Brivio: apre in paese una cooperativa per il trasporto medico, costola di Calolzio soccorso

La sede di Brivio in fase di ristrutturazione
L'idea di dare vita a una struttura di questo genere proprio a Brivio, nasce dalle considerazioni sul bacino d'utenza che essa potrebbe potenzialmente avere ma anche da considerazioni di carattere più generale: "Stiamo assistendo all'innalzarsi dell'età media della popolazione. Tutti abbiamo anziani da accompagnare a fare delle visite che generalmente si concentrano nella fascia oraria dalle 9 a mezzogiorno. Ma lavorando, è difficile trovare il tempo per accompagnarli, non tutti possono perdersi il giorno" spiegano, specificando anche, però, come la loro attività voglia essere anche senza confini: "Non ci poniamo limiti territoriali. Se una persona non sta bene all'aeroporto della Malpensa e non se la sente di tornare a casa guidando, noi potremmo partire da qui e andare a prenderla".
L'ambizioso progetto degli aderenti ad "Adda Soccorso" ha già trovato la prima sostenitrice: "vorremmo ringraziare la signora Maria Rosa Airoldi per la disponibilità e la pazienza che sta dimostrando nei nostri confronti" hanno infatti dichiarato i membri del gruppo rivolgendosi con gratitudine alla "padrona di casa", la signora briviese che ha messo loro a disposizione i locali dove, in questi giorni, stanno procedendo di buon ritmo i lavori avviati, nella loro parte burocratica, già un anno fa. "Ci eravamo prefissati un anno di tempo ma sforeremo di qualche mese". La "colpa", come sempre in questi casi, è delle lungaggini burocratiche per ottenere tutte le necessarie autorizzazioni.
Ma come hanno preso i compagni di Calolzio la decisione di fondare un altro gruppo? "C'è chi ci ha sostenuto, chi ha pensato che lo facciamo solo per interesse, chi non ha detto niente... Siamo 350 volontari, 350 teste che ragionano diversamente. Le nostre 10 hanno condiviso l'idea".
Ora la speranza è che anche i cittadini di Brivio si lascino coinvolgere: "sarà necessario preparare la gente della zona. Occorre partecipazione. Non si può pensare di aver un servizio senza partecipazione!". I briviesi, si troveranno così invitati a partecipare, se vorranno abbracciare la proposta di "Adda soccorso", a corsi di formazione sul primo soccorso con la presentazione di "nozioni da base che tutti dovrebbero conoscere".
Ancora non si conosce, con esattezza, quando la sede di via Como potrà aprire i battenti. In ogni caso, "la nostra sarà una partenza soft, siamo in dieci e abbiamo acquistato un'ambulanza. Se il lavoro andrà bene, pensiamo già a un allargamento. Trovare uno sponsor per altri mezzi non è un grande problema. Ricordiamoci che, nonostante la crisi, viviamo nella regione più ricca d'Europa. La vera sfida sarà trovare volontari".
A. M.