Rovagnate: sbalzato dall’auto e schiacciato sotto l’abitacolo, Don Roberto resta grave in ospedale a Bolzano. Meglio il papà

don Roberto
A ventiquattrore dal terribile incidente sull’autostrada del Brenneno, nei pressi di Bolzano, don Roberto Tagliabue è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale del capoluogo sud-tirolese. Il sacerdote (parroco dallo scorso anno dell’Unità Pastorale Sant’Antonio Abate della Valletta, dopo diversi anni passati a Maresso di Missaglia e prima ancora nelle comunità di Veduggio, Briosco, Verano e Cassago Brianza) è mantenuto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva. Il padre Ettore, che viaggiava con lui sulla Seicento violentemente urtata da un suv sulla A22, è invece già stato sottoposto a un intervento chirurgico e si trova ora in ortopedia: le sue condizioni non sembrerebbero però destare particolare preoccupazione. Dalla ricostruzione del sinistro fornita dal Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano, intervenuti sul posto con il supporto dei Volontari di Egna, è emerso che, a seguito dell’urto, don Roberto, nonostante avesse la cintura di sicurezza allacciata, è stato sbalzato fuori dall’auto, venendo schiacciato dalla stessa, mentre il padre è rimasto incastrato nell’abitacolo del veicolo poi finito in un piccolo fossato a margine della carreggiata stradale.
Il tutto sembrerebbe essere avvenuto nei pressi di una stazione di servizio, in un momento in cui la carreggiata nord dell’autostrada del Brennero risultava parecchio trafficata.

Durante il loro intervento, i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare alcuni rami d’albero per poter mettere in sicurezza la vettura e recuperare così le due persone incastrate una all’interno e l’altra sotto la Seicento. Oltre agli agenti della polizia stradale di Bressanone, sono poi intervenuti i sanitari della Croce Bianca e l’elisoccorso del 118 che ha provveduto al trasporto del parroco di Rovagnate al nosocomio di Bolzano.
Nato a Sovico il 12 settembre 1961, don Roberto è stato ordinato sacerdote l’8 giugno 1985 e riveste da meno di un anno il ruolo di responsabile della comunità pastorale Sant’Antonio Abate della Valletta. Terminato l’impegno con i ragazzi dell’oratorio durato per l’intera estate, lo scorso 29 agosto era partito per un breve periodo di riposo in Francia. Nei giorni scorsi era tornato a Rovagnate e, come ogni anno, aveva deciso di trascorrere gli ultimi periodi liberi con il padre, compiendo una escursione in Alto Adige. Avrebbe dovuto riprendere i propri incarichi pastorali il prossimo 9 settembre.

Già nella nottata di ieri hanno raggiunto Bolzano il fratello e la cognata del sacerdote. Nelle prossime ore i medici saranno in grado di fornire maggiori informazioni sulle condizioni del sacerdote che, al momento, appaiono preoccupanti.
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