Merate: il fascino delle rose e dei profumi con l'ibridatore Antonio Marchese da ''Passoni fiori''

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Paola Passoni, Antonio Marchese e Elena Beretta

Il giallo avorio simbolo della Resurrezione, il rosso della passione e morte in croce, il bianco della purezza e infanzia di Gesù. Una combinazione che gli ha tributato il plauso della Santa Sede, che ha scelto il suo fiore per essere rappresentata preferendo queste sfumature intense, ai colori e alle tinte diafane degli altri elementi in “gara”. Antonio Marchese, invece, ha dato spazio al sentimento, alla passione, alla realtà che diventa anche crudezza nel sangue di Cristo per poi aprirsi alla vita nuova della Risurrezione con un colore intenso e delicato al tempo stesso. Ha raccontato la Chiesa con una composizione di petali bella alla vista e inebriante al profumo, conquistando con la sua rosa Mistycaun posto nell'olimpo degli ibridatori.



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A presentare le sue creazioni, che vanno dai fiori ai profumi, in un file rouge unico e affascinate, è stato lui stesso durante un pomeriggio presso il vivaio Passoni di Merate. Qui alle persone che hanno voluto cogliere un'occasione unica ha tracciato la storia della sua attività di ibridatore che è sostanzialmente una vita fatta di ricerca, studio, lavoro alla ricerca del dettaglio che rende la rosa unica e inimitabile, una creatura che ha in sé vita e che solo un maestro è in grado di mostrare agli occhi della persona comune.
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