. 8 invece quelle che hanno avuto bisogno di un intervento più lieve, con un percorso mirato e non fatto in emergenza.


Per cambiare mentalità, le volontarie lavorano molto nelle scuole, sia superiori che medie, dando testimonianza, fornendo numeri e raccontando storie che possano toccare il cuori e la sensibilità di tutti e possano far comprendere che tante situazioni non sono giuste e nemmeno lecite.

Un fattore importante e destabilizzante nell'escalation di violenza all'interno della coppia sono certamente le festività (Natale, Capodanno).

Per la prima volta ci sono stati 3-4 episodi di atti persecutori messi in atto da vicini di casa e che hanno richiesto l''intervento dell'associazione.

E' partito da poco il corso per formare nuove volontarie: una trentina gli iscritti, venti coloro che hanno partecipato anche al secondo incontro.

L'altra metà del cielo e Telefono donna si sostengono tramite fondi statali, regionali e comunali, iniziative proprie, donazioni di privati.


https://www.altrametadelcielo.org/

S.V.

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