Merate: l'Auser incontra gli anziani e presenta il questionario sulla ludopatia

Anziani e gioco d'azzardo. Un tema importante che è stato oggetto di un'indagine condotta da Auser all'interno della rete progettuale "Mind the gap 2.0".
I risultati sono stati presentati da Esteranna De Novellis - responsabile dei progetti per Auser provinciale di Lecco - nel corso dell'evento incentrato sulla ludopatia organizzato al gruppo Auser meratese presso il centro sociale per anziani di piazza Don Minzoni, nel pomeriggio di mercoledì 9 febbraio. A dare il benvenuto alla relatrice è stata Elisabetta Mapelli, presidente del gruppo Auser locale.

 

L'indagine, ha spiegato De Novellis, è stata condotta nei territori di Lecco, Monza e Vimercate; il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia e vede la partecipazione dei Distretti, dei comuni e di ATS Monza e Brianza. L'obiettivo della ricerca era capire le ragioni che spingono a giocare d'azzardo. Dal 1 giugno al 30 settembre 2021 Auser Leucum ha somministrato questionari attraverso il servizio di telefonia sociale ai cittadini over 65 residenti nella provincia di Lecco e ha raccolto in totale 873 questionari. L'indagine è stata svolta, oltre che nella sede di Auser Leucum ODV, in quelle di Auser Filo d'Argento di Lecco, Brianza Casatese, volontariato Colico, Filo d'Argento di Merate, Mandello, Bellano, Abbadia e Oggiono.

Betty Mapelli e Esteranna De Novellis

Una grossa fetta dei cittadini che hanno risposto al questionario era proveniente da Lecco, in particolare il 66,2 % di 970 intervistati. Il 15,9% da Merate, il 12,1% da Bellano e i restanti da Monza, Desio, Carate Brianza, Vimercate e Seregno. Il 23 % era di età compresa tra i 65 e i 70 anni, il 20,7% tra i 71 e 74, il 28,7% tra i 75 e 80, il 27,6% oltre gli 81. In particolare a rispondere sono state per 64,9% donne e solo per il 35,1% uomini. Per quanto riguarda il titolo di studio invece, il 36,8% degli intervistati ha la licenza elementare, il 43% la media, il 17,3% quella superiore e solo una minima parte ha conseguito un diploma di laurea.

Alla domanda "qual è l'attività prioritaria svolta durante il giorno?", il 49,9% ha risposto ‘lettura', mentre il 33,9% preferisce dedicarsi all'orto e al giardino. Il 17,5% frequenta circoli per anziani, il 26,1% si occupa di volontariato, il 22,6% si dedica ad attività sportive, il 26,7% accudisce i nipoti, il 5,3% disegna o scrive, l'11,9% passa momenti aggregativi in abitazioni e il 23,7% fa altro. (La domanda era a risposta multipla).

Esteranna De Novellis

Il 12,7% degli intervistati ha dichiarato di frequentare abitualmente durante il giorno bar e tabaccherie, mentre un altro 12,7% preferisce palestre o centri sportivi. Il 34,9% passa il tempo a passeggio in piazze, vie o sul lungolago. Il 16,7% frequenta circoli per anziani, lo 0,6% sale giochi, il 4,3% l'oratorio e il 35,5% il mercato. Mentre il 44,2% ha risposto altro.

 

Quindi è stato chiesto quali tipologie di giochi d'azzardo conoscessero. Al primo posto i gratta e vinci, seguiti da Lotto e Bingo, per poi passare a lotterie, Totocalcio, slot machines e Superenalotto. Solo una percentuale molto bassa ha risposto Video Lottery e scommesse. A questo punto quindi il questionario domandava se fosse mai capitato di giocare a uno di questi giochi, una o più volte. Oltre il 50% ha ammesso di giocare/aver giocato gratta e vinci, quasi 250 persone hanno risposto "lotteria" e circa un centinaio Superenalotto e Win for Life. Percentuali minori hanno ammesso invece di aver provato Bingo, slot machines e scommesse.
In ultima battuta è stato chiesto agli intervistati se fossero a conoscenza dei luoghi deputati a incontrare il disagio derivante dai problemi correlati al gioco. Ben l'84,5% ha ammesso di non averne idea. A chi rivolgersi in caso di problemi legati al gioco d'azzardo? Innanzi tutto al medico di base.

Terminata la presentazione, la relatrice De Novellis ha lasciato spazio alla compagnia teatrale "Il carro di Tespi", che ha trasportato il pubblico nella Venezia del 1750 con una lettura recitata della famosa commedia di Carlo Goldoni: "La bottega del caffè". Infine, al termine dello spettacolo gli anziani presenti hanno potuto godere della presenza dello psicologo dottor. Daniele Landi, intervenuto per parlare delle problematiche legate al gioco. In particolare ha spiegato che cos'è la ludopatia, cosa significa il termine e quando il semplice giocare si trasforma in ludopatia. L'argomento ha toccato e interessato molto il pubblico.

E.Ma.

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