Gabriele Cogliati scrive a De Rosa: “La mia lunga malattia affrontata con la fede. Visiti Villa Beretta, eccellenza nella riabilitazione”
Lui, Gabriele Cogliati, fondatore di Elemaster, non c'era mercoledì mattina in azienda ad accogliere il Prefetto di Lecco dottor Castrese De Rosa. Ma è stato come se ci fosse: nell'aria si percepiva forte la sua presenza, perché l'Elemaster è Gabriele Cogliati.


Gabriele Cogliati non ha però voluto far mancare il suo saluto al Prefetto, attraverso una lettera scritta di suo pugno e consegnata al dottor De Rosa dalla figlia Valentina.
“Avevamo pianificato il passaggio generazionale al compimento dei miei 70 anni, il 14 marzo 2022 – ha scritto il presidente di Elemaster – purtroppo un improvviso evento riguardante la mia salute, ha cambiato drasticamente il corso della mia vita e costretto ad anticipare il passaggio...

Gabriele Cogliati nella sua lettera ripercorre con estrema lucidità quanto accaduto un anno fa.
“Dopo 52 anni di intenso lavoro in Italia e all'estero, il 18 giugno 2020 il mio cuore ha smesso di battere. Sono stato sottoposto a un delicato e complesso intervento presso il Cardiologico Monzino e sono stato in coma fino al 16 luglio... Poi lentamente è iniziata la fase di risveglio. Ero paralizzato agli arti inferiori, ma miracolosamente senza conseguenze cerebrali. Il 29 luglio sono stato trasferito presso la clinica “Villa Beretta” di Costa Masnaga dove sono rimasto fino a ottobre”.
Un lungo calvario che Gabriele Cogliati ha sempre affrontato con grande determinazione, senza mai perdere la forza d'animo che gli riconoscono tutti ma soprattutto con la fede. E infatti l'imprenditore di Montevecchia si è risvegliato dal coma il 16 luglio, giorno in cui si festeggia la Beata Vergine del Carmelo, a cui è dedicato il santuario di Montevecchia e alla quale Gabriele Cogliati è molto devoto. Quando tutto sembrava ormai finito, è rinato una seconda volta. Sarà stato un caso? Per un uomo religioso come Gabriele Cogliati è un segno che ha rafforzato ulteriormente la sua fede rendendola ancor più solida e profonda.

Ma nonostante tutto quest'uomo straordinario preferisce mettere in evidenza gli aspetti positivi della sua malattia e in particolare l'attività di riabilitazione svolta a Villa Beretta, al punto da “raccomandare” al Prefetto una visita alla struttura.
“Concludo questo mio saluto esprimendo la mia piena fiducia nelle istituzioni, che Lei ben rappresenta, seguendo il messaggio del Presidente della Repubblica, quando dice che bisogna ridare fiducia al Paese, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Tra loro occorre supportare e valorizzare quelli che stanno per effettuare scelte importanti per la propria istruzione e per il lavoro, sfruttando al meglio le enormi opportunità che il mercato ci offrirà post-pandemia”.
“Una lettera commovente”, per usare le parole del Prefetto, il quale nel volgere di poche ore ha voluto far giungere a Gabriele Cogliati una sua lettera di risposta.
“Deve essere fiero della sua creatura – ha scritto il dottor De Rosa riferendosi all'Elemaster - Anche se non fisicamente, la sua presenza stamattina era palpabile, lo si leggeva negli occhi di sua moglie e dei suoi fantastici figli Valentina e Giovanni, due giovani con grandi doti manageriali. Sono convinto che la sua forza d'animo e la sua fede in Dio l'aiuteranno a superare la malattia”.
E infine una promessa.
“Caro Gabriele, le assicuro che quanto prima farò visita alla struttura di Villa Beretta di Costa Masnaga. Nella cappella della clinica mi soffermerò qualche minuto davanti al Crocifisso e pregherò per lei, sicuro che supererà anche questa difficile prova”.
A un anno esatto dall'intervento chirurgico di routine al cuore per le cui complicazioni l'imprenditore di Montevecchia ha rischiato di morire, le sue condizioni di salute, seppure in netto miglioramento, ancora non gli consentono di muoversi liberamente.

