Il contorsionismo lessicale di Lana

Dietro le contorsioni lessicali di Franco Lana si nascondono due esigenze diverse che il segretario cittadino della Lega ha cercato di soddisfare. Missione impossibile perché se il banco vince il giocatore perde. E viceversa.

Il candidato ideale alla successione di Andrea Robbiani era - ed è - Alessandro Vanotti.

Architetto, appassionato di ambiente e biologico, leghista di lungo corso. La sezione, con tutta evidenza, nell'incontro di fine settimana ha dato al Sindaco l'indicazione per Vanotti. Ma il Sindaco ha scelto Fabio Tamandi.

Franco Lana nel suo comunicato sembra dire: guardate che la mia parte di capo politico del movimento meratese l'ho fatta. La scelta non compete né a me né alla sezione. A posto.

Dal canto suo Massimo Panzeri ha scelto in autonomia: per la compattezza del gruppo. E, soprattutto, per se stesso.

E' ormai cosa nota che "qualcosa" si muove sopra e sotto traccia in vista dell'ormai non lontanissimo 2024, anno del rinnovo dell'Amministrazione cittadina.

Ed è noto che Fabio Tamandi - civico per sua definizione - sia partecipe di questo "qualcosa". Con quale ruolo non è chiaro dalla la sua ormai leggendaria ubiquità.

Tuttavia è certo che una vasta area di centrodestra punta a un riposizionamento al centro che non prevede un Panzeri bis.

Il Sindaco - che non è nato ieri - è entrato a cuneo in questo "qualcosa" cercando di strappare uno dei centravanti, quanto a portatore di voti. Per ciò ha scelto Tamandi sacrificando Vanotti. Che certo ha capito e per spirito di corpo non ha protestato.

A nostro modo di vedere, però, la questione è di dimensioni ben più ampie. Non ci è chiaro di quale ". . .scossa agli scenari e agli schemi politici di Merate. . ." alluda il segretario Lana.

Semmai la scossa è stata data all'alto valore dell'istituzione Comune, dato che il Primo cittadino è comunque sotto processo per istigazione alla violazione di norme.

Semmai la scossa è stata data dal movimento anomalo di persone dentro il Municipio che nulla hanno a che vedere con l'Istituzione Comune, movimenti di cui si fa un gran parlare nei capannelli.

Non ricordiamo nulla di tutto ciò nelle consigliature precedenti, quelle rette dai democristiani Andrea Massironi, Giovanni Battista Albani, Mario Gallina e dal movimentista Andrea Robbiani.

Ci pare di capire che Massimo Panzeri ha inaugurato un nuovo modello relazionale tra l'Autorità e il Cittadino. Può anche essere una buona cosa. Ci auguriamo però che valga per tutti.

Ad esempio se domani ci servisse un documento protocollato sarà cosa gradita riceverlo in tempo reale sulla nostra posta.

Perché se così non fosse dovremmo dubitare del nuovo modello relazionale di cui sopra.

Comunque sia porgiamo anche noi gli auguri di buon lavoro a Fabio Tamandi.

Confidiamo che già domani chiami l'assessore regionale Fabio Rolfi sollecitando la rapida ratifica del nuovo regolamento di gestione, in modo che dal 1° giugno sia possibile tornare a passeggiare nella fascia meno sensibile della riserva lago di Sartirana.

E che il giorno appresso avvii la pratica di bonifica dello stagno di San Rocco.

Se questi due primi impegni andranno a buon fine saremo grati al Sindaco per la "... decisione coraggiosa che è strategica prima che politica.." (qualsiasi cosa voglia dire) e a Fabio Tamandi per la ". . .concretezza e lungimiranza dimostrata" (qualsiasi cosa voglia dire).  
Claudio Brambilla
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.