Missaglia: la IV edizione del premio arte&cultura villa Sormani

Dopo il successo delle precedenti edizioni, in una atmosfera di rinascita e ripartenza della cultura da vivere ‘' in presenza,'' ritorna il Premio Arte & Cultura Villa Sormani.
Nella splendida cornice della millenaria dimora storica di Missaglia il 25 giugno 2021 inizierà una intensa tre giorni di immersione nella cultura e nella storia che culminerà con il conferimento a illustri eccellenze lombarde nel campo dell'arte e dell'imprenditoria del Premio Arte & Cultura Villa Sormani.

‘' È un immenso orgoglio, in questo momento storico di rinascita, ritrovarsi a celebrare la cultura in questa sede eccezionale, con un percorso espositivo senza precedenti - dice il Conte Alberto Uva Parea, proprietario della dimora e organizzatore del Premio - Non ostante le enormi difficoltà causate dalla situazione sanitaria siamo riusciti a organizzare un evento di rilievo internazionale. Oltre alla serata di premiazione, abbiamo predisposto un percorso artistico che avrà come focus principale l'esposizione di due dipinti di grande valore storico: il Bacco sul barile di Peter Paul Rubens e la Madonna con Bambino di Erasmus Quellinus.

Nato nel 2018 con il riconoscimento consegnato al grande Maestro del cinema Pupi Avati, il Premio Arte & Cultura Villa Sormani è cresciuto anno dopo anno nella forma e nei contenuti, celebrando illustri Eccellenze taliane e del territorio che con il loro ingegno e impegno contribuiscono all'immagine dell'Italia nel mondo.

In questa quarta edizione, i riconoscimenti andranno:
- per il settore Impresa all'Ing. Andrea Maspero di Maspero Elevatori, un gruppo internazionale che ha realizzato installazioni uniche in tutto il mondo, tra cui avveniristici ascensori nell'Acropoli di Atene, nel Tempio di Penang in Malesia e presso il Business Park di Jedda.

- per la ricerca scientifica al Dr. Lucio Rovati, Presidente e Direttore Scientifico di Rottapharm Biontech per il suo prezioso impegno nella ricerca di farmaci innovativi.

- per il settore Arte e Cultura a Franca Squarciapino, geniale costumista, Commendatore della Repubblica, che ha collezionato venti tra i più prestigiosi premi in tutto il Mondo, tra cui il celebre Tony Award per l'eccellenza teatrale e l'Oscar per i costumi nel film Cyrano de Bergerac e allo scenografo di fama internazionale Ezio Frigerio, già collaboratore stabile di Giorgio Strehler, per la sua meravigliosa carriera nella realizzazione delle scenografie di numerose opere cinematografiche e teatrali.

Uno speciale riconoscimento alla memoria andrà al compianto Dottor Amedeo Maffei, psicologo e scienziato, per il suo impegno instancabile nella ricerca culminata nella realizzazione dello strumento terapeutico Keope, attualmente in sperimentazione presso l'Istituto di Neuroscienze dell'Ospedale San Raffaele. La figura di Maffei verrà ricordata dal Prof. Giancarlo Comi, membro del comitato per l'assegnazione del Premio Arte & Cultura Villa Sormani, neurologo di fama internazionale, fondatore dell'INSPE, l'Istituto di Neurologia Sperimentale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, centro di ricerca di rilevanza internazionale.

Una "menzione speciale" andrà al Dott. Giovanni Firera, Presidente onorario di Confindustria Albania in Italia e già Presidente dei Giornalisti Ufficio Stampa del Piemonte, per il suo intenso impegno nella Comunicazione e nei rapporti internazionali.

Sarà inoltre presente l'artista Viareggino Maicol Borghetti con il suo progetto "Nebula. Da Mythos a Protos: Il futuro nel passato, sono stato, sarò... quindi sono" ed interverrà il celebre museologo di fama internazionale Maurizio Vanni, docente universitario e direttore del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art con un dialogo sul tema: Cultura e identità, l'importanza dell'anima di un luogo.

L'evento comprenderà inoltre una eccezionale performance teatrale e musicale per celebrare il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri che impegnerà il noto attore e drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory in una parafrasi di tre canti del Purgatorio ed uno del Paradiso della Divina Commedia, seguito da Alessandro Nava, autore e scrittore del libro "L'opera senza nome" che dialogherà con il pubblico sul tema: Tradire Dante, un viaggio controcorrente nella Divina Commedia. Un approccio decisamente innovativo alla grande opera del Sommo Poeta.

Matteo Fedeli, rinomato violinista, che porta in giro per il mondo i celebri strumenti dei famosi liutai cremonesi ed è perciò conosciuto "l'uomo degli Stradivari", eseguirà delle arie con un violino realizzato nel 1709 dal liutaio cremonese Pietro Guarneri.

