Lecco: bandiera nera per il Lario dalla ''Goletta dei laghi'' di Legambiente. Ma è l’avanzata del cemento il vero problema


Brutte notizie per il Lario arrivano direttamente dalle foci dei fiumi e dai depuratori, spesso mal funzionanti o inesistenti. La terza tappa della Goletta dei Laghi di Legambiente, fermatasi sul nostro territorio, ha infatti evidenziato, con la collaborazione e il contributo di COOU (consorzio obbligatorio oli usati) 13 punti inquinati, 8 sulla sponda comasca e 5 su quella lecchese, assegnando bandiera nera a Colico, Dorio e Dongo.


Dalle analisi effettuate, sono risultati fortemente inquinati la foce del torrente Caldone, l'area nei pressi dello scarico del depuratore di Dorio, la foce del torrente Meira a Mandello del Lario e la zona del depuratore prima di Montecchio Nord a Colico. Non è la prima volta che la situazione registrata sul Lario appare così preoccupante, nonostante quest'anno la normativa sulla balneazione sia cambiata, divenendo più permissiva. A farne le spese sono soprattutto le acque del lago, per il quale si chiede vengano dirottati gli scarichi di quegli ampi tratti del ramo del  lago di Como non più monitorati dall'Asl. "Servono interventi concreti sul sistema di depurazione, ed è per questo che chiediamo alle amministrazioni di affrontare con determinazione il problema in vista del 2015" ha commentato Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente. 



Legenda: N Enterococchi intestinali maggiori di 500ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1.000ufc/100ml

NN  Enterococchi intestinali maggiori di 1.000ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000ufc/100ml

I problemi per il Lario si accostano anche al cemento che è cresciuto in questi anni in riva al lago, soprattutto a Colico, Dorio e Dongo dove, per la prima volta nella storia della campagna, sono state assegnate le bandiere nere. Per quanto riguarda infatti la sponda lecchese, la superficie urbanizzata dal 1999 al 2007 è aumentata del 30%, mentre sul versante comasco, a fronte di un aumento di popolazione di una ventina di unità, si sono consumati oltre 40.000mq di superfici.


Dati che sono da considerare anche in base all'impressionante crescita urbanistica registrata soprattutto a Colico. Insieme alle analisi riguardo alle foci più inquinate e alle città più 'grigie', vengono forniti anche i dati sulle eccellenze del turismo italiano, calcolate in base allo stato delle acque, mobilità, energia e rifiuti. Sopra tutte svetta Bellagio, a cui sono state destinate 5 vele, il massimo riconoscimento, mentre chiude la fila Varenna, con solo 2 vele.



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