Pescate: sui nuovi cartelli il XXXVII cap. dei Promessi Sposi, Renzo passò dal paese
La "sorpresa" era stata annunciata dal sindaco Dante De Capitani nei giorni scorsi nel suo "diario" online sul sito comunale istituzionale, senza svelarne i contenuti. Dalla mattina di venerdì 9 settembre i vecchi cartelli di confine del paese di Pescate sono stati sostituiti con i nuovi. Nessun accenno all'appartenenza del comune al Consorzio Parco Adda Nord (è il primo cittadino stesso ad aver voluto l'eliminazione come segno di polemica contro l'efficacia dell'ente) ma una frase sullo sfondo scuro tipico dei cartelli turistici. "È a Pescate, costeggia quell'ultimo tratto dell'Adda..." tratta dal XXXVII capitolo de I Promessi Sposi. "Con questo provvedimento abbiamo voluto ribadire la nostra attenzione alla riscoperta delle caratteristiche storiche e culturali del nostro paese" ha spiegato il primo cittadino. "Un'idea alla base di provvedimenti futuri che, al termine della stagione turistica estiva, coinvolgerà i commercianti locali per mettere in atto la valorizzazione delle bellezze naturali e storiche del territorio". Il soggetto della frase è Renzo, che nel capitolo in questione del romanzo manzoniano raggiunge i comuni lecchesi all'alba dopo essere uscito dal labirintico lazzaretto, al termine di un viaggio sferzato da una tempesta. Tra le righe si legge: "Non era mai spiovuto; ma, a un certo tempo, da diluvio era diventata pioggia, e poi un'acquerugiola fine fine, cheta cheta, ugual uguale: i nuvoli alti e radi stendevano un velo non interrotto, ma leggiero e diafano; e il lume del crepuscolo fece vedere a Renzo il paese d'intorno. C'era dentro il suo; e quel che sentì, a quella vista, non si saprebbe spiegare. Altro non vi so dire, se non che que' monti, quel Resegone vicino, il territorio di Lecco, era diventato tutto come roba sua. (...) E' a Pescate; costeggia quell'ultimo tratto dell'Adda, dando però un'occhiata malinconica a Pescarenico; passa il ponte; per istrade e campi, arriva in un momento alla casa dell'ospite amico. Questo, che s'era levato allora, e stava sull'uscio, a guardare il tempo, alzò gli occhi a quella figura così inzuppata, così infangata, diciam pure così lercia, e insieme così viva e disinvolta: a' suoi giorni non aveva visto un uomo peggio conciato e più contento". La sostituzione dei cartelli, iniziata in località Torrete, proseguirà presso il Ponte Azione Visconti, al confine con Galbiate e nella zona Terzo Ponte.