Merate: prime manovre in vista delle elezioni del 2024

Una cosa è certa, almeno a parere di chi scrive queste note: il centrosinistra meratese, con un proprio candidato, mai riuscirà a vincere le elezioni comunali.
 
L’ultimo che ce l’ha fatta a diventare sindaco è stato Giovanni Battista Albani, ma allora era uno scontro tutto interno all’ex Democrazia Cristiana: da una parte Albani leader della Dc che per dirla con Andreotti è il partito di centro che guarda a sinistra; dall’altra Andrea Colombo con Andrea Massironi, altri pesi massimi dello scudocrociato degli anni ottanta e novanta più spostati verso il centrodestra.
 
Ma dal 2009, con la vittoria di Andrea Robbiani, il centrosinistra ha inanellato solo sconfitte: prima con lo stesso Albani, poi con Silvia Villa, quindi con Aldo Castelli.
 
E se nel 2024 metterà in campo un proprio candidato la sconfitta è pressoché certificata. Vale naturalmente l’assunto che in politica mai dire mai. Però l’aria è questa.
 
Quindi? Le variabili sono diverse. La locale sezione del PD potrebbe “imporre” un nome, si dice il dottor Tortorella, ma sono voci incontrollate. Oppure prendere atto che da soli si perde e ingaggiare un personaggio con miti simpatie, facilmente spendibile come candidato di centro.
 
Dalle prime indiscrezioni pare che sia questa la strada che intende percorrere il centrosinistra cittadino.
 
Sull’altro versante dicono che il sindaco uscente Massimo Augusto Panzeri abbia di fatto già blindato la propria squadra. Tra uscite e entrate restano pendenti due questioni e, sullo sfondo un convincimento diffuso, paradossalmente proprio dalle parti del centrodestra. Le due questioni riguardano il vice sindaco Giuseppe Procopio i cui rapporti con Panzeri si sono deteriorati. Nulla di irrimediabile, intendiamoci. In politica come in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Però è oggettivamente difficile che in caso di vittoria Panzeri conceda un assessorato a Procopio. Su questo punto il veterano di Noi Moderati, però, non transige: nell’ambito di una alleanza un posto in Giunta per la quarta gamba ci deve essere. Peraltro non è solo il Vice Sindaco ad aver qualche problema relazionale con Panzeri. Anche dalle parti di Forza Italia c’è malumore diffuso. E poi, la seconda questione, è legata al ruolo di Alfredo Casaletto che, come Procopio, festeggia i 15 anni di Amministrazione comunale. E’ entrato in Fratelli d’Italia e, dando tempo alle procedure, ne diventerà probabilmente il segretario locale. FdI ha ottenuto il 23.7% alle politiche 2022 e il 17.8% alle regionali 2023; la Lega, rispettivamente l’11.6% e il 13%. Sarebbe del tutto normale la richiesta di avvicendamento da parte del partito della Meloni. E in tal caso Casaletto potrebbe essere tentato al grande salto.
 
Dicevamo, infine, del convincimento: molto semplice, se Massimo Panzeri non si ricandiderà il centrodestra si presenterà unito, se invece si dovesse ricandidare nascerà una seconda lista sempre di area per quanto allargata capace di attirare anche voti da quel centrosinistra non particolarmente ideologizzato e fortemente critico verso il Borgomastro. C’è del vero in questo convincimento? Non lo sappiamo ovviamente. Ma la voce gira tra quanti si interessano di amministrazione, politica e partiti.
 
Settembre andiamo è tempo di . . .negoziare. La corsa alle comunali 2024 è partita. E non solo a Merate.
 
 
Claudio Brambilla
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