Lomagna: il bilancio dell'associazione ALE G.

Da oltre vent'anni, l'associazione ALE G. gestisce lo "sportello immigrati" a Lomagna: un punto di riferimento indispensabile per le persone immigrate che devono avere un documento di ingresso e di soggiorno in Italia. Da oltre quindici, lo sportello immigrati, in accordo con i Comuni interessati, è stato organizzato anche a Osnago e a Paderno D'Adda.
Sono migliaia le persone immigrate che si sono rivolte ai nostri sportelli: per il permesso di soggiorno, per la carta di soggiorno, per i ricongiungimenti familiari, per il decreto flussi (che un tempo consentiva l'ingresso regolare in Italia di molti immigrati), per la sanatoria, per la cittadinanza.

Le colonne portanti di questo servizio sono i due mediatori culturali, operatori degli sportelli: con loro le persone immigrate hanno stabilito un rapporto di fiducia, con loro hanno "fatto" i documenti per l'intera famiglia, a loro si rivolgono per dei problemi e per dei consigli.
Gli operatori sono sempre affiancati da volontari, importanti per un adeguato servizio: ai volontari è affidato il compito di registrare i dati degli utenti, di fornire una prima indicazione sui documenti necessari per una determinata pratica, di compilare i bollettini postali (sempre il rinnovo del permesso ha un costo per gli immigrati), di scannerizzare i documenti da allegare. I volontari presso gli sportelli sono tre, due donne e un uomo.
Dal punto di vista del finanziamento: le risorse provenienti dal progetto Lab Impact-FAMI (che vede RETESALUTE quale capofila) hanno coperto soltanto una parte del costo che dobbiamo sostenere.
L'emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 ha naturalmente influito sull'attività: nel corso dell'anno 2022, l'attività degli sportelli è però ripresa a pieno ritmo, con la seguente presenza:
a Paderno D'Adda, il martedì pomeriggio dalle 15 alle 18,30
a Osnago, il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18,30
a Lomagna, il sabato mattina dalle 9 alle 12

Gli utenti e i servizi
Il numero complessivo degli utenti è rilevante: 624 persone si sono rivolte agli sportelli.
Una breve lettura dei dati, relativi alle 624 persone.

Tante hanno il permesso di soggiorno: 226 persone, di cui 93 per lavoro subordinato e 128 per famiglia. Ben 281 persone hanno la carta di soggiorno (documento a tempo indeterminato, che richiede il rinnovo soltanto dopo 10 anni); 100 persone hanno già la cittadinanza italiana.

Per quanto riguarda l'età: 5,7 persone su dieci hanno meno di 40 anni (355); 2 persone su dieci hanno più 51 anni.


Paesi di provenienza: i Paesi di provenienza vedono ai primi posti: Albania (224 persone), Senegal (108), Marocco (79 persone), Perù (30), Burkina Faso (27), Egitto (19), Bangladesh (16), Costa D'Avorio (16), Ecuador (10), Pakistan (10). Queste provenienze riflettono la composizione dei cittadini migranti residenti nel nostro territorio.

Per quanto riguarda l'occupazione: il 55% di queste persone ha un lavoro a tempo indeterminato (347 persone), il 7% ha un lavoro a tempo determinato (45), il 5% è disoccupato (32 persone); le casalinghe sono il 21% (133), gli studenti sono il 4% (26).

 

Titolo di studio: la maggior parte delle persone (352) ha la licenza di scuola media inferiore, 143 hanno un diploma di scuola media superiore, 34 sono laureati. Aumentano sempre più le persone che conseguono un titolo di studio in Italia (19 la licenza media inferiore, 22 il diploma di media superiore, 5 la laurea.

Rispetto alla casa: il 59% ha un'abitazione in affitto e ben il 28% ha una casa di proprietà, anche se acquistata con grandi sacrifici e indebitamenti.


Rispetto ai servizi erogati:
La principale attività riguarda l'assistenza per i documenti necessari all'arrivo e alla permanenza in Italia (permesso di soggiorno e carta di soggiorno).
179 persone hanno rinnovato il permesso di soggiorno; 127 persone hanno chiesto (o aggiornato) la carta di soggiorno di lunga durata: non avranno più bisogno di rinnovare ogni due anni il permesso per restare in Italia.
Un dato importante riguarda la richiesta di cittadinanza: complessivamente 97 persone hanno inoltrato online la richiesta di cittadinanza, avendo maturato più di 10 anni di presenza ininterrotta in Italia e dimostrando di avere un reddito sufficiente; oppure avendo un coniuge italiano. Dovranno aspettare qualche anno ma, al termine dell'istruttoria, diventeranno a tutti gli effetti cittadini italiani. Con loro anche i figli, con età inferiore ai 18 anni, presenti in Italia.
Altre persone si sono rivolte allo sportello per il ricongiungimento familiare (26), per l'invito turistico (52), per il test di italiano (29); o per completare la richiesta di sanatoria a seguito della convocazione in Prefettura a Monza. La Prefettura di Lecco ha già smaltito, nel 2021, le pratiche di sanatoria di propria competenza.

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