Conferenza dei sindaci: ecco come si rimedia una figura da ''peracottaro''

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Caro direttore,

Ieri hai dato la notizia della nomina del nuovo presidente della Conferenza dei sindaci del meratese. Daniele Villa di Robbiate ha concluso il suo mandato e quindi ha lasciato l'incarico. Siccome storicamente la conferenza serve per mettere assieme i problemi piccoli e grandi dei nostri comuni, che sono uguali per tutti, arrivare con un nome unitario è il minimo sindacale. Fabio Vergani aveva e ha tutte le carte in regola per essere eletto senza scontentare alcuno. La sua maggioranza, infatti, se la deve vedere con due opposizioni, una di centrosinistra guidata dalla storica Chiara Bonfanti e una di centrodestra rappresentata da Dante Panzeri. Più bello di così. Si racconta che interpellato alla sfilata degli alpini di Udine il sindaco di Merate Massimo Augusto Panzeri avesse assicurato lealtà sul nominativo di Vergani. E siccome è il primo cittadino di centrodestra più rappresentativo si presume che parlasse a nome anche degli altri suoi colleghi di area.

In Conferenza Panzeri ne assume la presidenza temporanea, giusto il tempo di aprire la seduta e passare, si pensava, alla votazione del candidato che, anche qui si pensava, avrebbe dovuto essere unico.

Invece il presidente pro-tempore chiede se ci sono candidature, al plurale, evidentemente ben sapendo la risposta affermativa. Infatti eccolo lì, il Gennaro Toto di Cernusco che per primo alza la mano e ne motiva anche le ragioni: è giusto dare una alternanza, quindi ora tocca al centrodestra anche perché nel casatese il presidente è un sindaco di centrosinistra. Cosa c'entri non è dato sapersi... Subito intervengono Pendeggia di Montevecchia e Brambilla di Santa Maria Hoé a sostenerne la candidatura e la necessità di una carica di vertice al centodestra.

Stupore nelle file dei sindaci di centrosinistra e forse anche in qualcuno meno accorrentato dell'iniziativa di centrodestra. Anche perché, a prescindere dall'inutilità di spaccare la Conferenza su base partitica è evidente che ai voti Toto sia perdente. Perché dunque fare la figura del peracottaro?

Infatti sette voti convergono su Vergani: Robbiate, Paderno, Verderio, Imbersago, Osnago, Calco e La Valletta e sei su Toto, Cernusco, Montevecchia, Olgiate, Santa Maria Hoé, Airuno e . . . .Merate.

Massimo Augusto Panzeri che in qualità di sindaco del comune capofila dovrebbe essere alla guida della Conferenza, oltre che dell'area di centrodestra rimedia il meritato ceffone.

Assenti Lomagna, di centrosinistra e Brivio, che fa storia a sé, ma forse avendo intuito che cosa c'era nella pentola ha astutamente evitato di finire bollito come i colleghi di centrodestra.

Su tutto aleggia una domanda: quando è stato chiesto a Panzeri se concordava con la candidatura Vergani, prima o dopo la grande sfilata alpina?

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