Merate: è morto Fra’ Galdino, il frate poeta che aveva peregrinato fra ben 21 ''greggi''

Fra' Galdino Tagliabue
splendore intatto e senza corrosioni.
Ma il nostro corpo così bello, o Cristo, a te rassomigliante e in te integrato,
quanto può stare sgretolato nel buio?
Noi ormai fibre del tuo Corpo in gloria, siamo sommersi come perle intatte,
con te a soffrir l'agonia di luce".
da "Geme il corpo nell'attesa" di fr. Galdino Tagliabue
I suoi fratelli lo hanno voluto ricordare così, con questi versi da lui composti e assemblati con armonia e delicatezza. Fra' Galdino si è spento improvvisamente nel convento di Sabbioncello, sua ultima tappa dopo un pellegrinaggio in ben 21 "greggi" dove la sua missione di imitatore del poverello di Assisi lo ha portato. Spensierato e sereno, allegro e riflessivo, Frate Galdino aveva un animo gentile e delicato, di una delicatezza davvero profonda come dimostra la poesia da lui composta. I suoi funerali si svolgeranno alle ore 10 di martedì 26 maggio a Sabbioncello, poi la salma sarà sepolta nella tomba di famiglia a Seveso.
Felice Tagliabue nasce a Seveso il 27 giugno 1927 in una famiglia numerosa nella quale riceve una solida educazione alla fede e dove ben presto germoglia il desiderio di donarsi totalmente a Dio. All'età di undici anni entra nel seminario minore di Saiano dove inizia il cammino di discernimento e dove, qualche anno più tardi, lo seguirà il fratello fr. Pio, oggi missionario in Bolivia. Già nei primi anni della formazione ha l'opportunità di scoprire i numerosi talenti messi a disposizione dal Signore; si appassiona così alla musica e al canto, come alla poesia e alla letteratura.
Al termine degli studi ginnasiali chiede di entrare nell'Ordine dei Frati Minori nella Provincia di Lombardia S. Carlo Borromeo e nel 1943 con il nome di fr. Galdino inizia, a Rezzato, l'anno del noviziato. Qui, il 30 settembre 1944, emette la Professione temporanea e l'8 dicembre 1948 nel Convento del S. Cuore in Busto Arsizio, nelle mani di fr. Fortunato Galimberti, delegato del Ministro Provinciale emette i voti solenni. L'8 marzo 1952 è ordinato diacono a La Spezia, dove si trovava per completare gli studi teologici, e il 28 giugno dello stesso anno, nella chiesa della parrocchia natale, è ordinato sacerdote da mons. Carlo Confalonieri, anch'egli nativo di Seveso e Segretario della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università.
La vita francescana di fr. Galdino, fatta da ben 21 traslochi, è stata fortemente caratterizzata dall'itineranza. Dal 1958 al 1964 è a Monza dove si prodiga per la costruzione del nuovo seminario per gli aspiranti fratelli non sacerdoti, di cui diviene il primo Rettore (fino al 1961). In seguito, dal 1964 al 1985, pur dimorando in diversi conventi è quasi ininterrottamente Promotore delle vocazioni, dapprima a livello provinciale e poi coordinatore a livello nazionale. Sfruttando la sua naturale predisposizione all'andare si prodiga per l'animazione e la diffusione della vocazione francescana tra i giovani e i fanciulli della terra lombarda. E' bello ricordare anche la sua intraprendenza nel ricercare nuove forme per proporre la sequela del Cristo povero, ricordiamo le molte pubblicazioni e il lavoro per la produzione di un film sul noviziato francescano: "il prezzo di una scelta".
Dal 1985 al 1992 è parroco a Cremona dove con personale sofferenza, ma con altrettanta disponibilità, restituisce alla diocesi il servizio pastorale da tempo affidato alla Provincia. Fr. Galdino riprende dunque la sua itineranza e ritorna agli Spedali Civili come cappellano, dove era già stato dal 1973 al 1979. Anche qui mostra la sua generosità e la sua affabilità offrendo il suo servizio pastorale per la consolazione dei fratelli ammalati e sofferenti.
Dopo due anni di permanenza a Rezzato, nel 2009 le sue condizioni di salute rendono necessario il trasferimento presso l'Infermeria provinciale di Sabbioncello di Merate (LC), dove inizia l'ultima stagione della sua vita, contraddistinta da una spensierata accettazione della malattia, tempo in cui lo ricordiamo sempre giocoso ed affettuoso con tutti.
Nella mattinata del 24 luglio 2011, mentre attendeva di celebrare la s. Eucarestia, fr. Galdino si è addormentato nel Signore ed è stato introdotto nella liturgia del cielo.
A laude di Cristo e del Poverello Francesco. Amen.
S.V.