Merate: la senatrice Elena Cattaneo in città parla di scienza e politica e sprona i giovani

Sono state due ore di piacevole ascolto per i cittadini che si sono riuniti a Merate in area monsignor Natale Basilico nella serata di lunedì 5 luglio. L'ospite che ha accolto l'invito dell'associazione La Semina è stata la scienziata Elena Cattaneo: senatrice a vita dall'agosto del 2013 e terza donna dopo Camilla Ravera e Rita Levi-Montalcini a ricoprire questa carica; Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dal 2006 e brillante accademica con alla spalle anni di studio e ricerca tra la Statale di Milano e il Massachusetts Institute of Technology di Boston che l'hanno portata a diventare professore ordinario di Farmacologia all'Università di Milano e a voler concentrare le sue ricerche sulla malattia di Huntington.

Stefano Covino e la senatrice Elena Cattaneo

Il tema della serata è stato la scienza, in particolare il metodo scientifico, la dimensione etica di questa materia e il suo rapporto con la politica: argomenti che la senatrice Cattaneo ha recentemente trattato nel suo libro "Armati di scienza" - Raffaello Cortina Editore, 2021. A conversare con lei, il presidente della Semina e astrofisico Stefano Covino.
Prima di cominciare il suo discorso, la senatrice si è complimentata con La Semina per la passione con cui vengono promossi eventi su temi scientifici e di attualità: "parlare è importante, aiuta a ridurre le nostre paure". Poi, introducendo la serata, ha citato Ramón y Cajal, medico spagnolo premio Nobel per la medicina, che nel suo libro "Advice for a young investigator" - (Consigli per un giovane investigatore) - dice che gli scienziati, per quanto speciali, restano comunque esseri umani. Dunque la senatrice ha preso spunto per parlare dei fallimenti della scienza, fallimenti o passi falsi che qualunque scienziato è costretto a fronteggiare nel corso de suoi studi e dei suoi esperimenti. "Dietro ogni scoperta o rivelazione scientifica ci sono gli sforzi degli scienziati e i loro tentativi. Niente viene alla luce senza sacrifici". Quindi il discorso è virato su "cosa affascina della scienza". "Gli scienziati sono uomini e donne e non fanno altro che porre domande e cercare di immaginare un metodo per capire come rispondere e chiarire il funzionamento delle cose. Serve il coraggio dell'indagine".

A questo punto la senatrice ha portato l'esempio di un recente studio compiuto sull'organizzazione sociale delle formiche: "uno studio che in Italia difficilmente si sarebbe lasciato compiere" ha aggiunto. Degli scienziati hanno attaccato piccoli GPS ad ogni formica per monitorare i movimenti e capire quindi la disposizione all'interno di una colonia. La senatrice ha spiegato la bellezza di questi studi e la conseguente possibilità di scoprire nuove sequenze di dati. Sempre sul tema delle ricerche, conversando con il presidente Covino si è poi parlato del primo segnale attribuibile alla fusione di due stelle di neutroni grazie all'onda gravitazionale rivelata il 17 agosto 2017. "Non c'è sabato, né domenica, né giorno, né notte per gli astrofisici. È un lavoro, ma anche una passione, ed è fatto di continua osservazione, perchè impossibile prevedere quando avverrà qualcosa di importante." ha spiegato Covino.

Il presidente ha poi riportato la conversazione sul tema della serata: "se la scienza affascina così tanto, perchè a livello politico, in fase di decisioni, è così difficile accettare quello che dice la scienza?". "La scienza e la politica nel nostro paese da sempre sono disabituate a frequentarsi, - ha iniziato la senatrice Cattaneo - in molti paesi all'estero esistono luoghi di d'incontro tra i parlamenti e i 'saperi', saperi non solo scientifici ma anche umanistici". Di fatto sia scienza che politica hanno compiti differenti, ma entrambe dovrebbero agire per il bene di tutti. "Nella scienza c'è della politica, ad esempio nel dovere di dichiarare scoperte importanti o aggiornamenti, ma anche nella politica dovrebbe esserci della scienza. Organizzare una democrazia ad esempio è un'operazione estremamente difficile e andrebbe regolata scientificamente. Paradossalmente, organizzare una dittatura è molto più facile". "Ad avere la supremazia dell'ultima parola è però la politica, - ha continuato la senatrice, - e questa parola dovrebbe essere sempre sorretta da prove scientifiche". Quindi sono stati ricordati alcuni casi in cui la politica, non affidandosi al parere scientifico, ha fallito. La questione del batterio Xylella in Puglia per esempio, che è costato la morte di centinaia di ulivi.
In merito al Covid e ai "dibattiti tra scienziati", la senatrice è stata piuttosto chiara: "gli scienziati si sono ritrovati a dover studiare sotto gli occhi di tutti, e con un certa fretta, un virus scoperto per la prima volta sulla Terra. È normale che nella fase iniziale di studio e ricerca ci possano essere dei dibattiti e delle visioni differenti. Ogni scienziato ha la sua testa, l'accanimento scientifico e i conflitti fanno parte della scienza". Con la stessa chiarezza è stato spiegato anche il caos mediatico relativo alla questione vaccini/età. "In paesi in cui ogni giorno muoiono centinaia di persone è assurdo pensare di voler rifiutare un vaccino, indipendentemente dal tipo, perchè c'è una minima possibilità che una persona venga colpita da trombosi". Per concludere il discorso, la senatrice ha ricordato che non c'è niente che la scienza non possa spiegare ai cittadini.

L'intervento di Pierangelo Marucco

Sono quindi arrivate alcune domande dal pubblico tra cui quella dell'ex-presidente de' La Semina Pierangelo Marucco, il quale ha chiesto qualche parola in più sul concetto di "prendere in mano il proprio futuro biologico", che la senatrice ha nominato nel suo libro. "Mi rivolgo ai giovani con questa frase dicendo che il futuro è loro, quindi devono guardare avanti tenendo conto di tutto quello che la scienza ha fatto per l'umanità. Al giorno d'oggi una vita media supera gli ottant'anni, fino a centocinquanta anni fa arrivava a trentatré. Per le ultime quattro generazioni c'è stata un evoluzione incredibile sotto diversi aspetti, dal territorio, alla coltivazione ,al cibo, all'acqua potabile, alle medicine. È stato fatto tanto e tanto si può ancora fare per continuare a prendersi cura di noi e del mondo".


Una serata che è stata un bel modo per ritornare a fare incontri in presenza e che ha confermato lo spessore dei personaggi portati in città dall'associazione che offre sempre opportunità imperdibili per la cittadinanza, a costo zero e a chilometro zero.
E.Ma.

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