Merate: 35 opere per raccontare il silenzio delle donne invisibili dell'Afghanistan


Sono soprattutto occhi e sguardi quelli ritratti in 35 opere, di diversa fattura, realizzati dagli allievi della scuola d'arte pura e applicata di Merate.

A sinistra il presidente della scuola Ernesto Passoni

La dottoressa Maria Trivulzio

Sabato pomeriggio è stata inaugurata l'esposizione "Le donne invisibili", progetto di sensibilizzazione sulla condizione femminile in Afghanistan. che si è concretizzata in una carrellata di quadri e manufatti che hanno abbellito, come già fatto altre volte dalla scuola, l'atrio del palazzo municipale.

A realizzarli solo allievi adulti, dato il tema particolarmente pesante e a volte anche crudo, che hanno cercato di dare voce al grido silenzioso di migliaia di donne, invisibili appunto, oppresse da un regime che non consente loro di esprimersi, di essere libere, di poter godere appieno delle proprie capacità. E dai quadri traspare, infatti, la sofferenza, la paura, lo sguardo profondo che cerca aiuto senza poter urlare.

Galleria fotografica (vedi tutte le 41 immagini)

Un modo, attraverso l'arte, di sorpassare confini, mentalità, barriere dando il proprio contributo per una società più umana e più solidale, per tutti.
S.V.

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