Brivio: in paese le prime 2 stanze letto per turisti. Ha aperto il bed&breakfast ''Nina – ò''
Forse limitatamente al periodo estivo ma, all'infuori di ogni dubbio, Brivio è un paese nel suo piccolo "turistico". Il Lungofiume, con la passeggiata "sorvegliata" dall'antico castello, ha infatti il potere di calamitare a sé, soprattutto durante i fine settimana, centinaia di persone, spesso famiglie con bambini, alla ricerca di una meta per la classica gita fuoriporta. Sorprendentemente, però, fino a pochi giorni fa, il borgo, non offriva strutture ricettive: non un albergo, ma nemmeno un affittacamere o un bed&breakfast. A supplire questa mancanza, in qualche modo inspiegabile anche da parte del primo cittadino Ugo Panzeri che ha mantenuto per sé la delega al turismo inserita esplicitamente tra le voci nell'ambito del "governo della comunità", l'apertura, lo scorso 18 agosto, del B&B "Nina - ò".
Emanuela
Due camere soltanto, arredate in stile provenzale e dal profumo decisamente d'altri tempi, offriranno così la possibilità di pernottare in paese senza dover necessariamente rivolgersi ad altre strutture "storiche" o nate negli ultimi anni nei comuni limitrofi. Si tratta, ovviamente, di qualcosa di ben diverso rispetto all'albergo che un tempo sorgeva nei pressi del ponte, i cui lavori di ristrutturazione sono bloccati da ormai così tanti anni da non far pensare a una riapertura dell'attività o almeno non in un arco temporale ristretto.
Al timone della nuova proposta commerciale briviese, la signora Emanuela che, con il compagno Andrea, risiede proprio presso la vecchia abitazione ristrutturata di via Ignazio Cantù, al cui interno, acquistando alcuni locali aggiuntivi è stato creato il Bed&Breakfast. "Presupposto fondamentale per aprire un posto del genere è proprio quello che le stanze siano parte della propria abitazione" ci spiega, ben preparata, ovviamente, sull'argomento. L'idea era infatti nata qualche mese fa, tanto che lo scorso anno aveva partecipato alla Conferenza sui Bed&Breakfast organizzata a Lecco e aveva poi avviato l'iter per l'apertura di uno spazio tutto suo. In controtendenza rispetto alle diverse piccole realtà del territorio che stanno soccombendo tra la morsa della crisi economica e quella delle realtà di maggiori dimensioni, "Nina - ò" ha così aperto i battenti da meno di una settimana.
"Adesso aspettiamo i clienti" confida Emanuela, non nuova a esperienze nel campo della ristorazione e forte di una vena creativa che l'ha portata a occuparsi personalmente anche dell'arredamento delle due camere, "Timo" e "Salvia": "Parte dei lavori li ho fatti fisicamente io" ci racconta mostrando i due ambienti, ognuno dotato di bagno e autonomi, uno con ingresso su via Ignazio Cantù, l'altro proprio sulla piazzetta antistante la chiesina di Sant'Antonio, cuore del Burg di Tatér, a una manciata di passi dall'Adda. Gli ospiti avranno poi la possibilità di consumare insieme la colazione, servita loro all'interno del fresco salottino oppure all'aperto nel minuscolo ma grazioso giardino pensile collocato al secondo piano dell'abitazione, il cui nome vuole essere un omaggio a Nina, il cagnolino "mascotte" della coppia di proprietari. "Qualche hanno fa ho creato una linea di vestiti "Nina 'ò Maria Jolie", unendo Nina il nome del cane e Maria il mio secondo nome. Quando abbiamo scelto il nome del Bed&Breakfast abbiamo ripreso Nina, ma con quella ò che richiama alla ninna nanna "Ninna nanna, nina ò". Insomma, come si sarà capito, la creatività a Emanuela, fotografa professionista nel passato, non manca tanto che lei stessa ha ricamato il logo del B&B e si diletta in cucina tra marmellate, torte e panini di segale fatti rigorosamente a mano e serviti in deliziosi servizi in stile vintage.
"Adesso mi sto anche informando per reperire altri servizi da offrire ai miei clienti. Ho preso contatti per esempio con il noleggio di biciclette sul fiume e il maneggio di Imbersago".
In pratica, dunque, da vera padrona di casa e con un pizzico di intraprendenza, Emanuela sta cercando di costruire una rete per permettere ai suoi ospiti non solo di pernottare presso la struttura ma anche di avere a disposizione una buona gamma di attività da svolgere, offerte dal territorio. Una sorta di "ufficio turistico" casalingo, qualcosa che ancora in paese effettivamente manca. Se infatti le iniziative, di carattere culturale, sportivo o ambientale, soprattutto durante la bella stagione, a Brivio non mancano, assente è invece un vero ufficio promozionale che informi e sponsorizzi le proposte delle diverse associazioni.
Nella sua semplicità e nella sua "small size", "Nina ò" potrebbe aver così anticipato i tempi, avendo intuito le potenzialità "turistiche" del paese, ancora tutte da sviluppare.
A. M.