Olgiate: scontro in Consiglio su container e nuova scuola

Per l’utilizzo della nuova scuola media, finanziata con fondi del PNRR, a Olgiate Molgora bisognerà attendere l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025. Dunque per l’intero prossimo anno gli alunni dovranno continuare ad adeguarsi alla soluzione alternativa. I lavori di edilizia dovrebbero concludersi alla fine di gennaio del 2024 – così dal più recente cronoprogramma aggiornato al 12 luglio scorso – ma serviranno poi i tempi tecnici per i collaudi e per la fornitura degli arredi. L’azienda costruttrice sarebbe comunque in procinto di chiedere una nuova proroga.

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A fornire queste informazioni è stata l’assessore Paola Colombo in Consiglio comunale, nella seduta di venerdì 14 luglio, in risposta ad una interrogazione del consigliere di minoranza Pierantonio Galbusera. L’opposizione ha voluto inoltre sapere quali sviluppi ci saranno per la struttura nata come temporanea, ma che invece resterà a disposizione della collettività.

I container in prefabbricato dovranno essere rivestiti per un miglior inserimento paesaggistico. A richiederlo è stata la Soprintendenza a cui è stata inviata la pratica autorizzativa. La struttura dovrebbe essere ricoperta di legno di bambù.

L’assessore ha spiegato che inizialmente si era pensato di rimuovere la struttura “temporanea” nel mese di giugno e che in un secondo momento si è deciso di acquistarla sia per l’allungamento dei tempi dei lavori della scuola media sia per il suo ampio ventaglio di soluzioni di utilizzo. L’acquisto sarà eseguito solo dopo l’ottenimento dei permessi paesaggistici.
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L'assessore Paola Colombo

La minoranza ha voluto vederci chiaro sui costi dell’operazione di noleggio prima e acquisto poi della struttura modulare. L’assessore ha precisato che il prezzo da listino fosse di 285 mila euro. Per l’uso temporaneo sono già stati versati 115.400 euro. Non essendo ancora stato perfezionato l’acquisto il noleggio dovrà proseguire ancora per qualche mese. È stato stimato che un ulteriore noleggio da giugno del 2023 al febbraio 2024 costerebbe altri 91.314 euro. Data la condizione particolare l’azienda che ha fornito la struttura in prefabbricato ha riservato un’offerta al Comune di Olgiate per l’acquisto di 117 mila euro. L’assessore ha evidenziato verrebbero meno i costi di rimozione e trasporto che sarebbero valsi 25.765 euro. Il noleggio da gennaio a giugno varrebbe altri 34.280 euro. Tutti i prezzi sono IVA esclusa. Per capire se l’affare sia conveniente in termini meramente economici dipende da quanto ancora durerà il noleggio.

Sia l’assessore che il sindaco Giovanni Battista Bernocco hanno evidenziato che il mantenimento del prefabbricato consentirà di dare un luogo fisico ai giovani che a Olgiate non esiste se si esclude la sala civica e i locali della stazione in cui però non funzionano i riscaldamenti.

Estremamente polemico il consigliere Galbusera che ha dimostrato irritazione fin dalle prime parole pronunciate in risposta all’interrogazione. Ha lamentato innanzitutto i ritardi che l’amministrazione avrebbe negato anche quando fosse evidente che non si sarebbe potuto rispettare il cronoprogramma. Il sindaco ha però replicato che, al di là delle impressioni, le risposte formali in Consiglio comunale dovevano tenere unicamente conto delle comunicazioni ufficiali che provenivano dall’azienda a cui sono stati affidati i lavori.
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La minoranza

Galbusera ha sostenuto che per il noleggio del prefabbricato si sono buttati 117 mila euro. Lo stesso consigliere è poi tornato per l’ennesima volta a lamentare che il luogo in cui si è deciso di costruire il nuovo polo scolastico sia inadatto. L’assessore Colombo ha sostenuto che l’alternativa era di realizzare la nuova scuola su un terreno paludoso, un’ipotesi che non è stata scartata dall’amministrazione che aveva sentito un esperto, il quale aveva però sconsigliato tale eventualità per il caso di Olgiate.

Galbusera si è infiammato quando l’assessore ha suggerito: “Potevate pensarci voi a costruire una nuova scuola nel 2014” ricordando l'apertura di finestre di finanziamento per l’opera. Il consigliere di minoranza è andato su tutte le furie condendo il suo malcontento con parolacce. Un limite che il sindaco non ha voluto che fosse oltrepassato nuovamente. Bernocco ha quindi chiuso la discussione sul punto all’ordine del giorno.
M.P.
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