Da Lecco fino a Trezzo passando per Paderno, 13 ragazzi con disabilità sensoriali camminano 80 km sulle orme di Leonardo

Sono partiti da Lecco nella mattina di lunedì 4 settembre 13 ragazzi ipovedenti, non vedenti e normo vedenti per percorrere in 5 giorni 80Km del Sentiero di Leonardo fino ad arrivare a Milano, sostando in tappe di interesse culturale, storico e ambientale.

L’iniziativa chiamata “Anche a Leo piace giallo” si propone come un cammino di inclusione sociale, per permettere ai giovani con disabilità sensoriale di vivere un’avventura alla pari, diffondendo solidarietà e uguaglianza, acquisendo autonomia e confidenza nelle proprie capacità facendo attività fisica, nel rispetto e tutela dell’ambiente.
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Nella mattinata di mercoledì 6, i ragazzi hanno sostato presso la chiesetta dell’Addolorata di Paderno, dove il cavalier Fiorenzo Mandelli li aspettava per raccontare loro le meraviglie del territorio. Dopo avergli fatto toccare con le mani l’altare della chiesa realizzata nel 1600, che ai tempi della peste divenne un lazzaretto, con l’aiuto di un modellino realizzato in precedenza,  ha spiegato loro il funzionamento delle chiuse ideate da Leonardo durante il suo periodo di servizio presso la famiglia Sforza, che hanno permesso per centinaia di anni alle imbarcazioni di superare i dislivelli d’acqua causati dalla configurazione rocciosa di questo tratto di fiume. L’opera più conosciuta della zona è però il ponte San Michele, progettato dall’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, che con i suoi 266 metri rimane ancora oggi la seconda struttura in ferro più estesa al mondo, alle spalle della Torre Eiffel. La particolarità di questo viadotto è la sua saldatura, realizzata tramite la fusione di migliaia di chiodi e non con il classico impiego di bulloni. Proprio per questo motivo il ponte possiede un’incredibile resistenza che permette giornalmente il passaggio di 50 treni e centinaia di macchine. Infine, Fiorenzo ha raccontato alcune particolarità del famoso dipinto leonardesco la Vergine delle Rocce, commissionatogli dalla confraternita dell’Immacolata Concezione per collocarlo sull’altare della chiesa di San Francesco Grande. Esistono due versioni di quest’opera: l’originale donata all’epoca a Luigi XII e conservata oggi al Louvre, la seconda fu quella destinata alla Chiesa e oggi, osservandola alla National Gallery, si può notare che per questo motivo fu cosparsa di simboli religiosi quali il crocifisso e le aureole. L’interesse dell’artista era infatti per la natura e non per la sfera spirituale: al tempo stava studiando il comportamento dell’acqua a contatto con la roccia. Visibili sullo sfondo dell’opera infatti sono proprio i Tre Corni, che i ragazzi hanno raggiunto per ascoltare “la musica dell’acqua che tanto piaceva a Leonardo” ha commentato il Cavaliere che in questa giornata particolare e piena di emozioni ha cercato di guidare con i suoi occhi anche quelli dei ragazzi.

Scendendo lungo l’Adda il percorso ha portato il gruppo fino allo Stallazzo, luogo che in altri tempi fungeva come stazione di ricovero e ricambio dei cavalli per chi doveva rimorchiare i barconi lungo l’alzaia. Nei giorni precedenti il santuario della Madonna del Lavello, il Castello di Brivio, i luoghi Manzoniani e il traghetto di Leonardo sono stati toccati da questo cammino che proseguirà fino al Castello di Trezzo, il villaggio Crespi e si concluderà alle Gallerie d’Italia. 
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In prima fila Fiorenzo Mandelli e Dario Sorgato

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Questa gita è solo un esempio delle svariate escursioni organizzate dal 2017 dall’associazione NoisyVision che intende offrire esperienze complete e profonde a persone con disabilità sensoriali. Ciaspolate, viaggi in barca a vela, passeggiate in tutta Italia e all’estero dimostrano che le limitazioni visive o uditive sono una caratteristica secondaria o, in alcuni casi, il punto di forza per guardare con occhi diversi la realtà che ci circonda. È infatti opportuno ricordare che Leonardo Da Vinci era affetto a intervalli da una forma di strabismo, un ostacolo che però non gli ha impedito di diventare uno dei talenti più conosciuti al mondo. Dario Sorgato, presidente e fondatore di NoisyVision si è dimostrato molto soddisfatto di questa prima esperienza con minori giunti da Milano, Bergamo, Pavia e Firenze. “Con questi cammini inclusivi vogliamo dimostrare che la disabilità non riguarda solo le persone che vivono condizioni di disagio. Tutti ci aiutiamo reciprocamente e viviamo un’avventura insieme senza differenze”. 

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Fino a venerdì, costeggiando le rive dell’Adda, si potranno incontrare questi giovani vestiti di giallo, il colore maggiormente percepito dagli ipovedenti, che si è trasformato nella tinta chiave della campagna dell’associazione #YellowTheWorld, volta a “colorare” un mondo accessibile a tutti

Per seguire il cammino e avere maggiori informazioni visitare il sito noisyvision.org.
I.Bi.
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