Calco: presentato il progetto di Controllo di vicinato, gli obiettivi sicurezza e decoro

Rendere Calco una sorta di "corte". È così che il sindaco Stefano Motta, supportato dal comandante della Polizia Locale Antonio Spartano, ha descritto il progetto di Controllo di vicinato, per cui il Comune ha sottoscritto ufficialmente un Protocollo d'Intesa lo scorso 29 aprile con la Prefettura di Lecco. Durante l'incontro di presentazione, tenutosi via Zoom nella serata di lunedì 14 giugno, i cittadini hanno avuto modo di ricevere alcuni chiarimenti, grazie alla spiegazione del primo cittadino e del comandante. Innanzitutto, Motta ha ricordato che la proposta che ha dato l'input all'avvio del progetto è venuta dalla Prefetto di Lecco, il dottor Castrese De Rosa, che ha invitato i Comuni del Meratese ad aderire. Calco, Olgiate ed Imbersago sono stati per un po' di tempo al centro di una serie di reati, soprattutto effrazioni in abitazione a scopo di furto, e per questo l'amministrazione ha colto la palla al balzo e ha deciso di sottoscrivere così il protocollo.


Il sindaco Stefano Motta
"L'obiettivo del controllo di vicinato è quello di far aderire la cittadinanza alla vigilanza sul territorio, e rendere così i residenti sentinelle attive pronte a captare pericoli o anomalie nei vari quartieri di riferimento" ha spiegato invece il comandante Spartano, elencando poi le sei macro aree in cui Calco è stata divisa in via sperimentale. La zona uno coprirà il territorio a nord, verso il Comune di Brivio, mentre la due sarà quella ad ovest, che dal cimitero conduce in località Cornello e ad Olgiate. La terza sarà invece quella del centro, che dalla chiesa porta a largo Pomeo, in via Italia, in via Roma (fino al civico 25) e in via Ghislanzoni. Via Nazionale, la rotonda che porta a Scagnello e via Europa saranno parte dell'area 4, mentre la 5 sarà quella che copre Calco superiore, con le abitazioni dal civico 18 di via Ghislanzoni e lungo il confine con Arlate e Merate. L'ultima zona sarà infine quella che abbraccia l'intera frazione di Arlate. "Il Prefetto ha incentivato l'attivazione del protocollo, e così come comune abbiamo lavorato per creare un progetto ad hoc" ha proseguito Spartano, spiegando che per ogni area sarà designato un amministratore, referente di zona, che a sua volta coordinerà un gruppo di comunicazione via WhatsApp. I cittadini potranno così chiedere di aderire compilando il form disponibile sul sito del Comune, e il sindaco e la Polizia locale si occuperanno di smistare le varie richieste e di formare i residenti consegnando loro anche un vademecum operativo. "In questo regolamento sono descritti i comportamenti che i cittadini dovranno tenere, e sarà compito dell'amministratore filtrare le informazioni e passarle ad un gruppo di livello superiore, composto dai responsabili di zona, l'amministrazione comunale e gli agenti". 


Il comandante della PL, Antonio Spartano
Tre i principali obiettivi: sicurezza, mantenimento del decoro urbano e tutela ambientale. Tra le segnalazioni possibili quelle relative a vicini di casa che si allontanano dalla propria residenza per lungo tempo, il passaggio di auto sospette o sconosciute, persone in situazione di fragilità o di vulnerabilità, bambini o minori visti frequentare aree non consone alla loro età o zone degradate. Si chiede, dunque, di affacciarsi più spesso alla finestra e di verificare che tutto sia nella normalità, passando informazioni che saranno utili per successive indagini della polizia giudiziaria. Un punto su cui il comandante Spartano ha insistito è stato proprio quello relativo all'intervento delle autorità: "Non si chiede mai di sostituirsi alle forze dell'ordine, le chat servono solo per dare spunti ma è fondamentale non violare la privacy altrui" ha puntualizzato, ricordando che se si assiste ad un reato o ad un incidente bisogna chiamare il numero unico delle emergenze, il 112. Allo stesso modo, non si domanda ai cittadini di fare ronde sul territorio, piuttosto di formare una "unità solidale" con cui cooperare osservando. Il sindaco Stefano Motta, a questo punto, ha preso parola per ricordare gli elementi che possono essere spunti di interesse per le forze di sicurezza, come comportamenti che integrano alcuni reati: "Furti in abitazioni, in auto, aggressione, risse, scippi, vandalismi, truffe, ma anche situazioni non criminose che minacciano però la sicurezza del quartiere come l'abbandono di materiale pericoloso, condizioni di incuria, o la presenza di persone sospette". 

Negli ultimi periodi, come ha voluto specificare il primo cittadino, la questione sicurezza è andata peggiorando: solo nelle due settimane passate ci sono stati infatti almeno due tentativi di furto in paese, corredati da intimidazioni. "Fino a qualche tempo fa  si assisteva a delle vere e proprie ondate di reati, tra novembre e gennaio e nel periodo immediatamente precedente alle ferie estive, in cui si notava un importante incremento dei crimini". Un aspetto importante che coadiuverà l'attività di controllo di vicinato sarà la presenza di telecamere, di cui il Comune è già dotato, che coprono tutti gli accessi nel territorio di Calco. Motta ha inoltre anticipato che l'amministrazione sta partecipando ad un bando per implementare la quantità di videosorveglianza, importante ausilio per scongiurare i reati, e che sono in corso le verifiche per l'acquisto di fototrappole.

A questo punto, la parola è passata ai cittadini. Un residente di Limito ha sottolineato per prima cosa l'importanza di tutelare la privacy delle persone, domandando poi se ci sarà un numero minimo per l'attivazione del Controllo di vicinato. Il sindaco ha risposto dicendo che l'avvio del progetto avverrà a patto che tutte le sei zone siano coperte, e che la soglia necessaria è quella di tre persone per area. Un altro cittadino - che si è da poco trasferito ad Arlate - ha detto di aver notato la problematica dei furti grazie alle pagine social del Comune, dando poi la sua piena disponibilità nel progetto. L'incontro informativo si è concluso con l'auspicio - espresso dal primo cittadino - della copertura del territorio per intero: "Non mi aspetto che l'iniziativa abbia un successo immediato, ma anche grazie alla distribuzione di volantini e all'affissioni di cartelli mi auguro che quante più persone possibili aderiscano al Controllo di vicinato". 
G.Co.
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