Merate: un lungo filo arancione si intreccia tra i volontari della Fabio Sassi per 'raccontare' la rete delle cure palliative


Un enorme orditoio dove i lati erano formati dai volontari della Fabio Sassi e i fili arancioni tirati rappresentavano quella trama di relazioni e vite che si incrociano, nel momento del massimo dolore, qualche volta per curare ma sicuramente sempre per confortare.



E' con questa metafora che l'associazione Fabio Sassi ha messo in scena un flash mob nel cuore della città di Merate, coinvolgendo i suoi volontari ma anche simpatizzanti e sostenitori e catalizzando l'attenzione di decine di persone presenti in piazza e fermatesi volentieri ad assistere alla rappresentazione.





In occasione della giornata nazionale delle cure palliative, che cade l'11 novembre festività del patrono san Martino che con il suo mantello (pallium) offrì ristoro a un mendicante infreddolito, l'associazione guidata da Daniele Lorenzet si è ritrovata per spiegare l'importanza dell'assistenza fornita al malato terminale e alla sua famiglia tramite le cure palliative.

 

Con un rocchetto di corda arancione i volontari si sono disposti ai piedi del castello e hanno tessuto il loro "mantello", intrecciando un filo alla volta e collaborando tutti assieme, con un sottofondo di musica, a creare quella coperta che rappresenta proprio l'assistenza, la cura, la vicinanza nel dolore che il sodalizio sa offrire al malato e alla sua famiglia.

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Ciascuno con il suo ritmo e la sua "agilità" ha dato il contributo al risultato finale, simboleggiando anche in questo caso la varietà delle figure che compongono l'associazione e l'importanza che ciascuno faccia la sua parte, perchè è proprio il contributo del singolo la cosa che conta per arrivare al traguardo.

Primo a destra il presidente Daniele Lorenzet, in seconda fila Filippo Ughi, attore,
che si è occupato di coordinare i volontari durante il flash mob

Un servizio quello della Fabio Sassi e dell'Hospice il Nespolo, che quest'anno festeggia il ventesimo dalla sua apertura, unico sul territorio, con un livello di eccellenza e di qualità delle prestazioni riconosciuto in ogni ambito e che ha nel volontariato il suo punto di forza.

S.V. - I.Bi.

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