Merate, 25 aprile: cadde di martedì sia nel 2006 che nel 2017. Ma i sindaci (di sinistra e di destra) rispettarono la tradizione

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"Travaglio non uccide nessuno col coltello. Usa un'arma più raffinata e non perseguibile penalmente: l'archivio". Lo disse il fondatore de ''Il Giornale'' Indro Montanelli e sta in copertina del libro "Montanelli e il cavaliere" con la prefazione di Enzo Biagi.

Caro direttore evidentemente la fretta non ti ha permesso di lavorare sul tuo stesso archivio, per rispondere come si deve ai cinque giovani assessori la cui memoria storica è davvero minimale. Dicono, più o meno in coro (CLICCA QUI), che c'è il mercato e il regolamento comunale non lo impedisce se il martedì cade nel giorno della festa della Liberazione. In sostanza, non sapendo chi accontentare - o forse sapendolo sin troppo bene, ma fingendo di ignorarlo - hanno affermato che con le celebrazioni nel tardo pomeriggio è possibile salvare anche gli ambulanti. Mettendo il mercato sullo stesso piano della Resistenza!

Ma il 25 aprile non è la prima volta che cade di martedì. Allora andiamo a vedere i precedenti. Ne troviamo due: uno nel 2006 e un altro nel 2017.



Nel 2006 la città era guidata dal centrosinistra con Giovanni Battista Albani sindaco e Ernesto "Tino" Passoni vice sindaco. Ebbene la manifestazione avvenne di martedì con la S. Messa delle ore 10, il corteo fino a piazza degli Eroi, il saluto ai Caduti, il saluto alla Bandiera e gli interventi del sindaco Albani e dell'on. Antonio Rusconi. Si dirà, va bene ma era una Giunta di sinistra.


Andiamo allora nel 2017 con la maggioranza di Più Merate Massironi sindaco con vice sindaco Massimiliano Vivenzio, assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Procopio, capogruppo in staffetta con Ernesto Sellitto, Alfredo Casaletto. Una Giunta dunque di centrodestra con i due assessori di punta dell'attuale Amministrazione. Ebbene la manifestazione avvenne di martedì con la S. Messa delle ore 10, il corteo fino a piazza Degli Eroi, l'alzabandiera e il saluto ai Caduti, la banda e il discorso accorato del sindaco Massironi.

In quell'occasione il rappresentante degli ambulanti aveva chiesto di anticipare il mercato alla domenica sapendo che il lunedì la presenza sarebbe stata modesta. Infatti al mercato del lunedì si presentarono solo 35 ambulanti contro i 130 soliti. Lo stesso rappresentante aveva assicurato che anticipando la domenica ci sarebbe stata una presenza pressoché totalitaria.

Ma la domenica i negozi sono chiusi, quindi non avrebbero beneficiato del mercato (una delle occasioni in cui si scontrina maggiormente). E come noto, (Simona Vitali dixit) tutte le occasioni per far funzionare di più il registratore fiscale vanno sfruttate fino in fondo.

Dunque se vogliamo in modo ovviamente discrezionale, mettere in fila i fattori per meglio comprendere la filiera decisionale del sindaco Massimo Augusto Panzeri e della sua Giunta abbiamo: al primo posto lo sfruttamento di qualsiasi opportunità per foraggiare la cassa; al secondo posto il mercato e gli ambulanti (che rispondono al criterio numero 1); al terzo posto la Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo.

Ciao direttore
Matrix
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