Capodanno, zona franca

Qualcuno penserà che a guidare le dita sulla tastiera sia il pregiudizio. Chissà non lo escludiamo, siamo umani e ogni nostro pensiero passa attraverso diversi filtri uno dei quali è la ragione. E a questa cerchiamo di appellarci per commentare l'ennesima "trovata" propagandistica del nostro Sindaco. Egli ha fatto diffondere a nome dell'Amministrazione comunale l'invito a evitare esplosioni rumorose (ce ne sono di silenziose?) come bombette e petardi, fuochi d'artificio e tric e trac la notte di Capodanno. La locandina multicolor mostra un bellissimo spettacolo di fuochi d'artificio e nella parte bassa un cane e un gatto annichiliti dal rumore.

Parte dei resti della festa della notte di Natale


Ottima iniziativa, magari un'ordinanza l'avrebbe resa più incisiva ma anche una moral suasion ha il suo perché.
Alcuni lettori hanno già obiettato:  dai signor sindaco, è Capodanno. La tradizione vuole il tric e trac. E poi non è stato proprio Lei a autorizzare i fuochi d'artificio a Sartirana per la festa di San Pietro, col parere contrario degli ambientalisti?
Tutto giusto. Ma un'altra domanda lacera la ragione: il sindaco la notte di Natale dov'era? No perché se per caso si fosse perso lo spettacolo gli ricordiamo che il centro città è stato messo a ferro e fuoco con scoppi da abbattere i vetri, far ballare lo schermo dell'ultrapiatto HD, e spaccare i coglioni a quanti tentavano disperatamente di prendere sonno. Ed era la notte di Natale!
Uscire per fare quattro passi neanche parlarne. Immaginiamo la moltitudine di cani che affolla le case del centro sotto quanti strati di coperte si sono infilati per non morire di spavento.
C'è chi sostiene di aver chiamato più volte i carabinieri ma senza successo. Non sappiamo se sia vero ma se lo fosse non saremmo stupiti.
Di sicuro gli agenti di polizia locale erano a riposo al gran completo. Peccato perché la loro utilità si era notata in occasione dei bellissimi giovedì sera della Proloco. E lo sarebbe anche in occasioni di (facilmente) prevedibile stress.
Che aspettarsi dunque dalla fatidica notte del 31? Il consueto caos, con lo spettacolo simile a un campo di battaglia l'indomani all'alba.
Chi può lasci il quadrilatero. Gli altri, tappi alle orecchie di umani e animali.
A meno che il signor sindaco decida di essere presente -  come nei bellissimi giovedì della Proloco - per imporre il rispetto di un minimo del vivere civile pur mediato con la festosa ricorrenza.
A lui le forze dell'ordine non possono negare una radiomobile.  
A tutti coloro invece che a Capodanno, come a carnevale ogni scherzo vale, buona festa. Con l'avvertenza di evitare il Pronto soccorso. Già versa in gravissime condizioni.
Claudio Brambilla
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