Merate: Panzeri vs Procopio e l’aritmetica secondo il Sindaco

Decisamente l'aritmetica non è la materia forte dei leghisti meratesi. Eppure i numeri non ingannano. Basta conoscere le tabelline e qualche equivalenza.

Secondo il sindaco Panzeri il candidato di Noi Moderati Giuseppe Procopio avrebbe preso molti meno voti del previsto. Un mezzo fiasco accolto con un mezzo sorriso. Panzeri sa meglio di chiunque altro che le preferenze fioccano alle comunali ma sono stitiche alle regionali.

Massimo Panzeri e Giuseppe Procopio

 

Nonostante ciò il Vice sindaco ha ottenuto un bel successo personale. E non solo perché ha portato Noi Moderati dall'1% al 7%, che è già un record su scala lombarda. Ma perché nonostante una trentina di schede annullate col suo nome scritto ma accanto a un altro simbolo, ha ottenuto 283 preferenze. E qui sta il nocciolo. Al voto si sono presentati in circa 5.700 meratesi, il 48% degli aventi diritto mentre alle comunali del 26 maggio 2019 aveva votato il 70% del corpo elettorale con 8.348 schede. Allora Procopio aveva conquistato 364 preferenze.

Bene, quindi con una banale proporzione a una incognita, 8.348 sta a 364 come 5.700 sta a X. Il risultato è che parametrato al voto comunale il Vice sindaco avrebbe dovuto ottenere 249 preferenze. Invece, come abbiamo visto, ne ha conquistate 283.

E' evidente quindi che si può parlare di successo, diversamente dai calcoli fantasiosi del Sindaco, il quale, al contrario di quanto afferma, è assai preoccupato che nel 2024 Procopio possa fare lista a sé con personaggi noti e a lui ostili.

Di più: nonostante una campagna davvero minimale Procopio ha battuto Mauro Piazza - la cui campagna, al contrario è stata gigantesca e dispendiosa - che si è fermato a 167 preferenze.

Come direbbe Luca Zaia, ragioniamoci sopra!

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