"È stato un impegno faticoso ed intenso - conclude Alberto Uva - costruire questa quarta edizione del Premio, ricca di contenuti e con la presenza di tanti talenti. La passione ci sprona fin da subito a lavorare per la prossima edizione che sarà ancora più vasta e importante e che porterà il progetto Arte & Cultura Villa Sormani a crescere anche in ambito internazionale ".

Madrina della manifestazione sarà l'attrice Morena Gentile, Leone d'Argento al Gran Premio Cinematografico Internazionale di Venezia nel 2019 e che parteciperà al prossimo lavoro di Pupi Avati sulla Vita di Dante, le cui riprese inizieranno alla fine di giugno.

Villa Sormani Marzorati Uva nella struttura attuale è un palazzo seicentesco che si affaccia su una terrazza naturale al centro del paese di Missaglia da dove lo sguardo spazia sulle prime colline della Brianza. La prima edificazione del sito è da far risalire alla famiglia Pirovano, antichi Signori del luogo, che sulle rovine di un “castrum” romano eressero nel tredicesimo secolo un palazzo con annessa una cappella gentilizia dedicata alla Beata Vergine, dapprima denominata Santa Maria in Castro e successivamente in Santa Maria in Villa. La Signoria di Missaglia passò per ragioni dotali nel sedicesimo secolo dai Pirovano ai Sormani. Nel 1648 Don Paolo Sormani acquisì il Feudo di Missaglia e Brianza, uno dei più vasti del territorio, in seguito con diploma del 6 ottobre 1656 l’imperatore di Spagna Filippo IV lo creò primo Conte di Missaglia. Fra il 1648 e il 1720 il Palazzo (nominato nelle cronache dell’epoca “il castello”) subì profonde trasformazioni; venne realizzato il corpo centrale che oggi si affaccia sul parco e venne modificato l’accesso alla cappella di Santa Maria in Villa chiudendo l’ingresso di fronte all’altare e aprendo il nuovo ingresso, realizzando il portale con le due grandi finestre prospicienti la Piazza Sormani. Il trecentesco oratorio di Santa Maria in Villa venne restaurato nel 1942 ad opera della Contessa Rachele Sormani e dal consorte Cavaliere Giuseppe Orsenigo Marzorati. Nel 1965 il dottor Gaetano Uva realizzò un intervento di restauro più radicale che riportò alla luce la struttura originaria; vennero liberate le capriate, venne rimosso l’intonaco che ricopriva le pareti portando alla luce l’antica pietra trecentesca e vennero aperte le monofore. All’interno della parete di fondo della cappella venne fatto in interessante ritrovamento di manufatti di epoca romana, testimonianza dell’insediamento preesistente al Palazzo trecentesco. Tali manufatti sono costituiti da una punta di giavellotto, una frombola, una moneta (dipondio tiberiano del 22 d.C.) ed offerte votive. Aprendo una delle due monofore dell’abside venne alla luce un’urna in cotto con inciso il nome “Marchionis Cavenaghis” contenente un teschio. Da apposite ricerche emerse che si trattava del Marchese Giorgio Clerici di Cavenago (aiutante di campo del primo Conte di Missaglia Don Paolo Sormani), che perì durante la battaglia di Belgrado dell’agosto del 1717. L’assedio di Belgrado del 1717 ebbe luogo nel corso della guerra Austro-Veneto-Turca (1714-1718) e si concluse il 16 agosto 1717 con la conquista della piazzaforte da parte delle truppe austriache al comando del celebre condottiero Principe Eugenio di Savoia. Uno dei comandanti delle truppe asburgiche fu Don Paolo Sormani il quale, alla morte del suo aiutante di campo, ne conservò il teschio in un’arma riportandolo in Patria e tumulandolo nella cappella del suo Palazzo. Nel 1965 l’urna ritrovata durante il restauro, contenente il teschio, fu ricollocata all’interno del muro absidale (a fianco della monofora) dove si trova tutt’oggi ricordata da una lapide. Sempre durante l’ultimo restauro venne eseguita la rimozione di una porzione del pavimento seicentesco per individuare la più antica pavimentazione originaria; si scoprì così che tutto il sottosuolo della chiesa, compreso il sagrato esterno delimitato dalle colonnine in pietra, è un ossario. Qui vennero infatti seppelliti i morti della peste del 1656. L’affresco della Madonna con bambino, al centro della parete absidale, è di origine tardo quattrocentesca e pare appartenere alla scuola di Bernardino Luini. Nella parete in fondo alla chiesa, di fronte all’altare, si trova il sarcofago in cui è stato traslato nel 1984 dalla cappella di Famiglia al Cimitero di Missaglia, dove riposava dal 1982, il corpo del dottor Gaetano Uva. Il dottor Uva è stato tumulato nella cappella di Santa Maria in Villa per suo espresso desiderio, tumulazione concessa per meriti scientifici speciali. Intorno alla metà dell’Ottocento vennero realizzati i fabbricati di servizi annessi alla proprietà che affacciano su Piazza Sormani. www.villasormanimissaglia.com

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