Bugie e verità dei call center: una guida contro le fake news

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Il mondo dei fornitori di energia è piuttosto affollato. Pensate che sul mercato ci sono quasi 500 venditori attivi per l'energia elettrica1 e quasi altrettanti venditori di gas2. Alcuni di questi solidi e seri, altri meno e quindi ci si può imbattere in qualcuno un po' più aggressivo se non addirittura scorretto, pur di rubare un cliente agli altri 500 concorrenti. Abbiamo chiesto a Cristina Petitto, Responsabile Canali Indiretti per Acel Energie, una panoramica sulla su "bugie e verità" dei call center e qualche consiglio per non incappare nella rete delle fake news.



In cosa consiste questa scorrettezza o addirittura aggressività?

Spesso nell'utilizzo di piccoli trucchi quali quello di far leva sul principio di scarsità e urgenza. Se è lecito dire che un'offerta dura solo pochi giorni o che di un prodotto in promozione vi sono solo pochi pezzi per rendere offerte e prodotti più desiderabili perché scarsi, non è ad esempio corretto far leva sulla scadenza del servizio di tutela e sulla necessità di doversi trovare un fornitore sul mercato libero. La verità è che la liberalizzazione del mercato dell'energia è slittata ulteriormente al gennaio 2023. Quindi il mercato tutelato per le forniture di casa non è quindi giunto al suo termine e, sebbene sia consigliabile cominciare a pensarci, non è urgente operare una scelta a favore del mercato libero.



E anche se c'è ancora un po' di tempo per scegliere il fornitore, cosa succede se non lo si fa?

Quei clienti domestici che all'arrivo di gennaio 2023 non saranno passati al mercato libero, avranno assegnato dall'Autorità un fornitore provvisorio per la durata di 6 mesi con un'offerta stabilita dall'Autorità stessa. Ovviamente, questo passaggio non avrà alcun vincolo contrattuale, permettendo quindi ai clienti domestici di cambiare fornitore senza more, penali o interruzioni della fornitura. Qualora nell'arco di questi 6 mesi di deroga il cliente non decida verso quale fornitore migrare, si instaurerà un nuovo contratto con un altro fornitore che sarà selezionato dall'Autorità per il tramite di un'asta.



Quali sono le altre bugie o fake news con cui alcuni operatori più tentano di spingerci a un cambio di fornitore?

Sono tutte di grande fantasia:

- l'operatore si spaccia per un dipendente dell'attuale fornitore e contatta il cliente chiedendo alcuni riferimenti chiave della fornitura (ad es.: pod/pdr) per un controllo o un adeguamento tariffario. In questo caso occorre diffidare perché il proprio operatore possiede già tutte le informazioni necessarie, per una verifica è sufficiente riattaccare e chiamare il proprio Servizio Clienti.
- allo stesso modo è necessario diffidare di chi promette sconti e risparmi rispetto alle tariffe applicate dal proprio operatore. Il motivo è semplice: gli altri operatori non sono a conoscenza delle tariffe applicate nel nostro contratto dal nostro fornitore.
- dubitare dalle offerte sui costi che riguardano il trasporto dell'energia, le perdite di rete o il contatore, perché per legge sono uguali per tutti, presenti in tutte le bollette, indipendentemente da chi è il fornitore.
- diffidare da chi propone di apporre la propria firma rassicurando sul fatto che non si tratta di un contratto ma di un documento di cui prendere semplicemente visione apponendo la propria sigla.
- non credere nemmeno a chi afferma che alle società di vendita facenti parte del gruppo societario della società di distribuzione territorialmente competente siano concesse agevolazioni economiche di cui può beneficiare il cliente perché le condizioni di accesso sono uguali per tutti i venditori e quindi non può farvi condizioni migliori
- diffidare dell'operatore che vi dice che il vostro fornitore compra l'energia da lui e che quindi, se passate con lui, risparmiate perché saltate un passaggio: tutti gli operatori comprano l'energia sui mercati all'ingrosso alle stesse condizioni.

Publiredazionale a cura di Acel Energie

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