Gabriele Cogliati

La famiglia Cogliati durante la festa per il 40° dell'azienda
Gabriele Cogliati non ha però voluto far mancare il suo saluto al Prefetto, attraverso una lettera scritta di suo pugno e consegnata al dottor De Rosa dalla figlia Valentina.
“Avevamo pianificato il passaggio generazionale al compimento dei miei 70 anni, il 14 marzo 2022 – ha scritto il presidente di Elemaster – purtroppo un improvviso evento riguardante la mia salute, ha cambiato drasticamente il corso della mia vita e costretto ad anticipare il passaggio...
Sono veramente felice e orgoglioso di come i miei figli hanno condotto l'azienda nonostante il forte impatto negativo dovuto alla pandemia Covid”.
Il Prefetto di Lecco, dottor Castrese De Rosa
Gabriele Cogliati nella sua lettera ripercorre con estrema lucidità quanto accaduto un anno fa.
“Dopo 52 anni di intenso lavoro in Italia e all'estero, il 18 giugno 2020 il mio cuore ha smesso di battere. Sono stato sottoposto a un delicato e complesso intervento presso il Cardiologico Monzino e sono stato in coma fino al 16 luglio... Poi lentamente è iniziata la fase di risveglio. Ero paralizzato agli arti inferiori, ma miracolosamente senza conseguenze cerebrali. Il 29 luglio sono stato trasferito presso la clinica “Villa Beretta” di Costa Masnaga dove sono rimasto fino a ottobre”.
Un lungo calvario che Gabriele Cogliati ha sempre affrontato con grande determinazione, senza mai perdere la forza d'animo che gli riconoscono tutti ma soprattutto con la fede. E infatti l'imprenditore di Montevecchia si è risvegliato dal coma il 16 luglio, giorno in cui si festeggia la Beata Vergine del Carmelo, a cui è dedicato il santuario di Montevecchia e alla quale Gabriele Cogliati è molto devoto. Quando tutto sembrava ormai finito, è rinato una seconda volta. Sarà stato un caso? Per un uomo religioso come Gabriele Cogliati è un segno che ha rafforzato ulteriormente la sua fede rendendola ancor più solida e profonda.
Purtroppo da ottobre Cogliati è stato nuovamente ricoverato per altre quattro volte presso la clinica “La Madonnina” di Milano, l'ultima lo scorso mese di maggio.
Villa Beretta a Costa Masnaga
“Mi permetto di consigliarle, se potrà ritagliare due ore del suo prezioso tempo, una visita alla struttura di Villa Beretta, centro di eccellenza nazionale per le cure riabilitative, post traumi gravi, quali ictus, infarti, tumori al cervello e traumi cranici. Il centro è molto ben amministrato dalla madre superiora suor Bernardetta Lorenzon e dal Direttore sanitario e scientifico professor Franco Molteni. Io sono entrato completamente immobile, sono uscito che ricominciavo a camminare. Nella cappella della clinica è presente un significativo crocefisso, in cui il Signore ha una mano staccata dai chiodi protesa in avanti. Tutti noi malati ci siamo identificati in questo simbolo, inchiodati dalle nostre malattie, ma con la speranza e la fede di poter guarire ed elevarci al Signore. In questo ospedale, dove le stanze, i corridoi e le palestre sono un crocevia di sedie a rotelle, dove la scienza e la tecnologia sono all'avanguardia, si percepisce la grande attenzione umana al paziente, gravemente disabile, dove tutto il personale medico, infermieristico e fisioterapico è sempre pronto ad asciugare tante lacrime, mitigando così il dolore e l'oscurità della paura”.
Per la prima volta Gabriele Cogliati attraverso una lettera ha parlato di quell'”incidente” che all'improvviso gli ha stravolto la vita, con una testimonianza toccante e profonda.“Concludo questo mio saluto esprimendo la mia piena fiducia nelle istituzioni, che Lei ben rappresenta, seguendo il messaggio del Presidente della Repubblica, quando dice che bisogna ridare fiducia al Paese, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Tra loro occorre supportare e valorizzare quelli che stanno per effettuare scelte importanti per la propria istruzione e per il lavoro, sfruttando al meglio le enormi opportunità che il mercato ci offrirà post-pandemia”.
“Una lettera commovente”, per usare le parole del Prefetto, il quale nel volgere di poche ore ha voluto far giungere a Gabriele Cogliati una sua lettera di risposta.
“Deve essere fiero della sua creatura – ha scritto il dottor De Rosa riferendosi all'Elemaster - Anche se non fisicamente, la sua presenza stamattina era palpabile, lo si leggeva negli occhi di sua moglie e dei suoi fantastici figli Valentina e Giovanni, due giovani con grandi doti manageriali. Sono convinto che la sua forza d'animo e la sua fede in Dio l'aiuteranno a superare la malattia”.
E infine una promessa.
“Caro Gabriele, le assicuro che quanto prima farò visita alla struttura di Villa Beretta di Costa Masnaga. Nella cappella della clinica mi soffermerò qualche minuto davanti al Crocifisso e pregherò per lei, sicuro che supererà anche questa difficile prova”.
Angelo Baiguini