Montevecchia: Luigi Sala è con Pendeggia È quasi certa una lista "cristiano-leghista"

Luigi Sala e Giovanni Castagni
“Molta gente mi ha chiesto in questi mesi di candidarmi. Ho provato a fare una mia lista, ma non è stato facile trovare le persone giuste per comporla. Avevo quindi deciso di smettere con la vita amministrativa e di continuare a dedicarmi al volontariato” riavvolge così il nastro Luigi Sala, che aveva pure tentato l’alleanza non riuscita con Marco Panzeri, fuoriuscito dal gruppo di maggioranza. L’approccio con Montevecchia al Centro è invece stato proficuo. “Ci siamo sentiti e visti con Ivan e Davide. Mi hanno detto le tre cose più importanti che servirebbero a Montevecchia e le condivido appieno. Ho conosciuto la squadra, ci sono dentro persone vogliose che mi sono piaciute, così come il programma. Ho chiesto il mese di agosto per decidere e a questo punto ne sono convinto”. Sciolta dunque la riserva. In lista saranno in tutto 10 (5 uomini e 5 donne), oltre al candidato sindaco. Questa settimana dovrebbe uscire il materiale informativo, che sarà consegnato casa per casa e a settembre ci saranno i gazebo. Soddisfatto Pendeggia che parla di “squadra forte, giovane e grintosa”. Sull’innesto di Sala commenta: “È stata una bella sorpresa da ambo le parti. Gli va riconosciuto il suo grande impegno civico, che è secondo a pochi. Ci siamo parlati e chiariti su questioni che erano tutt’altro che insormontabili. Per il bene del paese abbiamo messo da parte quello che era stato”.
Dall’altro lato, Carmela Palella anticipa tutti sul primo incontro pubblico, che si terrà tra pochi giorni, il 26 agosto al ristorante Il Passone. Bocche cucite però sui nomi che comporranno la lista di Montevecchia Sempre Insieme, che saranno svelati tra una settimana. Poi i gazebo e altri comizi.
In silenzio stampa Marco Panzeri e Roberto Oggionni, due ex del gruppo di maggioranza, che nei mesi scorsi hanno tentato di porre le basi per una terza lista. La chiusura dei rubinetti della comunicazione non è un buon presagio sulle sorti del progetto politico.
La novità dirompente invece arriva dalle parti di Ostizza. Ci sono buone probabilità che si crei una compagine attorno a Giovanni Castagni, fondatore della Comunità religiosa Charis [clicca QUI]. Il simbolo sarebbe già pronto così come il nome della lista: “Montevecchia Etica”. Il logo non sarà associato a quello di partiti politici, ma Castagni non fa affatto mistero di essere un fervido leghista e ai comizi potrebbero presenziare anche degli esponenti territoriali del Carroccio. Una notizia che non piacerà a Montevecchia al Centro, tra le cui fila ci sono persone che si riconoscono nei valori del centro-destra. A distanza ci sarebbe anche stato un confronto, più simile a uno scrutamento in realtà. Ma in una fase in cui MaC aveva già composto lista e programma e nuovi incastri avrebbero rivoluzionato il lavoro fatto fino a quel momento. Contattato, Giovanni Castagni esce dal guscio: “La possibilità di formare una lista c’è, il programma c’è e le persone ci sono. La nostra area di riferimento è quella della destra e della Lega, con un indirizzo cristiano”. Senza troppi giri di parole dunque conferma le voci degli ultimi tempi. “Il nostro interesse nasce dal desiderio di fare qualcosa di concreto per questa cittadina che amiamo, attraverso il sociale ma anche l’amministrazione pubblica” aggiunge Castagni. “I principî della Lega possono coniugarsi con i valori del cristianesimo – commenta Castagni – Penso sia fondamentale riuscire ad amare la semplicità delle piccole cose, che vanno custodite. Compito di un buon amministratore è di tutelare, accompagnare e ascoltare le persone”.
“Montevecchia Etica” avrebbe già individuato i soggetti principali a cui affidare le deleghe più pesanti e starebbe attendendo gli ultimi giorni a disposizione per avere il numero sufficiente di candidati per scendere ufficialmente nell’arena della politica locale. E Castagni sente di avere tutte le carte in regola per non deludere le aspettative. “Un amministratore per sottoporsi ai cittadini bisogna che abbia agito sul campo, che sappia gestire i ruoli, individuare le competenze, che nutra una visione e abbia rispetto per tutti. Deve saper comprendere le esigenze, gestire le emergenze come quella scaturita dalla pandemia e cogliere le opportunità di sviluppo, senza farsi attanagliare dalle paure, essendo invece sicuro su come agire”.
M.P.